Scadenza: 31 agosto 2023
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Campania – FEAMPA

Dotazione Complessiva
€ 12.150.556
Finanziamento Massimo
€3.000.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

La Regione intende sostenere le strategie di sviluppo locale attraverso la costituzione, il coinvolgimento e la partecipazione attiva del partenariato locale pubblico e privato, la programmazione dal basso, la progettazione integrata territoriale, l’integrazione multisettoriale degli interventi e la messa in rete dei partenariati locali.

Interventi ammissibili

L’obiettivo generale dell’operazione è la realizzazione di strategie locali atte a:

  • migliorare l’implementazione delle politiche a favore delle aree costiere e interne interessate dalla presenza di attività riguardanti il comparto ittico, in particolare, di quelle che si stanno spopolando;
  • promuovere una maggiore qualità della progettazione locale;
  • promuovere la partecipazione delle comunità locali ai processi di sviluppo, contribuendo a rafforzare il dialogo tra società civile e istituzioni locali;
  • promuovere il coordinamento tra politiche, strumenti di governance e procedure per accedere ai finanziamenti comunitari.

In particolare, ritenendo strategica la transizione green delle attività di pesca e di quelle acquicole, anche in chiave di bilanciamento delle attività di pesca con le possibilità di sfruttamento degli stock, la Regione Campania mira a potenziare il ruolo degli operatori nei territori posti sotto tutela, reputando determinanti, altresì, la ricerca dell’equilibrio tra esigenza ambientale e sviluppo economico nelle aree marine protette e più in generale nei territori posti sotto tutela.

Le strategie dovranno dare priorità alle seguenti sfide:

  • sviluppo dei settori dell’economia blu, in linea con la Comunicazione CE sull’economia blu sostenibile, anche in riferimento alle aree di specializzazione incluse nelle S3/S4, sfruttando i punti di forza di tali settori e rafforzandone i legami con l’economia locale;
  • sistemi agroalimentari e filiere sostenibili, favorendo il superamento dei modelli tradizionali e promuovendo le catene di valore;
  • mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, associando alle attività più classiche di sensibilizzazione delle comunità locali, le azioni volte alla riduzione dei consumi energetici lungo tutta la filiera (dai pescherecci ai porti) e quelle riferite allo sviluppo di nuove opportunità economiche derivanti dalla lotta ai cambiamenti climatici (ad es. biomassa blu);
  • salvaguardia delle risorse acquatiche e della biodiversità - incluso il contributo alla riduzione dei rifiuti marini e alla promozione dell’economia circolare nelle attività di pesca e acquacoltura - e gestione delle aree marine protette, ad es. cercando di facilitare la collaborazione tra entroterra e aree costiere per garantire il buono stato ambientale degli ecosistemi;
  • turismo sostenibile ed eco-turismo, incentivando una migliore integrazione e coesistenza tra questo settore e le attività di pesca e acquacoltura - sempre nell’ottica della massima sostenibilità –contribuendo significativamente come fonte aggiuntiva al reddito degli operatori;
  • innovazione e ricerca, stimolando la collaborazione proattiva tra gli operatori del settore e il mondo della ricerca, per favorire la diffusione di conoscenza, la raccolta di dati e informazioni, sperimentare azioni pilota, promuovere innovazioni di processo e prodotto a supporto delle attività di pesca e acquacoltura, sviluppare nuovi sbocchi di mercato, trasferire e testare innovazioni tecnologiche;
  • ricambio generazionale, imprenditorialità, formazione, diversificazione delle attività, inclusione sociale, promuovendo l’attrattività di queste professioni verso giovani, donne e migranti come fattore determinante per contrastare l’invecchiamento della forza lavoro, la dispersione delle conoscenze e lo spopolamento delle aree costiere;
  • maggiore coinvolgimento del settore della pesca e dell’acquacoltura nel sistema di governance locale, favorendo l’istituzione di sedi strutture di coordinamento e confronto tra le diverse istanze territoriali.

Chi può partecipare

Le Strategie CLLD sono gestite dai Gruppi di Azione Locale (GAL Pesca), composti da rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici, che privati. l GAL Pesca deve rispecchiare ampiamente l’asse principale della propria Strategia e la composizione socioeconomica della zona tramite una rappresentazione equilibrata delle parti interessate principali, inclusi il settore privato, il settore pubblico e la società civile, garantendo una rappresentazione significativa dei settori della pesca e/o dell’acquacoltura e/o della trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 12.150.556 Euro.

Ad ogni GAL Pesca selezionato e rientrante tra i primi tre della graduatoria di merito, saranno assegnate risorse finanziarie così ripartite:

  • 2.400.000 Euro per l’attuazione della Strategia CLLD;
  • 600.000 Euro per le spese di gestione e animazione CLLD.

In aggiunta, le risorse finanziarie residue complessive presunte sugli interventi relativi all’attuazione delle strategie e per la gestione ed animazione, saranno così ripartite:

  • 2.323.704 Euro per l’attuazione della Strategia CLLD;
  • 580.926 Euro per le spese di gestione e animazione CLLD.

Tale quota di budget da assegnare ad ogni GAL Pesca selezionato e rientrante tra i primi tre della graduatoria di merito, sarà determinato attraverso la consistenza sui territori dei parametri di seguito riportati e dai relativi pesi:

  • Numero di imbarcazioni operanti sul territorio 20%;
  • Numero di imprese attive nel settore operanti sul territorio 30%;
  • Fragilità ambientale 50%.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. sez. 3.5, pag. 7 del bando).

È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. sez. 6.2-6.3, pag. 13 del bando).

Hai bisogno di maggiori informazioni? Contatta il seguente indirizzo e-mail: uod.500719@regione.campania.it.

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