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26 Settembre 2018

Normativa UE e mediazione civile. Online lo studio del progetto Fomento

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Pubblicati i risultati della ricerca condotta dal progetto europeo FOMENTO sugli effetti della normativa UE nel campo della mediazione civile transfrontaliera, in particolare in materia di successioni. Il progetto FOMENTO-Fostering mediation in cross-border civil and succession matters , co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Giustizia, unisce l’impegno e l’expertise di 5 partner europei, tra cui Prodos Consulting, con l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza e un più ampio ricorso agli strumenti della mediazione per la risoluzione delle dispute transfrontaliere, in materia civile e di successione. Ogni anno sempre più cittadini europei si trasferiscono in un altro Stato membro dell’UE per studiare, lavorare o metter su famiglia. In un’Europa sempre più interconnessa, quindi, aumenta il numero di famiglie coinvolte in successioni transfrontaliere, con risvolti giuridici e psicologici difficili da gestire. In questi casi la mediazione si dimostra un metodo estremamente efficace per evitare procedimenti legali lunghi e costosi e per raggiungere un accordo consensuale che soddisfi i bisogni delle parti coinvolte. Lo studio, realizzato attraverso questionari online e interviste con esperti del settore legale, analizza lo stato di applicazione e gli effetti della disciplina europea in materia di mediazione civile e di successioni transfrontaliere in 6 Paesi dell’Unione, evidenziandone le potenzialità ma anche le criticità.  

La mediazione civile nelle successioni transfrontaliere: sfide e opportunità per la sua applicazione

Il Regolamento UE 650/2012 sulle successioni ha introdotto importanti novità, fra cui il principio di autorità e legge dell’ultimo Paese di residenza del defunto e il Certificato successorio europeo, che potrà essere utilizzato in uno Stato membro da chi ha la necessità di far valere il proprio status di erede o legatario. La Direttiva UE 52/2008, inoltre, ha contribuito a rafforzare il ruolo delle mediazione civile nelle controversie transfrontaliere, semplificando le regole e favorendo un più ampio ricorso a tale strumento. I risultati della ricerca e le interviste con gli esperti del settore, tuttavia, evidenziano numerose criticità che ostacolano la diffusione della mediazione, per esempio le differenze fra i sistemi nazionali di mediazione e la mancanza di standard di qualità uniformi nella formazione dei mediatori civili. Questi aspetti, naturalmente, riducono la fiducia dei cittadini nei confronti dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie e frenano la possibilità di un loro più ampio sviluppo. Quanti cittadini europei conoscono i vantaggi di utilizzare la mediazione nei casi di successione transfrontaliera? Ancora troppo pochi, secondo i dati riportati nell'indagine. Molti degli esperti infatti, sottolineano la necessità di promuovere più campagne di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica. Quasi tutti gli intervistati concordano sull'importanza di incoraggiare la cooperazione tra mediatori, avvocati, notai e giuristi, promuovendo reti europee di professionisti per condividere conoscenze, esperienze e buone pratiche nel campo della mediazione. I risultati dell’indagine sono disponibili sul sito web di FOMENTO. Qui potete anche scaricare le linee-guida che spiegano in modo semplice e chiaro a cittadini e professionisti come muoversi in caso di successioni transfrontaliere.   Leggi anche:   Risorse: