Scadenza: 22 marzo 2024
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

 Agritech – NextGenerationEU – Università degli Studi di Milano

Dotazione Complessiva
€ 3.769.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

“AGRITECH - Centro Nazionale di Ricerca per le tecnologie dell’Agricoltura” - è un progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca approvato con Decreto Direttoriale di concessione del finanziamento n. 1032 del 17 giugno 2022 nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con l’obiettivo strategico di migliorare la produzione, di cibo attraverso l’ottimizzazione delle risorse primarie e lo sviluppo di soluzioni scientifico-tecnologiche, le attività messe in campo da AGRITECH risponderanno alle sfide di uno scenario caratterizzato da:

  • Un contesto economico sempre più urbanizzato e globalizzato;
  • Mercati nei quali le aziende risultano sempre più in crescente competizione per l’ottenimento delle risorse primarie come: terra, acqua e l’energia;
  • Una crisi climatica sempre più tangibile per i suoi effetti sul territorio e sulla popolazione.

L’ Università degli Studi Milano (di seguito anche UNIMI), in qualità di leader dello SPOKE 8, è il soggetto esecutore del Bando “Nuovi modelli di economia circolare in agricoltura attraverso la valorizzazione e il riciclo dei rifiuti” che prevede l’erogazione di finanziamenti nella forma di contributo alla spesa per sostenere progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale, sviluppo sperimentale, formazione e investimenti in infrastrutture di ricerca nei seguenti ambiti:

  • Nuove molecole, prodotti e processi ad alto valore aggiunto per la valorizzazione di rifiuti, scarti, sottoprodotti e coprodotti agricoli o per l’agricoltura
  • Produzione di energia da rifiuti, scarti, sottoprodotti e coprodotti agricoli
  • Recupero di nutrienti e materia organica da rifiuti, scarti e sottoprodotti agricoli
  • Sviluppo di distretti agricoli basati sulle nuove tecnologie circolari in agricoltura

Interventi ammissibili

Sono considerati ammissibili i progetti che si articolino in ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale come di seguito definite:

  • ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni commerciali dirette;
  • ricerca industriale: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti, comprendente la creazione di componenti di sistemi complessi. Tale ricerca può includere la costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche;
  • sviluppo sperimentale: l'acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l'utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi.

Gli interventi, e quindi ogni progetto presentato, dovranno prevedere un contributo richiesto ripartito in ricerca fondamentale per una quota pari al 46%, in ricerca industriale per una quota pari al 31% e in sviluppo sperimentale per una quota pari al 23%. È ammessa una variazione per ogni tipologia di intervento pari a +/- 1%.

Il progetto di ricerca dovrà avere durata a far data della stipula del Contratto di finanziamento e deve essere completato entro e non oltre il 31/08/2025.

Chi può partecipare

Possono richiedere le agevolazioni i seguenti soggetti privati:

  • le Micro, Piccole e Medie Imprese aventi i parametri dimensionali di cui all’Allegato I del Reg. UE 2014/651 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (Testo rilevante ai fini del SEE), in collaborazione con altre Imprese e con Organismi di ricerca pubblici e privati;
  • le Grandi Imprese;
  • associazioni e fondazioni ex art. 14 e ss. cod. civ., consorzi ordinari ex artt. 2602 e ss. cod. civ.);
  • Enti e istituzioni pubbliche di ricerca ivi incluse le università e gli enti di cui al Decreto Legislativo n. 218/2016.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 3.769.000 Euro, di cui:

  • 1.500.000 Euro per l’Ambito Nuove molecole, prodotti e processi ad alto valore aggiunto per la valorizzazione di rifiuti, scarti, sottoprodotti e coprodotti agricoli o per l’agricoltura
  • 900.000 Euro per l’Ambito Produzione di energia da rifiuti, scarti, sottoprodotti e coprodotti agricoli
  • 900.000 Euro per l’Ambito Recupero di nutrienti e materia organica da rifiuti, scarti e sottoprodotti agricoli
  • 469.000 Euro per l’Ambito Sviluppo di distretti agricoli basati sulle nuove tecnologie circolari in agricoltura

Ai fini dell’ammissibilità a finanziamento, l’importo del contributo a fondo perduto richiesto dai Soggetti proponenti nella propria proposta (in rapporto alle spese eleggibili ammissibili da questi preventivate) dovrà essere compreso tra un minimo di Euro 90.000 ed un massimo di Euro 900.000 per gli ambiti 1, 2 e 3 e tra un minimo di Euro 80.000 ed un massimo di Euro 469.000 per l’ambito 4.

In caso di Soggetto proponente qualificabile come Ente pubblico di ricerca ai sensi del D.lgs. 218/2016, la percentuale del contributo è pari al 100% delle spese eleggibili ammissibili preventivate nella domanda ed effettivamente sostenute e rendicontate. In caso di Soggetto proponente di natura giuridica privata (Imprese, società, fondazioni, associazioni, consorzi), la percentuale del contributo è determinata in misura pari a quella prevista dall’art. 25 del Reg. UE 2014/651 e s.m.i. e dalla Comunicazione UE 2014/C 198/01, in funzione della categoria di ricerca in cui ricade il progetto e della dimensione aziendale (PMI e grande Impresa).

In particolare, la percentuale del contributo massimo erogabile è la seguente:

  • progetto di ricerca rientrante nel campo “ricerca fondamentale”: 100% delle spese ammissibili preventivate nella domanda ed effettivamente sostenute e rendicontate;
  • progetto di ricerca rientrante nel campo “ricerca industriale”: 50% delle spese ammissibili preventivate nella domanda ed effettivamente sostenute e rendicontate.  Tale percentuale può essere aumentata fino a un’intensità massima di aiuto dell'80% al ricorrere di uno o più dei seguenti requisiti:
    • del 10% per le medie Imprese;
    • del 20% per le piccole Imprese;
    • del 15% se i risultati del progetto saranno ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito (perseguendo i principi di Open Science e Fair Data).
  • progetto di ricerca rientrante nel campo “sviluppo sperimentale”: 25% delle spese ammissibili preventivate nella domanda ed effettivamente sostenute e rendicontate.  Tale percentuale può essere aumentata fino a un’intensità massima di aiuto dell'80% al ricorrere di uno o più delle seguenti requisiti:
    • del 10% per le medie Imprese;
    • del 20% per le piccole Imprese;
    • del 15% se i risultati del progetto saranno ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito (perseguendo i principi di Open Science e Fair Data).

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. sez. 3.2, pag. 14 del bando).

È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di stesura del progetto, i criteri di valutazione rappresenteranno la tua guida per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Si consiglia di prestare molta attenzione ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio, perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. sez.4.2, pag. 21 del bando).

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