Scadenza: 26 giugno 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Impresa Sociale Con i Bambini

Bando scaduto

Finalità

La realtà dei cosiddetti “orfani speciali”, figli di vittime di crimini domestici prevalentemente di genere femminile, è tanto complessa quanto ancora sommersa: non esistono stime ufficiali sull’effettivo numero di casi. Gli studi dimostrano che le situazioni vissute hanno, sulle persone minorenni che diventano orfani a seguito di questi eventi, un impatto psicologico devastante e ciò si riflette inevitabilmente anche nella loro sfera relazionale e scolastica. A questa già delicata situazione si sommano le questioni giuridiche e gli aspetti legali, tra cui la decadenza della responsabilità genitoriale, l’affidamento del minore e la designazione del tutore. Il progetto Switch off approssima a 79.000 il numero di orfani da femminicidio di età compresa tra 0 e 60 anni residenti nei paesi dell’Unione Europea.

La ricerca quali-quantitativa condotta in Italia nell’ambito dello stesso progetto ha permesso di analizzare nel dettaglio 71 casi di femminicidio, per un totale di 142 orfani speciali, sui quali sono state raccolte informazioni preziose per dare un inquadramento generale al fenomeno nel contesto italiano. In più della metà dei casi analizzati, la presenza di un figlio o di una gravidanza ha rappresentato un fattore di rischio di violenza domestica, a causa della “diversione” delle attenzioni della donna dal partner. Le conseguenze psicologiche dei crimini domestici costituiscono una vera e propria sindrome, denominata child traumatic grief: il bambino, sopraffatto dal dolore e dalla reazione al trauma, diventa incapace di intraprendere le fasi ordinarie di elaborazione del lutto, vivendo in un’afflizione cronica. La complessità del vissuto degli “orfani speciali” richiede una capacità di intervento che spesso i caregiver faticano ad attivare. La carenza di offerta di servizi e percorsi strutturati, denunciata da 6 famiglie su 10, riduce a una questione privata un fenomeno che merita l’attenzione e la cura da parte delle istituzioni e della comunità

La presente promuove la realizzazione di interventi di presa in carico, formazione e inclusione socio-lavorativa delle persone di minore età che siano divenute orfane a seguito di crimini domestici (“orfani speciali”).

Gli interventi sono anche destinati al sostegno delle famiglie affidatarie e dei caregiver, nella gestione delle responsabilità affidategli e nell’accompagnamento dei minori, e alla creazione o al potenziamento della rete degli attori che, a vario titolo, si occupano degli orfani speciali.

L’iniziativa si rivolge a partenariati integrati e multidisciplinari in grado di prendere in carico tempestivamente e individualmente gli orfani speciali, offrendo loro un supporto specializzato e costante in seguito all’evento traumatico e garantendone il graduale reinserimento sociale e la piena autonomia personale e lavorativa.

L'iniziativa si propone di sostenere sostenere almeno un partenariato in ciascuna delle tre macro-aree territoriali così delimitate:

Nord

Regioni: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Tentino - Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto

Centro

Regioni: Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria

Sud e Isole

Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia

Interventi ammissibili

L’individuazione degli interventi da finanziare avverrà mediante due fasi successive di selezione.

Nella prima fase saranno individuati, prevalentemente sulla base delle competenze ed esperienze possedute nello specifico ambito di intervento cui la presente iniziativa è dedicata, i partenariati con i rispettivi soggetti responsabili.

Individuazione dei partenariati: Ai fini dell’ammissione alla seconda fase dell’iniziativa verranno selezionati i partenariati che, più degli altri:

a) Abbiano individuato, in qualità di soggetto responsabile, un ente con comprovate e consolidate esperienza e competenza con il target di intervento;
b) Dimostrino un’approfondita conoscenza qualitativa e quantitativa del fenomeno oggetto della presente iniziativa, con particolare riferimento, per ciò che concerne il proprio territorio, alle attività di sostegno già esistenti, ai bisogni espressi e non espressi, alle modalità di funzionamento delle istituzioni e dei presidi;
c) Sulla base dei profili forniti, coinvolgano professionalità complementari e adeguate alla realizzazione degli interventi, anche in relazione a precedenti esperienze realizzate;
d) Prevedano una partnership competente ed eterogenea, ancorché multidisciplinare e integrata nelle sue diverse componenti, che garantisca un’adeguata copertura territoriale nell’area di interesse;
e) dimostrino un’adeguata coerenza, nella strategia di intervento proposta, con le finalità della presente iniziativa

Nella seconda fase, i partenariati selezionati saranno chiamati a definire, mediante un lavoro di co-progettazione coordinato da ‘Con i Bambini’, un piano degli interventi che ognuno di essi realizzerà nell’area territoriale di propria competenza.

