Scadenza: 9 luglio 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Emilia-Romagna

Dotazione Complessiva
€ 1.900.000
Co-finanziamento
80%
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Bando scaduto

Finalità

Gli obiettivi generali e le azioni prioritarie che con il bando si intendono perseguire sono:

  • Obiettivo generale A): realizzare iniziative che si prefiggano di intervenire, in modo diretto o indiretto, in favore dell’accesso e qualificazione dell’attività lavorativa delle donne (dipendente, autonoma, imprenditoriale o professionale) nel territorio dell’Emilia-Romagna, perseguendo, in particolare, le finalità specifiche di favorire la riduzione del differenziale salariale di genere e la diffusione della cultura di impresa tra le donne e di rafforzare il ruolo delle donne nell’economia e nella società;

Obiettivo generale B): Promuovere ed incrementare progetti di welfare aziendale e welfare di comunità che migliorino una organizzazione del lavoro e incidano favorevolmente sulla qualità della vita delle persone, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’AGENDA 2030.

Interventi ammissibili

Le azioni prioritarie nell’ambito dell’obiettivo generale A) sono:

  • sviluppare servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale per favorire la preparazione professionale delle imprenditrici e delle lavoratrici autonome in ordine all’avvio e alla migliore conduzione della propria attività in particolare attraverso interventi da realizzare all’interno delle organizzazioni/imprese;
  • formazione, assistenza e consulenza finalizzata all’inserimento lavorativo e all’autoimpiego-autoimprenditorialità femminile;
  • promuovere l’empowerment femminile, una diversa percezione di sé e delle proprie possibilità di sviluppo professionale e socioeconomico anche nei settori innovativi e ad alta tecnologia, prevedendo anche iniziative di coaching, in collaborazione con le imprese e le Università, al fine di contrastare pregiudizi e stereotipi sul ruolo delle donne dentro e fuori al mondo del lavoro; valorizzare la diversità e il talento femminile anche attraverso lo scambio di esperienze professionali e la contaminazione intergenerazionale.
  • promuovere progettualità educative, formative, professionalizzanti, mirate alla conoscenza e acquisizione di competenza da parte delle donne di ogni età in materia economico-finanziaria e gestione del risparmio;
  • realizzare misure volte a promuovere il benessere organizzativo nelle imprese, a valorizzare le diversità (in particolare le differenze di genere), a sviluppare percorsi di inclusione sociale e lavorativa di donne a rischio di fragilità sociale (ad esempio vittime di violenza di genere) e a promuovere una maggiore attenzione alle esigenze delle lavoratrici/lavoratori anche in un’ottica di conciliazione vita lavoro.

Le azioni prioritarie nell’ambito dell’obiettivo generale B) sono:

  • attivazione di reti territoriali pubblico/privato che favoriscano e supportino micro, piccole e medie imprese;
  • coprogettazione e realizzazione di iniziative pilota/sperimentali;
  • sviluppare azioni di welfare di comunità/territoriale attraverso la collaborazione di una ampia rete di servizi, aziende e di operatori – indifferentemente Enti pubblici o privati - al fine di migliorare la coesione e le pratiche di conciliazione dei territori e delle comunità come forma di supporto al miglioramento della qualità della vita delle persone anche in un’ottica di work-life balance e di condivisione delle responsabilità di cura;
  • allargare le reti di welfare e/o di conciliazione già esistenti attraverso il coinvolgimento o di nuovi soggetti (imprese, enti di formazione, università, amministrazioni locali, parti sociali).

Chi può partecipare

Potranno essere ammessi ai contributi regionali esclusivamente i seguenti soggetti:

  • gli Enti locali, in forma singola o associata, della Regione Emilia-Romagna;
  • le Associazioni di promozione sociale, iscritte al registro regionale;
  • le Organizzazioni di volontariato, iscritte al registro regionale;
  • le ONLUS, iscritte nell'anagrafe unica di cui all'art. 11 del D.Lgs. 460/1997.

I soggetti del Terzo settore che possono essere ammessi a contributo devono avere una sede nella Regione Emilia-Romagna e svolgere attività nel territorio emiliano-romagnolo e soddisfare, il requisito previsto dal comma 3 dell'articolo 8 bis della L.R. 6/2014, e cioè: · avere uno statuto o atto costitutivo che preveda, anche alternativamente:

  • la diffusione e l’attuazione del principio di pari opportunità fra donna e uomo;
  • la promozione e la valorizzazione della condizione femminile;
  • la prevenzione ed il contrasto di ogni violenza e discriminazione sessista. Ciascun soggetto proponente può presentare un solo progetto.

Ciascun soggetto può presentare un progetto in qualità di capofila ed essere partner al massimo in un altro progetto.

Ciascun soggetto che non sia capofila può essere partner in non più di 2 progetti.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 1.900.000 Euro (per l’annualità 2021 e 2022)

Quota di cofinanziamento: 80% delle spese ammissibili

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Attenzione: Saranno fortemente valorizzati i progetti territoriali che prevedono l’attivazione di sinergie e collaborazioni tra soggetti pubblici e privati (Enti pubblici, imprese, organizzazioni sindacali, organizzazioni del privato sociale) attivate in una logica di rete.

N.B: si consiglia di prestare molta attenzione alla seguente specifica sul budget di progetto:ai fini dell’ammissione ai contributi il costo minimo complessivo dei progetti promossi dai soggetti beneficiari non potrà essere inferiore a 10.000 Euro e il costo massimo complessivo non potrà essere superiore a 50.000 Euro.

I contributi non sono cumulabili, nell’anno di assegnazione, con altri contributi erogati dalla Regione per il medesimo progetto.

 

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