Scadenza: 30 aprile 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia

Dotazione Complessiva
€ 10.000.000
Finanziamento Massimo
€200.000
Finanziamento Minimo
€35.000
Co-finanziamento
100%
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Bando scaduto

Finalità

Il bando promuove il finanziamento di progetti in grado di intervenire sul benessere psico-fisico, sugli apprendimenti e sullo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di coloro i quali si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità perché in situazioni di povertà, di disabilità gravi o in situazioni familiari difficili. I progetti devono attivare la “comunità educante” creando una rete di solidarietà territoriale, o favorendone l’implementazione e il rafforzamento laddove già esistente, costituita da tutti coloro che partecipano con responsabilità, in maniera sinergica e con la stessa cultura pedagogica, alla crescita delle persone di minore età. Ciò significa, favorire la presa in carico del benessere sociale ed educativo delle persone di minore età da parte di una pluralità di soggetti che va dai genitori, alla scuola, al sistema economico, giuridico e culturale, delle istituzioni religiose e sportive.

In particolare, il bando promuove la realizzazione di progetti che prevedano azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, nelle seguenti aree tematiche, per il contrasto della povertà educativa:

  1. “Cittadinanza attiva”;
  2. “Non-discriminazione”;
  3. “Dialogo intergenerazionale”;
  4. “Ambiente e sani stili di vita”.

È auspicabile che i progetti abbiano ad oggetto azioni rivolte a singoli target di destinatari, suddivisi nelle seguenti fasce di età:

  • 0-6 anni;
  • 5-14 anni;
  • 11-17 anni.

Interventi ammissibili

L’obiettivo strategico del bando è quello di contrastare la povertà educativa promuovendo interventi, anche sperimentali e innovativi, di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza che privilegino attività a favore dei bambini e dei ragazzi nelle seguenti aree tematiche:

 

  1. Cittadinanza attiva”: si intendono favorire progetti in grado di coinvolgere attivamente i minori attraverso percorsi partecipati, facendo loro scoprire il significato delle parole diritto, dovere, partecipazione, protagonismo, cittadinanza attiva, bene comune, attraverso attività formative, sperimentali, di stimolo al pensiero critico, di volontariato, del prendersi cura di sé e dell’altro con comportamenti responsabili e corretti, per favorire la partecipazione democratica e un avvicinamento alle Istituzioni.

 

A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:

  • educazione sui temi della pace e della memoria, della cittadinanza attiva, della partecipazione democratica, rivolta soprattutto agli adolescenti;
  • coinvolgimento dei ragazzi e ragazze nelle Istituzioni cittadine, attraverso forme di collaborazione tra Scuola e Amministrazione comunale e di partecipazione democratica negli organi consultivi;
  • miglioramento dell’offerta artistico-culturale nelle zone periferiche e disagiate, valorizzando il patrimonio locale (musei minori, teatri, biblioteche, ecc.), con percorsi di visita dedicati alle persone di minore età e interventi di partecipazione attiva;
  • coinvolgimento attivo dei giovani nel mondo della musica, soprattutto attraverso la sensibilizzazione ai generi meno conosciuti e classici, e diffusione della cultura artistica teatrale sul territorio, con particolare attenzione alle produzioni dei giovani;
  • educazione ambientale per incentivare la cultura del riciclo e del riuso, della cura e del mantenimento delle aree verdi, per favorire iniziative di rigenerazione urbana e recupero del territorio, delle aree d’interesse naturalistico, storico- archeologico.

 

  1. Non discriminazione”: le azioni progettuali devono porre attenzione particolare ai bambini e ai ragazzi che soffrono di situazioni di svantaggio o discriminazione che li espone a un elevato rischio di subire forme di emarginazione e violenza (inclusi bullismo e abusi), anche in ambiente scolastico o nella propria famiglia e comunità.

A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:

  • valorizzazione dell’alleanza scuola-famiglia, per migliorare il clima relazionale tra gli studenti, tra gli studenti e gli insegnanti e tra famiglie e istituzioni scolastiche;
  • inclusione e sensibilizzazione sulle tematiche legate alla disabilità, alla diversità e alle difficoltà dei gruppi vulnerabili, volte al reciproco rispetto;
  • sensibilizzazione ed educazione dei ragazzi al tema della violenza domestica e della violenza verbale/fisica/psicologica, anche on-line, legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere;
  • coinvolgimento dei “gruppi classe”, prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” che favoriscano il riavvicinamento dei minori che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione.

