Scadenza: 17 settembre 2020
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Programma/Ente di finanziamento

Presidenza del Consiglio, Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI)

Dotazione Complessiva
€ 4.500.000
Finanziamento Massimo
€562.500
Finanziamento Minimo
€454.400
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Bando scaduto

Finalità

Il Bando è volto a realizzare attività di cooperazione mediante progetti da realizzarsi nelle Aree Geografiche dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia. Attraverso il Bando, la Commissione Adozioni Internazionali intende promuovere i seguenti obiettivi strategici ispirati ai principi generali della “Convenzione sui diritti del fanciullo” del 1989 e dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile:

1) prevenzione e contrasto del fenomeno dell’abbandono dei minori nel Paese di origine, mediante realizzazione di interventi concreti che ne facilitino il permanere nella famiglia naturale e più in generale nel contesto socioculturale di appartenenza ovvero in famiglie affidatarie o adottive

2) pianificazione di attività di cooperazione con enti pubblici e/o privati che, sul territorio del Paese di origine, hanno l’obiettivo di assicurare e realizzare il benessere generale del minore, operando sempre nel suo superiore interesse

Interventi ammissibili

Sono state individuate le seguenti tre aree tematiche prioritarie su cui strutturare i Progetti.

Salute

L’area tematica prioritaria “Salute” è finalizzata alla promozione e alla tutela del diritto alla salute per tutti i minori, al loro benessere fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. Si propone tra l’altro di assicurare la somministrazione di servizi base di assistenza psico-socio-sanitaria ai minori, anche al fine di individuare, attraverso screening e assessment specialistici, l’eventuale presenza di bisogni speciali e/o fornire sostegno adeguato a minori vittime di abusi. A titolo meramente esemplificativo, vengono indicate le seguenti azioni:

  • Favorire l’accesso di tutte le bambine e i bambini alle cure neonatali, alle vaccinazioni e al monitoraggio pediatrico;
  • Favorire le opportunità di accesso a cure appropriate durante la prima infanzia;
  • Incentivare la costruzione di meccanismi di prevenzione primaria e secondaria;
  • Favorire idonee misure di accesso ai servizi di diagnosi, trattamento e follow-up;
  • Rafforzare le reti comunitarie di protezione socio-sanitaria. Il Progetto può includere l’acquisto di ausili e attrezzature medico-sanitarie ed eventuali altri beni necessari.

Accoglienza

L’area tematica prioritaria “Accoglienza” è finalizzata alla promozione di attività di accoglienza di minori che sono stati temporaneamente o definitivamente privati delle cure genitoriali, rafforzando le attività collegate all’affidamento intra o extra-familiare (es. case famiglia) e all’adozione. Il Progetto deve essere finalizzato a migliorare le condizioni di accoglienza in stretta collaborazione con le autorità pubbliche competenti alla gestione e al controllo dei minori privati delle cure genitoriali. A titolo meramente esemplificativo, vengono indicate le seguenti azioni:

  • Promuovere lo sviluppo di ambienti familiari protetti, adeguati e attenti ai bisogni di tutte le bambine e i bambini;
  • Supportare le politiche di welfare dedicate ai minori fuori famiglia;
  • Migliorare le capacità di accoglienza e gestione delle strutture residenziali;
  • Promuovere la conoscenza e l’applicazione della normativa e dei principi sanciti dalla Convenzione de L’Aja, dalla CRC e dalla normativa nazionale del Paese interessato, in particolare in materia di adozione internazionale, nonché del corretto e regolare funzionamento delle procedure adottive. Il Progetto può prevedere anche l’acquisto di beni e altri materiali necessari alla sostenibilità delle attività proposte.

Educazione

L’area tematica prioritaria “Educazione” è finalizzata alla promozione e alla tutela del diritto all’educazione. Si propone di favorire lo sviluppo globale del minore e il suo inserimento attivo nel proprio contesto socioculturale, o di preparazione all’adozione internazionale, attraverso proposte di attività di apprendimento in orario scolastico e/o extra-scolastico. A titolo meramente esemplificativo, vengono indicate le seguenti azioni:

  • Favorire azioni volte a facilitare la frequenza e il completamento del percorso scolastico dei bambini e delle bambine fuori famiglia;
  • Potenziare la qualità dell’insegnamento, dell’offerta formativa e la qualità dell’apprendimento; Favorire la scolarizzazione dei bambini più emarginati e vulnerabili, in particolare di quelli che vivono in contesti affetti da crisi o emergenza;
  • Supportare gli insegnanti nel loro percorso di formazione professionale, attraverso nuovi approcci, strumenti e metodologie;
  • Favorire lo sviluppo di ambienti educativi a misura di minore adatti a sostenere i processi di apprendimento, il benessere e lo sviluppo psicosociale ed emozionale delle bambine e dei bambini.

