Bando 'Sblocchi di partenza': progetti di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva rivolti ai ragazzi tra gli 11 e i 19 anni in particolari condizioni di rischio di esclusione

Scadenza: 30 settembre 2015
Archiviato
Bando scaduto
SCADENZA

30 settembre 2015

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

POR FSE 2014-2020, Asse prioritario 2 - Inclusione Sociale e lotta alla povertà
Priorità di investimento 9.i- Inclusione attiva anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità

OBIETTIVO

Con Determinazione G08027 del 30 giugno 2015, la Direzione Politiche sociali, autonomie, sicurezza e sport della Regione Lazio ha approvato l’avviso pubblico “Sblocchi di partenza” per la promozione dell’inclusione sociale attiva attraverso la pratica sportiva, nell’ambito del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale europeo (POR FSE Lazio 2014 – 2020), Asse II “Inclusione sociale e lotta alla povertà”- Obiettivo specifico 9.1 “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale” – Azione 9.1.4 “Sperimentazione di alcuni progetti di innovazione sociale”.

Il Bando è rivolto ai Comuni capofila degli ambiti sovra-distrettuali del Lazio (Roma Capitale, Civitavecchia, Tivoli, Albano, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo) organizzati in partenariato con gli organismi sportivi, gestori di impianti sportivi, scuole, terzo settore.

I Comuni capofila possono presentare progetti che abbiano come destinatari ragazzi tra gli 11 e 19 anni provenienti da famiglie che versano in condizioni di grave disagio economico e sociale. Non sono ammesse clausole che prevedano oneri, a qualunque titolo, a carico dei ragazzi e/o delle relative famiglie coinvolti nei progetti.

L’intervento "Sblocchi di partenza" intende perseguire la finalità di inclusione sociale attiva attraverso la pratica sportiva quale strumento innovativo e si rivolge ai ragazzi che ne resterebbero esclusi per disagio economico e sociale. L’Asse prevede pertanto progetti in ambito sportivo che devono essere legati a interventi di politica attiva, formativi e/o di ricerca del lavoro, diretti alle famiglie dei ragazzi coinvolti.

DESCRIZIONE

Con Determinazione G08027 del 30 giugno 2015, la Direzione Politiche sociali, autonomie, sicurezza e sport della Regione Lazio ha approvato l’avviso pubblico “Sblocchi di partenza” per la promozione dell’inclusione sociale attiva attraverso la pratica sportiva, nell’ambito del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale europeo (POR FSE Lazio 2014 – 2020), Asse II “Inclusione sociale e lotta alla povertà”- Obiettivo specifico 9.1 “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale” – Azione 9.1.4 “Sperimentazione di alcuni progetti di innovazione sociale”.

Il Bando è rivolto ai Comuni capofila degli ambiti sovra-distrettuali del Lazio (Roma Capitale, Civitavecchia, Tivoli, Albano, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo) organizzati in partenariato con gli organismi sportivi, gestori di impianti sportivi, scuole, terzo settore.

I Comuni capofila possono presentare progetti che abbiano come destinatari ragazzi tra gli 11 e 19 anni provenienti da famiglie che versano in condizioni di grave disagio economico e sociale. Non sono ammesse clausole che prevedano oneri, a qualunque titolo, a carico dei ragazzi e/o delle relative famiglie coinvolti nei progetti.

L’intervento "Sblocchi di partenza" intende perseguire la finalità di inclusione sociale attiva attraverso la pratica sportiva quale strumento innovativo e si rivolge ai ragazzi che ne resterebbero esclusi per disagio economico e sociale. L’Asse prevede pertanto progetti in ambito sportivo che devono essere legati a interventi di politica attiva, formativi e/o di ricerca del lavoro, diretti alle famiglie dei ragazzi coinvolti.

AZIONI FINANZIATE

Le azioni dovranno essere articolate in contenuti e modalità realizzative tali da essere ricomprese in una o più delle seguenti tipologie di azione:

- azioni volte ad individuare formule di intervento, anche innovative, per i ragazzi a maggior rischio di esclusione sociale e per le loro famiglie;

- azioni volte a qualificare ed innovare l’offerta dei servizi sociali e sportivi;

- azioni volte a stabilire relazioni più efficaci tra servizi pubblici, famiglie, e reti sportive e sociali del territorio.

I progetti dovranno prevedere:

- l’individuazione e la presa in carico da parte dei Comuni, di ragazzi tra gli 11 e i 19 anni e loro famiglie in condizione di grave disagio economico e sociale. I ragazzi saranno selezionati dai servizi sociali dei comuni rientranti nell’ambito del territorio di riferimento, tenendo conto delle condizioni economiche e/o sociali dello stato di disoccupazione dei genitori, della presenza di familiari con handicap;

- l’individuazione di un percorso individuale di inserimento nella pratica sportiva (presso associazioni sportive, gestori di impianti sportivi) in accordo con i ragazzi/e coinvolti/e, compatibilmente con l’offerta sportiva del territorio di riferimento, che tenga conto del contesto familiare;

- l’individuazione degli organismi sportivi e delle strutture sportive, pubbliche o private in grado di accogliere i ragazzi destinatari del progetto e delle modalità di inserimento dei ragazzi nelle attività sportive;

- la costituzione di una rete territoriale tra i servizi sociali, le scuole, il terzo settore, e le organizzazioni informali (parrocchie, associazioni specializzate sui minori);

- il monitoraggio dei percorsi di ricerca di lavoro da parte dei genitori disoccupati.

Ciascun intervento dovrà prevedere l’inserimento del ragazzo/a nell’attività sportiva almeno per due volte a settimana e avere una durata minima di un anno.

CHI PUO' PARTECIPARE

Possono presentare i progetti i Comuni capofila di ambiti sovra-distrettuali organizzati in partenariato con gli organismi sportivi, gestori di impianti sportivi, scuole, terzo settore.

La costituzione del partenariato deve essere formalizzata mediante la stipula di apposito protocollo d’intesa, o atto equivalente, tra il Comune capofila ed il soggetto/i da associare in qualità di partner, al fine di individuare specificamente i ruoli, le competenze e la suddivisione finanziaria tra i soggetti nell’ambito della realizzazione dell’intervento proposto.

I Comuni capofila provvedono all’individuazione dei soggetti privati da coinvolgere nella costituzione della partnership, attraverso procedure che garantiscano il confronto concorrenziale e la massima trasparenza.

Il Comune capofila è l’unico responsabile del progetto nei confronti dell’Amministrazione Regionale e, pertanto, risponde in via diretta della realizzazione dello stesso in tutte le sue fasi ed è individuato quale unico responsabile dei rapporti formali con la Regione Lazio, in relazione agli obblighi di cui al presente avviso.

ENTITA' CONTRIBUTO

L’intervento è cofinanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo del POR e l’importo complessivo, per la realizzazione dei progetti, è pari a 1.350.000 Euro

COME PARTECIPARE

I progetti dovranno pervenire, secondo le modalità descritte al paragrafo 11, entro e non oltre le ore 12:00 del 30 settembre 2015

Le proposte progettuali devono essere trasmesse esclusivamente per posta elettronica certificata, all’indirizzo: pianificazionesocio-assistenza@regione.lazio.legalmail.it

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI
Determinazione G08027/2015

Testo del bando

Allegati

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

03/08/2015_CAD

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