Scadenza: 5 novembre 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Emilia-Romagna

Dotazione Complessiva
€ 5.869.280
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

Il bando, pubblicato dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020 (FEAMP), intende finanziare azioni volte a mantenere e favorire la biodiversità e i servizi eco sistemici, come il ripristino e la sistemazione di habitat vallivi per migliorare gli ambienti destinati alla pesca e all’acquacoltura. L’azione intende contribuire inoltre a “favorire un’acquacoltura sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze” (priorità FEAMP n.2) e a “tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse” (obiettivo tematico FEAMP n.6).

Interventi ammissibili

Sono ritenuti ammissibili a contributo, se organizzati in un progetto che concorra al raggiungimento delle finalità del bando, i seguenti interventi:

  • Interventi volti migliorare la sistemazione degli ambienti funzionali alla pesca e all’acquacoltura nel rispetto della biodiversità attraverso: a) la sistemazione, realizzazione e automazione di opere idrauliche e di scavo di canali nelle valli e nelle pialasse; b) il recupero e ricostruzione dei lavorieri di valle con fini didattici e produttivi; c) interventi di divulgazione e disseminazione dei risultati del progetto;
  • Interventi volti a migliorare l’idrodinamicità delle aree di pesca e acquacoltura, attraverso: a) lavori di scavo di canali di collegamento tra le opere idrauliche e canali già esistenti o in fase di completamento al fine del miglioramento della circolazione delle acque; b) interventi volti alla realizzazione di canali sub-lagunari e submarini al fine di migliorare l’officiosità idraulica delle aree di pesca, di acquacoltura e di vallicoltura; c) interventi di divulgazione e disseminazione dei risultati del progetto.

Gli interventi devono essere realizzati nell’area del FLAG (Gruppo di azione costiera) Costa dell’Emilia-Romagna che comprende:

  • Interamente: i Comuni di Comacchio, Cervia e Goro (tutta l’area costiera della Sacca di Goro, compresa anche nei confini amministrativi di Codigoro);
  • Parzialmente: il Comune di Ravenna, le aree costiere e i territori dell’entroterra immediatamente connessi (Mandriole, S. Alberto, Porto Fuori, Classe, Fosso Ghiaia, Savio), i Comuni di Cesenatico, Gatteo, Savignano, San Mauro, Bellaria Igea-Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica per la parte costiera

Chi può partecipare

  • Soggetti pubblici, quali: Comuni, Province, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po;
  • Soggetti privati, quali:
  • Associazioni di impresa nel settore della pesca (cooperative, consorzi, raggruppamenti nelle forme di ATI, ATS, reti di impresa con personalità giuridica), comprese le Organizzazioni di pescatori riconosciute dallo Stato membro di cui all’elenco pubblicato al seguente link: https://ec.europa.eu/fisheries/cfp/market/producer_organisations_it;
  • Associazioni di impresa nel settore dell’acquacoltura (cooperative, consorzi, ATI, ATS, reti di impresa con personalità giuridica).

Si specifica che al momento della presentazione della domanda le forme associate devono già essere costituite. Il territorio di riferimento in cui devono avere sede i partecipanti è l’area del FLAG Costa dell’Emilia-Romagna (vedi sopra).

Entità del contributo

Il contributo a fondo perduto previsto per i beneficiari pubblici può arrivare al 100% delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione degli interventi. Per i beneficiari privati il contributo è al pari al 50% delle spese ammissibili, elevabile all’80% in casi particolari.
Gli investimenti dovranno rispettare i seguenti limiti di spesa:

  • 100.000,00 Euro limite minimo;
  • 200.000,00 Euro limite massimo.

Le domande di rendicontazione finale dovranno essere presentate entro il 30 aprile 2023, comprese eventuali proroghe dei termini di ultimazione dei progetti.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Nella fase di valutazione ci sono due step: il primo è la valutazione dei criteri di eleggibilità e il secondo è la qualità della proposta. Le statistiche a disposizione ci dicono che il 10% delle proposte non arrivano alla valutazione sulla qualità del progetto perché i criteri di eleggibilità non vengono soddisfatti. Fate, dunque, molta attenzione ai criteri di ammissibilità stabiliti nel bando (paragrafo 5.1 del bando, p.6) e accertatevi di esserne in linea dal punto di vista amministrativo, territoriale e finanziario.

Fate inoltre attenzione che le spese per cui intendete richiedere un contributo siano ammissibili, in linea con quanto riportato nel bando a p.7 e seguenti. Rientrano fra le spese ammissibili le spese materiali e solo in parte le spese immateriali e le spese generali (attenzione ai tetti massimi!).

Ai progetti ritenuti formalmente ammissibili verrà assegnato un punteggio in base ai criteri riportati a p.17 del bando. Si evidenzia che in caso di ex-aequo (parità di punteggio):

  • tra due o più progetti presentati da soggetti privati, si applica il criterio dell’età del beneficiario, dando preferenza ai più giovani, con riferimento alla minor età del legale rappresentante, ovvero alla minore età dei componenti degli organi decisionali;
  • tra due o più progetti presentati da soggetti pubblici, si applica il criterio relativo al costo complessivo del progetto, dando preferenza a quelli di importo inferiore;
  • tra due o più progetti presentati da soggetti pubblici e privati, si applica il criterio riferito alla data di presentazione (giorno e ora), dando preferenza a quelli presentati prima.
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