 

Il Progetto può includere l’acquisto di materiali didattici ed attività extracurriculari ed extrascolastiche in modo da considerare anche l’ambiente naturale come agenzia educativa (agenzia qui intesa come luogo educativo)

I progetti nelle tre aree prioritarie possono, altresì, includere azioni di “capacity-building” degli attori pubblici e privati del Paese interessato, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il loro operato in materia di “Salute”, “Educazione” e, in merito ad “Accoglienza”, tenendo in considerazione sia le esigenze dei professionisti che si occupano delle attività amministrative in materia di affidamento e adozione, sia degli operatori che, dal punto di vista medico, socio-educativo e psicopedagogico, operano a stretto contatto con i minori

Le attività di natura strumentale e/o gestionale e/o tecnico-sussidiaria possono essere svolte anche in Italia, ma solo qualora risultino funzionali ad assicurare una corretta ed efficace realizzazione delle azioni indicate nel Progetto.

Possono essere ammessi al finanziamento anche Progetti che contengano azioni in continuità e/o potenziamento di quelle previste nei Progetti già finanziati in passato, purché rientranti negli obiettivi indicati nel Bando.

In nessun caso è possibile presentare lo stesso Progetto per più di un Paese selezionato dal Bando, fatto salvo quanto previsto per l’Africa occidentale: esclusivamente per l’Africa occidentale è possibile presentare un unico progetto trasversale che riguardi 2 o più paesi, tenuto conto del particolare stato di disagio economico-sociale e sanitario di questa parte dell’Africa.

Il Progetto deve essere stato preventivamente comunicato, da parte dell’Enti Autorizzati, all’Autorità Centrale competente in materia di adozioni del Paese interessato o al Ministero competente in materia di cooperazione internazionale. Il progetto, ai fini del finanziamento, non deve essere stato già approvato o aver già ottenuto un finanziamento a valere su altri fondi pubblici o privati, nazionali o internazionali.


Aree geografiche e Paesi di intervento
Le Aree Geografiche di intervento sono: Africa, Asia e America Latina


I Progetti ammissibili dovranno essere realizzati nel territorio di uno dei seguenti Paesi delle tre Aree Geografiche indicate:

  • Africa: Burkina Faso/Repubblica Democratica del Congo/Senegal e uno dei 14 Paesi dell’Africa Occidentale: Benin/CapoVerde/Costa d'Avorio/Gambia/Ghana/Guinea/Guinea Bissau/Liberia/Mali/Mauritania/Niger/Nigeria/Sierra Leone/Togo
  • America Latina: Bolivia/Colombia
  • Asia: Cambogia/Vietnam


Durata massima dei progetti
18 mesi


Inizio delle attività
Le attività di ogni singolo Progetto devono essere realizzate entro 18 mesi dall’avvio e avvenuta approvazione e registrazione del Contratto da parte dei competenti organi di controllo

Chi può partecipare

Il Bando è rivolto agli Enti Accreditati (EEAA) presso la Commissione Adozioni Internazionali che, alla data di pubblicazione del Bando, risultino essere autorizzati, ai sensi dell’articolo 39 ter della legge 476/1998.

Requisiti degli EEAA:

  1. assenza di provvedimenti della CAI limitativi della propria operatività, anche parziali o temporanei;
  2. assenza di ordini di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della CAI e/o in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca dei contributi concessi;
  3. non aver tenuto comportamenti connotati da grave negligenza o malafede, nell’esercizio delle proprie attività o nell’attuazione di Progetti finanziati dalla CAI;
  4. non sia stata deliberata nei propri confronti una procedura concorsuale di cui al R.D. 16 marzo 1942, n.267;
  5. siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  6. possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione;
  7. non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali ed assistenziali, secondo la legislazione italiana e del Paese destinatario del Progetto proposto.

È prevista la partecipazione in partenariato, che deve essere composto da almeno 3 Enti autorizzati (tra i quali uno dovrà necessariamente ricoprire il ruolo di Coordinatore e gli altri due il ruolo di partner. Il Coordinatore dovrà obbligatoriamente essere accreditato nel Paese in cui si svolgerà il progetto.

Il partenariato può anche prevedere la partecipazione di altre tipologie di enti (pubblici o privati, nazionali o internazionali) seppur in possesso di una comprovata esperienza negli ambiti indicati.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 4.500.000 Euro

La dotazione finanziaria complessiva è ripartita per un minimo di 8 Progetti, così come segue:

  • 4 Progetti in Africa: Burkina Faso e la Repubblica Democratica del Congo, Senegal e uno Paesi a scelta dell’Africa occidentale per un totale di 2.250.000 Euro; esclusivamente per l’Africa occidentale è possibile presentare un unico progetto trasversale che riguardi 2 o più paesi, tenuto conto del particolare stato di disagio economico-sociale e sanitario di questa parte dell’Africa
  • 2 Progetti in America Latina: Colombia e Bolivia per un totale di 1.125.000 Euro
  • 2 Progetti in Asia: Vietnam e Cambogia per un totale di 1.125.000 Euro

Ogni progetto dovrà avere un costo totale ammissibile non superiore ad euro 703.125 Euro e non inferiore ad euro 568.000.

