Interventi ammissibili
I progetti devono contenere una o più azioni, da attuare in uno o più Paesi terzi o mercati dei Paesi terzi, tra quelle indicate nel decreto ministeriale n. 331843 del 26 giugno 2023 che sono riportate di seguito:
- azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente;
- partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
- campagne di informazione, in particolare sui regimi di qualità relativi alle denominazioni di origine, alle indicazioni geografiche e alla produzione biologica vigenti nell’Unione;
- studi di mercati nuovi o esistenti, necessari all’ampliamento e al consolidamento degli sbocchi di mercato;
- studi per valutare i risultati delle attività di informazione e promozione.
La promozione riguarda le seguenti categorie di vini confezionati di cui alla parte II, titolo II Capo I, Sezione II e all’allegato VII del Reg. (UE) n. 1308/2013:
- vini a denominazione di origine protetta;
- vini a indicazione geografica protetta;
- vini spumanti di qualità; - vini spumanti di qualità aromatici;
- vini con l’indicazione della varietà.
I progetti possono essere:
- Nazionali. Progetti che prevedono la promozione del vino di almeno cinque Regioni ed il cui soggetto proponente deve avere sede operativa in ciascuna delle Regioni in cui è prodotto il vino oggetto di promozione. La domanda di contributo è presentata al Ministero, secondo le modalità definite nell’Avviso del Ministero con Decreto Direttoriale n. 0385535 del 21/07/2023. La domanda di contributo grava sui fondi di quota nazionale;
- Regionali. Progetti che prevedono la promozione delle produzioni di una Regione e il cui soggetto proponente ha la sede operativa in detta Regione. La domanda di contributo grava sui fondi di quota regionale attribuiti alla Regione interessata;
- Multiregionali. Progetti che prevedono la promozione delle produzioni di almeno due Regioni ed il cui soggetto proponente ha sedi operative in ciascuna di esse. La domanda di contributo è presentata da soggetti proponenti che hanno sede operativa in almeno due Regioni (una in Abruzzo), a valere su fondi di quota regionale e su una riserva dei fondi della quota nazionale pari a 3 milioni di euro. La quota di finanziamento pro capite da parte di Ministero e Regioni non supera il 25% dell’importo del progetto presentato.
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