Scadenza: 17 settembre 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione con il Sud

Dotazione Complessiva
€ 2.000.000
Finanziamento Massimo
€500.000
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto

Finalità

La Fondazione CON IL SUD, dopo le due edizioni del 2014 e del 2017, intende rinnovare il proprio sostegno a iniziative dedicate all’immigrazione, focalizzandosi sul tema del contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo. La nuova edizione dell’iniziativa di Fondazione Con il Sud è volta a contrastare il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo a danno della popolazione di origine straniera nelle regioni del Sud Italia e, principalmente, nei settori agricolo, industriale (es. edilizia, comparto tessile) e terziario (es. consegne domiciliari, lavoro domestico, settore della ricettività, trasporti e logistica). La Fondazione intende dunque sostenere azioni di contrasto dell’intermediazione illegale e dello sfruttamento di lavoratori stranieri nelle regioni del Sud Italia, favorendo la promozione del lavoro regolare come strumento di integrazione sociale, anche mediante il coinvolgimento diretto delle aziende. Saranno pertanto sostenuti progetti ‘esemplari’ che prevedano la presa in carico globale dei lavoratori di origine straniera in stato di bisogno e di sfruttamento e delle loro famiglie, se presenti in Italia, favorendone il protagonismo attivo, l’inclusione sociale e la transizione verso forme di lavoro dignitose.

Interventi ammissibili

Le proposte progettuali devono sviluppare azioni di prevenzione e di contrasto del fenomeno dello sfruttamento lavorativo, fornendo protezione e assistenza ai lavoratori stranieri con percorsi e prese in carico dei singoli individui, finalizzati a favorirne l’autonomia e l’integrazione sociale e lavorativa. Esse inoltre possono favorire lo sviluppo di:

  • servizi di prima assistenza sanitaria – favorendo il re-indirizzamento e l’accesso ai servizi presenti sul territorio – e di orientamento socio-legale, anche attraverso attività di sindacato di strada (es. servizio di consulenza sui permessi di soggiorno, controllo e denuncia di contratti irregolari, etc.);
  • percorsi formativi e di conoscenza dei diritti, anche attraverso processi di peer-to-peer education (educazione sindacale, diritti e sicurezza sul lavoro, alfabetizzazione finanziaria, educazione digitale, formazione linguistica, sicurezza personale e stradale, etc.);
  • azioni di accompagnamento e orientamento al lavoro (corsi professionalizzanti, percorsi di autoimprenditorialità, etc.);
  • adeguate condizioni di accesso e trasporto ai luoghi di lavoro;
  • soluzioni abitative dignitose, anche attraverso attività di intermediazione sociale e l’avvio di esperienze di inserimento abitativo in contesti adeguati alle esigenze dei lavoratori (es. recupero del patrimonio immobiliare pubblico, riqualificazione di borghi abbandonati, foresterie temporanee, etc.);
  • capacità di mutuo-aiuto comunitario e di auto-organizzazione dei lavoratori di origine straniera, attraverso l’attivazione di percorsi di leadership ed empowerment o l’avvio di esperienze associative;
  • spazi di socialità, ristoro e condivisione anche con l’obiettivo di rafforzare i rapporti di fiducia, convivenza e vicinato tra persone di culture diverse e aumentarne il legame con il territorio;
  • azioni di sensibilizzazione e orientamento al lavoro legale per le aziende del territorio;
  • reti territoriali di supporto fondate sulla legalità e sulla dignità del lavoro che coinvolgano terzo settore, amministrazioni locali, organizzazioni sindacali, aziende, etc. (anche attraverso la stipula di protocolli e la creazione di tavoli di confronto e concertazione istituzionali);
  • azioni di pressione e advocacy in grado di incidere sulle politiche locali e nazionali in tema di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo e di creare alternative etiche all’offerta esistente (filiere produttive etiche, piattaforme etiche, etc.).

Durata complessiva progetti

Min. 36 mesi Max. 48 mesi.

Ambito territoriale

Le proposte devono prevedere la realizzazione dell’intervento nelle regioni del Sud Italia in cui opera la Fondazione: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Chi può partecipare

Il bando è rivolto a partenariati composti da un soggetto responsabile e da almeno altri due soggetti, di cui almeno uno appartenente al Terzo Settore (associazione, cooperativa sociale o loro consorzi, ente ecclesiastico, fondazione, impresa sociale).

Il soggetto responsabile deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro costitutita da almeno due anni, nella forma di:

  • associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
  • cooperativa sociale o loro consorzi;
  • ente ecclesiastico;
  • fondazione;
  • impresa sociale (nelle diverse forme previste dal D. Lgs. n. 112/2017)

Gli altri soggetti della partnership potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, anche a quello delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico.

Attenzione! La partecipazione di enti for profit in qualità di soggetti della partnership non dovrà essere ispirata dalla ricerca del profitto, ma orientata all’apporto di competenze e risorse per lo sviluppo del territorio e la crescita della società locale. La proposta sarà in ogni caso considerata inammissibile qualora agli enti del terzo settore nel loro complesso sia assegnata una quota di contributo inferiore al 65%.

Sarà valutato positivamente il coinvolgimento degli enti pubblici che rivestono un ruolo centrale nei processi di pianificazione e attuazione delle strategie di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 2.000.000 Euro

Il contributo richiesto alla Fondazione non dovrà essere superiore a 500.000 Euro

Co-finanziamento: 80%

Di norma, il contributo della Fondazione verrà erogato al soggetto responsabile in quattro diversi momenti:

a. anticipo, pari al 30% del contributo assegnato;

b. acconto in due diverse tranche non superiori al 20% del contributo assegnato ciascuna, previa presentazione di apposita rendicontazione. Qualora espressamente richiesto dal soggetto responsabile, sarà possibile concordare la liquidazione dell’acconto in un’unica tranche non superiore al 35% del contributo assegnato;

c. saldo, sulla base delle spese effettivamente sostenute e quietanzate.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Avviso importante! Giovedì 1 luglio alle 10.30 si terrà una presentazione tecnica del bando, aperta ai CSV e agli Enti di Terzo settore del Sud Italia interessati alla partecipazione. La presentazione si svolgerà in modalità online, per iscriversi è necessario compilare l’apposito modulo.

Il bando è articolato in due fasi (cfr. pag. 5 del bando):

  • Prima fase: selezione delle proposte da ammettere alla seconda fase
  • Seconda fase: rimodulazione delle proposte e assegnazione dei contributi.

Prestare massima attenzione a quanto indicato al punto 2.3 (pag. 6 del bando) - Condizioni di ammissibilità delle proposte di progetto.

Soffermarsi su quanto indicato al punto 2.3.2. (pag. 7) relativo alle proposte non ammissibili.

Attenzione a quanto riportato al punto 3.1.6 (pag. 10) rispetto alle voci di spesa non ammissibili.

Attenzione! Laddove siano previste azioni di riqualificazione/ristrutturazione dei beni fisici materiali, le necessarie autorizzazioni da parte degli enti pubblici preposti (Comuni, ecc.) dovranno essere rilasciate entro, e non oltre, 6 mesi dalla data di comunicazione dell’approvazione della proposta da parte della Fondazione, al termine dei quali il contributo sarà da considerarsi revocato. Nel caso in cui le autorizzazioni non siano necessarie andrà redatta apposita autodichiarazione ai sensi dell’art. 5 del DL n. 40/2010.

La Fondazione raccomanda vivamente di non presentare le domande a ridosso della scadenza!

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