Il progetto sarà finanziato dalla Commissione Adozioni Internazionali nella forma della sovvenzione diretta per un importo non superiore a euro 562.500, e non inferiore a euro 454.400 Euro pari all’80% del costo totale ammissibile del progetto medesimo.

La quota residua, pari al 20% del costo totale del Progetto, deve essere cofinanziata dall’EA Coordinatore con risorse proprie e/o dagli EEAA Partner e/o dagli altri Soggetti coinvolti nel Progetto. Gli EEAA coordinatori sono tenuti ad indicare in quale modo provvederanno alla copertura del 20% del costo totale del Progetto.

In fase di rendicontazione deve, in ogni caso, essere rendicontato il 100% del costo totale ammissibile del Progetto, inclusa la quota non finanziata dalla CAI.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese che siano:

  1. pertinenti ed imputabili alle attività eseguite;
  2. sostenute nel periodo temporale compreso tra la comunicazione di avvio e la conclusione del Progetto e pagate entro 60 giorni dalla chiusura delle attività – ad eccezione della spesa sostenuta per il compenso del Revisore Ufficiale dei Conti (RUC);
  3. contenute nei limiti del Progetto e del budget approvato dalla CAI. Le spese dichiarate in sede di rendicontazione, se non indicate nel Budget approvato, sono considerate non ammissibili e non saranno considerate ai fini della determinazione dell’importo da versare;
  4. sostenute dall’EA Coordinatore e/o dal Soggetto partner che ha la responsabilità di un’attività e nei limiti della spesa stessa e risultanti da un documento giustificativo idoneo come più avanti specificato;
  5. essere supportate da un’adeguata documentazione giustificativa contabile (fattura o documento fiscale quietanzati) intestata all’EA Coordinatore o Partner che ha sostenuto la spesa. In caso di smarrimento dell’originale della fattura o del documento fiscale l’EA Coordinatore richiede un duplicato al fornitore. La copia deve obbligatoriamente riportare un timbro con data e firma. L’autodichiarazione sostitutiva non può essere considerata documento probante sufficiente. I documenti giustificativi devono essere accompagnati dalla traduzione asseverata in una delle tre lingue ufficiali dei Paesi di realizzazione dei progetti (inglese, francese, spagnolo); nei Paesi in cui non esiste una lingua ufficiale la traduzione deve essere prodotta in lingua italiana. In assenza della documentazione sopra indicata non sarà possibile ottenere il rimborso di alcun costo.

Inoltre le spese per l’acquisto di beni da utilizzare per la realizzazione delle attività del Progetto, sono riconosciute solo se la proprietà del bene è trasferita, alla conclusione del Progetto, ai beneficiari.

Non sono ammissibili le seguenti spese:

  1. spese per l’acquisto di beni o veicoli effettuate al di fuori dei Paesi beneficiari, ad esclusione di quelle per cui sia stata dimostrata con dichiarazione motivata l'impossibilità di acquistarli in loco a qualità invariata e prezzi competitivi;
  2. spese per l’acquisto di attrezzature strettamente personali;
  3. spese di taxi in Italia;
  4. multe (anche se relative ai veicoli in dotazione al Progetto), sanzioni pecuniarie, penali e spese per controversie legali;
  5. spese di rappresentanza e spese a carattere personale sostenute in Italia o nel Paese beneficiario dagli operatori del Progetto (ad esempio: tintoria, generi di conforto afferenti alla loro permanenza nel paese beneficiario, ecc.);
  6. spese per l’acquisto di beni immobili, costruzione e ristrutturazioni immobiliari, con eccezione di modesti adeguamenti indispensabili per la realizzazione degli obiettivi del Progetto;
  7. donazioni in denaro agli Istituti;
  8. oneri riferiti a borse di studio da parte dell’Ente.

Le spese non possono essere riconosciute se già finanziate da risorse europee, nazionali, regionali e locali

Link e Documenti

Bando

Pagina web per formulari e documenti

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

  • Per specifiche sull'ammissibilità dei costi consigliamo di consultare l’apposito documento Allegato 9 – Spese Ammissibili
  • Qualunque Ente Accreditato ai sensi dell’art.39 ter della legge 184/1983 può partecipare al bando, indipendentemente dalla propria natura pubblica o privata
  • E' possibile partecipare come partner al massimo a 4 progetti. Ciascun Ente Accreditato può partecipare al Bando come Coordinatore in un solo Progetto per Paese per Area Geografica; ciò significa che può presentare 3 progetti, uno per ciascuno dei 3 continenti/Area Geografica
  • La quota del 20% di cofinanziamento da parte dei partecipanti al progetto, deve essere rendicontata. Occorre, inoltre, indicare come si intende provvedere alla copertura della quota
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