Scadenza: 20 ottobre 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Compagnia di San Paolo

Dotazione Complessiva
€ 1.000.000
Finanziamento Massimo
€200.000
Finanziamento Minimo
€40.000
Co-finanziamento
75%
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Bando scaduto

Finalità

Secondo i dati dell’OMS, in particolare nella regione europea, il disagio mentale è una delle maggiori sfide per la salute pubblica, essendo la terza causa di disease burden complessivo, subito dopo le malattie cardiovascolari e il cancro. Si prevede inoltre che la crescita dell’incidenza dei disturbi collegati alla salute mentale, registrata in questi anni, sia destinata a continuare, a fronte dell’esposizione a eventi sfavorevoli e dell’invecchiamento della popolazione che caratterizza molti paesi.

L’emergenza Coronavirus e le conseguenti misure adottate dai governi hanno acuito le difficoltà che le persone con esperienza di sofferenza mentale incontrano quotidianamente nel proprio contesto di vita. Il prolungarsi dell’emergenza e la lunga sospensione o riduzione dei servizi sociosanitari hanno determinato una condizione di straordinaria criticità per le persone con problemi di salute mentale e i loro familiari e, al contempo, hanno aumentato le condizioni di stress, disagio e isolamento di molte persone, con un potenziale impatto sulla domanda di assistenza che rivolgerà nel prossimo futuro. La pandemia ha quindi reso più evidente la necessità di un ripensamento delle modalità di intervento nella salute mentale. La riflessione imposta dalla situazione emergenziale può offrire l’occasione sia per promuovere la salute mentale della comunità, anche attraverso il rafforzamento e il ripensamento dei servizi territoriali in chiave inclusiva, sia per esplorare e mettere alla prova le potenzialità di modalità innovative di supporto alle persone con esperienza di sofferenza mentale.

Il presente bando si basa sulle seguenti linee d'azione:

  • La promozione della salute mentale e la sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni sulla sua importanza per il benessere e la salute dell’individuo e delle comunità
  • Il focus sulla comunità e quindi sull’importanza delle reti di supporto e dei percorsi di autonomia e inclusione, in coerenza con l’approccio recovery
  • La prevenzione e promozione del benessere e della salute dei giovani, con specifica attenzione alle diseguaglianze nell’accesso a servizi e opportunità, con l’obiettivo di far emergere e contrastare le situazioni di marginalità, esclusione, isolamento, solitudine e disagio tra la popolazione giovanile.

In particolare, il Bando si pone i seguenti obiettivi specifici:

1. Sostenere reti territoriali (che vedano la collaborazione tra enti pubblici, terzo settore e società civile) nell’implementazione di progetti pilota personalizzati per persone con esperienza di sofferenza mentale, che siano realizzati in co-progettazione con la persona e i familiari attraverso il protagonismo della persona nella costruzione del suo progetto di vita, sulla base dei principi di inclusione e dell’accesso ai diritti di cittadinanza.

2. Rafforzare e valorizzare il ruolo delle associazioni di utenti dei servizi di salute mentale e loro familiari e della società civile nella promozione della salute mentale, per costruire consapevolezza dei diritti delle persone con sofferenza mentale, rompere la solitudine e facilitare un cambio di paradigma culturale, verso l’emancipazione delle persone con sofferenza mentale.

3. Promuovere un approccio preventivo nell’ambito della salute mentale e del benessere, in modo particolare per i più giovani, soprattutto se a rischio di emarginazione e/o istituzionalizzazione.

Interventi ammissibili

I progetti dovranno essere riconducibili a uno dei seguenti ambiti:

1. Coprogettazione e realizzazione di progetti personalizzati: destinati a persone in carico ai servizi di salute mentale e finalizzati all’inclusione all’interno della propria comunità, grazie in particolare all’accesso a opportunità sociali e di vita. L’innovatività corrisponde, in primis, alla capacità della proposta di costruire collaborazioni territoriali che, valorizzando il ruolo dei diversi soggetti della comunità, supportino la persona nel suo percorso di emancipazione e inclusione, per la realizzazione del suo progetto di vita. Il partenariato è inteso a promuovere la massima collaborazione fra i diversi attori locali, integrare e valorizzare le rispettive capacità e risorse, in una cornice di prossimità che punti alla diversificazione degli interventi e a maggiore dinamicità delle risorse.

Per “progetti personalizzati” si intendono progettazioni emancipative, inclusive, educative e riabilitative che:

  • Incontrano e coinvolgono le persone nel loro contesto di vita, promuovendo la domiciliarità
  • Realizzano interventi intorno a tre assi - l’abitare, la socializzazione/inclusione sociale, la formazione/lavoro
  • Integrano risorse individuali, familiari, sociali e sanitarie al fine di raggiungere il miglior grado di benessere possibile per la persona in una certa fase della vita, nel quadro dell’approccio recovery
  • Sono coprogettati e cogestiti da enti pubblici e privato sociale, con il coinvolgimento diretto della persona beneficiaria
  • Sono coadiuvati da “esperti per esperienza” formati ad hoc per svolgere una funzione supportiva
  • Sono flessibili rispetto alle mutevoli condizioni della persona e del contesto in cui sono realizzate, in particolare tenuto conto dell’evoluzione della pandemia da Coronavirus in atto
  • Prevedono un investimento di risorse atte a produrre a loro volta risorse aggiuntive e cambiamento sociale, in particolare attraverso l’inclusione della persona all’interno della sua comunità.