Co-progettazione degli interventi: Nel corso della seconda fase dell’iniziativa, i partenariati selezionati nella prima fase procederanno, in collaborazione con gli uffici di ‘Con i Bambini’, all’elaborazione di interventi che definiscano progetti di presa in carico personalizzati per ciascun minore che ha subito il trauma familiare.
Gli interventi dovranno essere in grado di promuovere e sviluppare presìdi e servizi di sostegno in favore degli orfani speciali, nonché di assicurare un accompagnamento alle famiglie affidatarie e ai caregiver, tenendo conto delle loro specifiche necessità. Tutti gli interventi dovranno preliminarmente procedere all’individuazione degli “orfani speciali” nei territori di propria competenza e ad azioni di formazione, sensibilizzazione e informazione
La co-progettazione dovrà tenere conto delle differenti età e delle singole esperienze di vita, privilegiando i seguenti aspetti:

a) La personalizzazione degli interventi, costruiti sulle esigenze dei beneficiari;
b) La presa in carico integrata e multidimensionale, prevedendo, ad esempio, assistenza medica gratuita per tutto il tempo occorrente al pieno recupero dell’equilibrio psicologico, misure volte a garantire il diritto allo studio, percorsi di transizione scuola lavoro, tirocini e/o accompagnamento al lavoro, al fine di promuovere l’autonomia e l’indipendenza sociale ed economica, specie per i minori nella fascia di età 14-17 anni;
c) La promozione, laddove opportuno, di misure (non finanziarie) di sostegno ai soggetti affidatari degli orfani speciali, in quanto anch’essi colpiti dagli effetti derivanti dal reato.

È auspicabile l’adozione di linee guida dedicate alla presa in carico dei minori figli di vittime di crimini domestici, applicabili nei diversi contesti territoriali, al fine di codificare procedure di raccordo tra tutti gli attori, pubblici e privati, interessati dal fenomeno (servizi sociali, scuola, servizi territoriali, forze dell’ordine, autorità giudiziarie, ospedali, ecc.).

Attenzione! I partenariati dovranno farsi carico, laddove richiesto da Con i Bambini, di estendere la partnership a enti in grado di garantire tutte le competenze, i presidi e le relazioni ritenuti necessari al fine della buona riuscita dell’intervento.

Tutti gli interventi dovranno essere elaborati rispettando le seguenti condizioni:

a) siano presentati da partnership costituite da un minimo di tre soggetti;
b) prevedano che nessun soggetto della partnership gestisca più del 50% del contributo assegnato e che almeno il 65% delle risorse sia affidato ad enti del terzo settore;
c) garantiscano una quota di cofinanziamento monetario pari ad almeno il 10% del costo totale;
d) prevedano una durata complessiva degli interventi non inferiore ai 36 e non superiore ai 48 mesi.

Chi può partecipare

Potranno presentare la candidatura per la presente iniziativa i partenariati costituiti da almeno tre soggetti (“soggetti della partnership”), che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione dei progetti personalizzati rivolti agli “orfani speciali”.

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un ente di terzo settore, non avere mai svolto attività in contrasto con le finalità del Fondo ed essere stato costituito da almeno tre anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata. Inoltre il soggetto responsabile deve avere maturato un’esperienza, di almeno 2 anni, in interventi con minor figli di vittime di crimini domestici.

La partnership deve possedere i seguenti requisiti:

a) Oltre al soggetto responsabile, devono essere presenti almeno altri 2 enti: tra questi ultimi due, ad almeno uno devono applicarsi le disposizioni contenute nel Codice del Terzo Settore D.lgs.
117/2017

b) Gli altri soggetti della partnership possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore e della scuola, anche a quello delle istituzioni, dei sistemi di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese

c) La partecipazione di enti for profit in qualità di soggetti della partnership non deve essere finalizzata alla ricerca del profitto, ma all’apporto di competenze e risorse per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità locale;

d) Ciascun partner non può partecipare ad altri progetti a valere sulla presente iniziativa, pena la sua esclusione da tutti i progetti

e) Gli enti locali, gli organismi dell’amministrazione penitenziaria, gli istituti scolastici, le università e i centri di ricerca possono partecipare, in qualità di partner, a più di un progetto. È auspicabile il coinvolgimento dei servizi sociali e sanitari, delle forze dell’ordine, delle autorità giudiziarie competenti e degli ordini professionali (psicologi, assistenti sociali, pediatri, ecc.).

Attenzione! Saranno considerate non ammissibili tutte le candidature presentate da: persone fisiche o enti pubblici, partiti o movimenti politici, organizzazioni sindacali o associazioni di categoria e, in generale, soggetti che svolgono attività in contrasto con la libertà e la dignità della persona.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria a valere sul presente bando ammonta a 10.000.000 Euro.

L'Impresa Sociale Con i Bambini promuove la presente iniziativa nell'ambito del “Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile”. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Codice del Terzo Settore D.lgs. 117/2017

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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