Scadenza: 15 marzo 2023
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Cariparma

Dotazione Complessiva
€ 6.000.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Facile

Finalità

Il bando intende sostenere progetti nei seguenti ambiti: inclusione, conciliazione e povertà educativa.

Interventi ammissibili

Inclusione

  • Contrastare la crescita della povertà, in interazione con le misure nazionali e gli attori pubblici competenti, anche attraverso interventi diretti verso specifiche tipologie di povertà (alimentare, abitativa, sanitaria), mediante ad esempio:
    • progetti di contrasto alla povertà basati sull’interazione con le misure nazionali e gli attori pubblici competenti in materia, come Enti locali e Centri per l’impiego;
    • interventi mirati di contrasto della povertà alimentare (empori solidali, food policy locali, hub di aiuto alimentare);
    • interventi innovativi di sostegno all’abitare (social housing, programmi di intermediazione abitativa, sportelli di accompagnamento abitativo, ecc.);
    • interventi a contrasto della povertà sanitaria, da realizzare in coordinamento con gli enti pubblici e privati che si occupano di salute in un’ottica di integrazione e supporto al Sistema Sanitario Nazionale.
  • Promuovere l’inclusione sociale e lavorativa dei soggetti fragili in sinergia col mondo produttivo e il non profit, mediante ad esempio:
    • progetti di inclusione sociale e lavorativa condivisi con il mondo del non profit e con le imprese; - percorsi personalizzati di accompagnamento e sostegno di soggetti svantaggiati come persone con disabilità, migranti, Neet, disoccupati di lungo periodo e disoccupati a bassa qualifica.

Conciliazione

  • Promuovere la crescita dell’occupazione femminile, mediante ad esempio:
    • interventi volti a promuovere l’occupazione femminile, come servizi di accompagnamento e/o incentivi all’imprenditorialità e al lavoro autonomo e misure di inserimento lavorativo, con particolare attenzione al terziario sociale.
  • Sostenere l’esperienza della genitorialità, mediante ad esempio:
    • servizi rivolti ai neo-genitori nei cosiddetti “primi mille giorni” ovvero nel periodo che va dall’inizio della gravidanza fino ai 2 anni di vita del bambino (spazi mamma, sportelli per genitori, incontri formativi, ecc.).
       
  • Promuovere la conciliazione vita privata – vita lavorativa, mediante ad esempio:
    • interventi che vedono anche sinergie con le imprese, basati su esperienze di “welfare aziendale e territoriale”;
    • servizi integrativi rispetto alle attività prescolari e scolastiche che coinvolgono bambini e ragazzi, come campus estivi e invernali, ludoteche, servizi pre e post scuola, ecc.;
    • interventi innovativi a sostegno dei genitori per la cura dei bambini e il disbrigo di faccende che li riguardano (maggiordomo/tata di quartiere).

Povertà educativa

  • Contrastare la povertà educativa dei bambini fin dalla primissima infanzia promuovendo lo sviluppo di servizi educativi rivolti alla prima infanzia (0-6 anni) e di “comunità educanti” a sostegno di bambini e ragazzi delle varie fasce di età, mediante ad esempio: - sviluppo di servizi educativi rivolti alla prima infanzia (0-6 anni); - programmi volti allo sviluppo di “comunità educanti” sul territorio, che possano accompagnare lo sviluppo e la crescita di bambini e ragazzi delle varie fasce di età.
  • Contrastare la dispersione scolastica e promuovere l’integrazione scuola-lavoro, mediante ad esempio:
    • interventi volti a prevenire gli abbandoni scolastici attraverso il sostegno allo studio e l’accompagnamento di ragazzi a rischio;
    • interventi volti a favorire l’integrazione tra scuola e lavoro attraverso tirocini, percorsi formativi professionalizzanti, IFTS e ITS.
       
  • Promuovere la formazione e l’apprendimento per tutto l’arco della vita lavorativa tramite iniziative dirette sia a chi è escluso dal mercato del lavoro sia a chi rischia di uscirne, mediante ad esempio:
    • programmi di formazione continua e di apprendimento permanente per adulti occupati che rischiano di perdere il lavoro e per neo-disoccupati;
    • rafforzamento delle competenze di soggetti fragili in un’ottica di inserimento lavorativo attraverso orientamento, formazione e tirocini per: disabili, migranti, Neet, disoccupati di lungo periodo, disoccupati a bassa qualifica.

I progetti presentati dovranno essere realizzati nella provincia di Parma.

Chi può partecipare

Possono presentare richiesta di contributo:

  • enti ed istituzioni pubbliche purché non costituiti in forma di impresa;
  • enti religiosi riconosciuti dallo Stato Italiano;
  • cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero;
  • cooperative sociali di cui alla Legge n.381/1991 e ss mm ii, iscritte all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali, e imprese sociali di cui al D.Lgs. n.112/2017 e ss mm ii;
  • enti del terzo settore regolarmente iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;
  • altri soggetti privati senza scopo di lucro con o senza personalità giuridica; in tale ultimo caso gli stessi dovranno essere formalmente costituiti con atto pubblico o con scrittura privata registrata o autenticata.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 6.000.000 Euro

Tutte le richieste devono essere corredate da un idoneo piano finanziario che preveda una quota di cofinanziamento (risorse proprie del richiedente, contributi di altri soggetti o proventi attesi dalle attività del progetto):

  • pari ad almeno il 50% dell’onere complessivo nel caso di progetti che abbiano ad oggetto la costruzione, la ristrutturazione, il restauro o la manutenzione di beni immobili;
  • pari ad almeno il 10% dell’onere complessivo in tutti gli altri casi.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Verificate con attenzione quali sono i costi ammissibili, cioè tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto (Cfr. Art. 9 - Costi non ammissibili, pag. 6).

Prestare massima attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione vi guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione individuati dall’Ente come prioritari (Cfr. Art. 10 - Criteri di valutazione dei progetti, pag. 6).

Assicurati di aver compreso le modalità di erogazione del contributo. Possiedi le risorse necessarie per far partire il progetto? (Cfr. Art. 13 – Modalità di erogazione del contributo, pag.7)

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