2. Prevenzione e promozione della salute mentale, in particolare per i giovani volte alla prevenzione e alla promozione della salute mentale in particolare tra e per gli adolescenti e i giovani adulti. Le azioni proposte dovranno facilitare l’intervento preventivo, la presa in carico precoce e il contrasto allo stigma associato al disagio.
Tale ambito include modalità innovative di risposta a problematiche con particolare incidenza nella popolazione giovanile (quali, ad esempio, i disturbi dell’alimentazione, i fenomeni di ritiro sociale, le nuove forme di dipendenza, etc.) ma anche a fenomeni emersi ed acuitisi nel corso dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus (ad esempio, solitudine, conflittualità familiare, etc.).

Le proposte dovranno dimostrarsi innovative, in particolare rispetto a:

  • Capacità del partenariato proponente di agire in un’ottica di filiera, connettendo diversi livelli di intensità di intervento, a partire dall’individuazione e dall’aggancio di situazioni a rischio per arrivare all’accesso ai servizi e alle risorse esistenti sul territorio e alla costruzione di risposte specifiche
  • Metodologie e modalità proposte per combattere lo stigma e garantire corretta informazione
  • Sviluppo di strategie di empowerment e coinvolgimento di “persone esperte per esperienza” in attività di informazione, prevenzione e promozione della salute
  • Capacità di adattamento all’attuale contesto e flessibilità nell’evoluzione dell’intervento nel tempo.
  • Attivazione dei destinatari e degli “esperti per esperienza” nei contesti della propria comunità, in un’ottica inclusiva e di generazione di nuove risorse e cambiamento sociale
  • Valorizzazione e utilizzo di spazi e luoghi della comunità non connotati come “luoghi della salute o della cura”.

Attenzione! Le attività oggetto della richiesta dovranno essere realizzate in Piemonte e avere una durata compresa tra i 18 e i 24 mesi.

Chi può partecipare

Il Bando si rivolge a partenariati territoriali (cioè operanti su uno specifico territorio) che vedano la collaborazione tra Enti pubblici ed Enti del Terzo Settore.

I partenariati proponenti devono essere composti da enti aventi una comprovata esperienza nella realizzazione di iniziative nell’ambito della salute mentale in Piemonte, in particolare nello sviluppo e nell’implementazione di iniziative volte all’inclusione e all’emancipazione di persone con esperienza di sofferenza mentale.

I partenariati proponenti dovranno combinare competenze sociosanitarie, educative e di inclusione sociale.

I partenariati devono obbligatoriamente comprendere almeno un soggetto pubblico e un soggetto privato non profit aventi una comprovata esperienza nella realizzazione di iniziative nell’ambito della salute mentale in Piemonte, con la combinazione di competenze sociosanitarie ed educative.
 

È considerata requisito di ammissibilità la presenza all'interno del partenariato di:

  • Azienda Sanitaria Locale e/o Ente gestore delle funzioni socioassistenziali e/o Comune competente per il territorio di riferimento dell’iniziativa
  • Un’associazione di utenti dei servizi della salute mentale o di loro familiari.

Attenzione: come da Statuto e da Regolamento vigente della Compagnia di San Paolo, non potranno essere beneficiari di contributo le persone fisiche, gli enti con finalità di lucro e le imprese commerciali (ad eccezione delle imprese e cooperative sociali come disciplinate dalla normativa tempo per tempo vigente, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero).

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 1.000.000 Euro
 

1. Contributo massimo per le proposte di Coprogettazione e realizzazione di progetti personalizzati: 200.000 Euro

2. Contributo massimo per le proposte di prevenzione e promozione della salute mentale, in particolare per i giovani: 80.000 Euro

Contributo minimo: 40.000 Euro

Attenzione! a nessun soggetto della partnership potrà essere attribuita una quota superiore al 50% del contributo richiesto.

Alla copertura del restante 25% dei costi del progetto potranno concorrere autofinanziamenti, contributi pubblici e/o privati, donazione di beni, prestazioni professionali pro bono, ecc.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:

  • Spese per personale o collaboratori strettamente impiegati nella realizzazione del progetto proposto
  • Rimborsi spese a volontari impegnati nel progetto proposto
  • Acquisto di beni e servizi strettamente impiegati nella realizzazione del progetto proposto
  • Costi di comunicazione e diffusione dell’iniziativa
  • Attività di monitoraggio (da concordare con la Fondazione Compagnia di San Paolo a seguito dell’eventuale approvazione della richiesta),
  • Attività di coordinamento (non superiori al 5% del budget totale dell’iniziativa)
  • Spese generali - overhead (non superiori al 7% del budget totale dell’iniziativa)
  • Altri costi utili alla costruzione e realizzazione dei progetti personalizzati
  • Altri costi debitamente motivati.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

  • Risulta di particolare importanza strutturare un progetto su un territorio specifico, individuato sulla base dell’esperienza, delle reti e della competenza territoriale proprie degli enti riuniti nel partenariato proponente (Attenzione: per territorio si intende l’area territoriale di un Distretto Sanitario in cui opera un Centro di Salute Mentale (o più Centri di Salute Mentale comunque afferenti al medesimo distretto)
     
  • Una volta individuato il territorio, è imprescindibile creare un partenariato che sappia effettivamente agire in un’ottica di filiera. A tal proposito saranno scelti soltanto i progetti che garantiscano un partenariato pubblico-privato guidato da un Ente pubblico effettivamente in grado di garantire una solida regia alle azioni proposte
     
  • Il bando da molta importanza all’aspetto dell’innovatività dell’azione proposta. A tal proposito, non finanzia spese relative ad attività già altrimenti finanziate e attività ordinarie, si consiglia di leggere attentamente sul bando la tipologia di spese non ammissibili
     
  • Coinvolgere nel partenariato altri soggetti del terzo settore che abbiamo esperienza nell’ambito dell’inclusione sociale e della tutela dei diritti è considerato un plus
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