Scadenza: 30 settembre 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Commissione Europea – Programma Fondo Sociale Europeo+ (FSE+), Occupazione e Innovazione sociale (EaSI) 

Dotazione Complessiva
€ 2.400.000
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

Il bando rientra nelle iniziative del Fondo Sociale Europeo - linea di finanziamento “Occupazione e innovazione sociale” (EASI) - finalizzate a promuovere la mobilità dei lavoratori. Obiettivo generale di questo intervento di finanziamento è contribuire all’attuazione dei principi essenziali del pilastro europeo dei diritti sociali nel contesto del distacco dei lavoratori. Più in particolare il bando intende finanziare progetti capaci di rafforzare una corretta attuazione della normativa europea esistente in materia di distacco dei lavoratori (Direttiva 96/71/CE modificata dalla Direttiva (UE) 2018/957 e Direttiva 2014/67/UE). Gli obiettivi specifici del bando sono:

  • promuovere la cooperazione transnazionale tra le autorità pubbliche e le parti interessate, compresa la promozione dell'uso dell'IMI e la condivisione di esperienze e buone pratiche al riguardo;
  • aumentare l'accessibilità, la trasparenza e la qualità delle informazioni circa le condizioni di lavoro da rispettare e circa le prassi utilizzate dagli Stati membri per monitorare e applicare le disposizioni del Direttiva sul distacco dei lavoratori;
  • accrescere il materiale scientifico relativo al distacco dei lavoratori attraverso la raccolta e l’analisi di dati inerenti al processo di distacco e alle condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati, anche attraverso collaborazioni tra università di vari discipline, centri e istituti di ricerca e parti interessate e soprattutto parti sociali.

Interventi ammissibili

Il bando intende finanziare iniziative di cooperazione transnazionale che abbiano un impatto significativo e duraturo su lavoratori, imprese e amministrazioni e che abbiano come focus il tema del distacco dei lavoratori. Si chiarisce che il distacco di un lavoratore costituisce quella fattispecie in cui un datore di lavoro per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di un altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa.

Le proposte progettuali devono concentrarsi su una delle 3 aree d’azione:

  • Cooperazione: sviluppo o miglioramento di programmi di scambio e/o di iniziative di formazione che coinvolgano funzionari delle autorità pubbliche competenti e/o parti sociali e/o altre parti attive nel campo dell’applicazione e della supervisione della normativa in materia di lavoratori distaccati, e/o della cooperazione amministrativa e dell’assistenza reciproca, compreso il ricorso al Sistema di informazione di mercato (IMI).
  • Informazione: sviluppo e potenziamento di forme innovative di informazione e/o consulenza che garantiscono una diffusione efficace e capillare delle informazioni rivolte ai lavoratori distaccati e alle imprese, circa le condizioni applicabili ai lavoratori distaccati, le procedure e le condizioni che le imprese devono rispettare.
  • Evidenza scientifica: realizzazione di progetti di ricerca comuni su diverse dimensioni del distacco dei lavoratori nel contesto delle prestazioni transnazionali di servizi e attività di diffusione dei risultati delle ricerche mediante strategie di pubblicazione mirate, sia nel settore scientifico che nella stampa specializzata e generale.

I progetti devono avere una durata non superiore a 18 mesi e devono svolgersi nei Paesi eleggibili.

Le tipologie di attività che possono essere finanziate sono elencate nel bando al paragrafo 10 (p.19).

Chi può partecipare

Le proposte progettuali devono essere presentate da consorzi di progetto (partenariati) composti da almeno 3 enti (sia di natura pubblica che privata) con sede in almeno 3 Paesi diversi fra quelli eleggibili. Per poter partecipare al bando ciascun ente interno al partenariato deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere legalmente riconosciuto;
  • avere sede in uno dei Paesi eleggibili, ossia:
    • Stati membri dell’UE,
    • Stati dell’Area Economica Europea (EEA),
    • Stati candidati o potenziali candidati a entrare a far parte dell’UE;
  • appartenere a una delle seguenti categorie:
    • autorità pubbliche;
    • organizzazioni internazionali;
    • organizzazioni no profit;
    • centri di ricerca;
    • istituzioni per l’educazione superiore;
    • organizzazioni della società civile;
    • organizzazioni delle parti sociali operative a livello regionale/nazionale/europeo.

Entità del contributo

Il bando finanzierà tra le 5 e le 8 proposte progettuali. Per ogni progetto verrà concesso un contributo pari all’80% dei costi ammissibili. Le proposte dovrebbero prevedere un budget compreso tra i 250.000 e i 600.000 Euro, tuttavia anche progetti che prevedano importi al di fuori di questo range saranno presi in considerazione.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Formulario di progetto facsimile

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Si fa presente che i soggetti proponenti devono dimostrare di essere in possesso del know-how, delle qualifiche e delle risorse necessarie a realizzare il progetto proposto; in particolare nell’application devono essere descritti i profili dello staff che sarà impiegato sul progetto e i progetti europei realizzati negli ultimi 3 anni attinenti al tema della mobilità del lavoro.

I progetti saranno valutati secondo i criteri riportati nel paragrafo 9 del bando (pagina 17): rilevanza, qualità, Impatto. Tenera a mente che il criterio con maggior peso sul punteggio complessivo è il criterio della “rilevanza” intesa come la capacità del progetto di: raggiungere gli obiettivi fissati nel bando; produrre effetti positivi nell’ambito del distacco dei lavoratori in generale e sul gruppo target individuato; avere una dimensione europea/transnazionale; facilitare la cooperazione fra le parti interessate; produrre risultati utilizzabili in altri Paesi; di essere compatibile con gli obiettivi e la missione dell'Autorità Europea del Lavoro.

I progetti dovrebbero essere di supporto alla Commissione e agli Stati membri per comprendere le sfide attuali e sviluppare nuove iniziative in materia di distacco dei lavoratori e nell'ambito dell'Agenda per un lavoro dignitoso.

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