 

  1. Dialogo intergenerazionale”: si intende rafforzare il legame tra i bambini, i ragazzi e gli adulti all’interno della famiglia e della comunità, favorendo le opportunità di confronto e crescita derivanti dal gioco condiviso, dal dialogo tra pari e tra generazioni.

A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:

  • sensibilizzazione al tema delle diversità legate all’età;
  • laboratorio intergenerazionali per condividere arti, mestieri, pratiche sportive;
  • volontariato dei più giovani verso i più anziani, attraverso la partecipazione ad organizzazioni gestite da generazioni intermedie.

 

  1. Ambiente e sani stili di vita”: si intende favorire un miglioramento della salute, del benessere fisico e psicologico e della cura dei più fragili da parte delle famiglie e della comunità, in armonia con l’ambiente.

A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:

  • formazione e sensibilizzazione al tema ambientale e del rapporto con la natura (ad esempio, fattorie didattiche);
  • educazione informale attraverso pratica sportiva, trekking, birdwatching, ecc.;
  • laboratorio di cucina ed educazione alimentare.

 

Le azioni promosse nelle proposte progettuali dovranno garantire un complessivo ed organico approccio multidisciplinare. Gli interventi dovranno garantire l’attenzione al superiore interesse del minore e alla tutela dei suoi bisogni e delle sue relazioni.

Sono destinatari diretti ed esclusivi delle progettualità, le persone di età compresa tra 0 e 17 anni, presenti sul territorio nazionale.

Le proposte progettuali devono avere una durata esatta di 12 mesi.

 

Chi può partecipare

Sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di soggetto proponente esclusivamente i seguenti soggetti che, alla data di pubblicazione, risultino costituiti da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata:

  • organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore, imprese sociali, enti ecclesiastici ed enti di culto dotati di personalità giuridica;
  • scuole statali, scuole non statali paritarie e scuole non paritarie di ogni ordine e grado, e servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia pubblici e privati.

Le proposte progettuali potranno essere presentate individualmente o in partnership da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.

Ciascun soggetto proponente (nella forma singola e associata) può presentare esclusivamente una proposta progettuale in una delle 4 aree tematiche, indicando in modo chiaro l’area tematica di riferimento. La realizzazione delle attività progettuali dovrà essere svolta esclusivamente dal soggetto proponente, in forma singola o associata, non essendo ammesso l’affidamento a soggetti terzi delle attività medesime.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 10.000.000 Euro

Contributo minimo per progetto: 35.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 200.000 Euro

Quota di co-finanziamento: 100%

Link e Documenti

Bando

Pagina web per formulari e documenti

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

La scadenza del bando è fissata per il 30 aprile ma è possibile presentare proposte a partire dal trentesimo giorno dalla pubblicazione del bando, quindi il 30 gennaio 2021. Il bando specifica che: “Sarà cura dell’Amministrazione comunicare, attraverso pubblicazione ufficiale sul sito istituzionale http://famiglia.governo.itsezione “Avvisi e Bandi”, la chiusura della procedura, prima della scadenza del termine sopra indicato del 30 aprile2021, in caso di esaurimento delle risorse”

E’ quindi essenziale presentare il progetto il prima possibile e non aspettare la fine di aprile, le risorse finiranno sicuramente prima. 

Si fa presente che il bando richiede che i partecipanti dimostrino una certa esperienza nei settori di riferimento indicati.

Nel caso di partecipazione in partenariato, ciascun partner dovrà presentare una relazione sulle reali esperienza maturate nell’ambito delle attività nelle quali intendono fornire servizi. Si consiglia di prendere in considerazione questo aspetto nella scelta dei partner, in quanto potrebbe comportare l’esclusione dell’idea progettuale.

L’assegnazione del contributo non è compatibile con nessun altro tipo di finanziamento europeo, nazionale, regionale e locale. Quei progetti che ricevono già finanziamenti non saranno considerati ammissibili.

Le domande riguardanti la partecipazione al bando saranno rese pubbliche al seguente link: http://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/finanziamenti-avvisi-e-bandi/avvisi-e-bandi/

 

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