Scadenza: 10 maggio 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazione razziale

Dotazione Complessiva
€ 4.000.000
Finanziamento Massimo
€180.000
Co-finanziamento
90%
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Bando scaduto

Finalità

Molte persone LGBT vivono una condizione di fragilità dovuta all’allontanamento dai nuclei familiari a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere e alle conseguenti difficoltà a trovare un alloggio in cui vivere e un lavoro con il quale sostenersi. L’inclusione sociale, intesa come processo multidimensionale, presuppone la disponibilità dell’alloggio e l’inserimento nel mondo del lavoro.

Riguardo al tema dell’emergenza abitativa e della qualità della vita delle persone LGBT è emerso che l’Italia è al di sotto della media europea nella maggior parte delle voci: sistemazione presso parenti o famiglia/sistemazione temporanea di emergenza/sistemazione in luoghi non destinati a abitazione.

La recente emergenza sanitaria ha posto in evidenza la carenza di risposta al problema delle persone LGBT prive di idonea sistemazione alloggiativa o costrette a convivere in contesti violenti e/o maltrattanti, il tutto aggravato da assenza di lavoro.

Il bando mira a selezionare progetti che abbiano l’obiettivo di istituire e/o gestire Centri contro le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere o di supportare Case di accoglienza già esistenti dedicate a soggetti vittime di discriminazione o violenza fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, o che si trovino in condizioni di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere, in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento, indipendentemente dal luogo di residenza.

Interventi ammissibili

La finalità del bando è quella di fornire una tutela concreta alle persone LGBT vittime di violenza fondata sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere, alle persone LGBT allontanate da casa in ragione dell’orientamento sessuale e/o della identità di genere, alle vittime di violenza familiare, ed in generale alle persone LGBT, ivi compresi migranti LGBT e/o comunque in stato di vulnerabilità, con il preciso obiettivo di realizzare altresì specifici progetti per il loro inserimento socio/lavorativo.

L’obiettivo è quello di selezionare progetti in grado di dare sostegno e aiuto alle persone LGBT vittime di discriminazione e/o di violenza omotransfobica e al contempo di rispondere alle istanze abitative delle persone LGBT allontanate da casa in ragione del loro orientamento sessuale e/o identità di genere, favorendo, nel contempo, percorsi di inserimento lavorativo.

Con il bando si intende, quindi, promuovere la realizzazione e la diffusione dei servizi a tutela delle persone LGBT – Centri contro le discriminazioni/Case di accoglienza – su tutto il territorio nazionale, anche mediante accordi con gli enti regionali e locali.

Le attività dovranno riguardare:

  1. la creazione o il potenziamento di Centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere;
  2. il potenziamento di Case di accoglienza già presenti sul territorio italiano, per vittime di discriminazione o violenza fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o che si trovino in condizioni di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento, indipendentemente dal luogo di residenza.

È richiesto dunque che venga presentato un progetto volto a realizzare una delle attività di cui ai punti a) e b).

Attenzione: ogni progetto dovrà prevedere assistenza legale, sanitaria, psicologica, forme di in/formazione, consulenza e orientamento per l’inserimento socio-lavorativo, con accompagnamento e sostegno a percorsi di formazione specialistici, finalizzati ad avviare percorsi di vita autonoma.

Tutte le attività dovranno essere compatibili ed in generale conformi con gli obblighi vigenti imposti dalla normativa in materia di contrasto all’epidemia COVID-19.

Destinatari

Sono destinatarie dei progetti le persone vittime di discriminazione o violenza fondata sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere, nonché quelle che si trovino in condizioni di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e/o all’identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento, indipendentemente dal luogo di residenza.

Durata dei progetti

I progetti dovranno realizzarsi entro 12 mesi dall’avvio delle attività che dovrà avvenire, inderogabilmente, pena la revoca del finanziamento, entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte dell’UNAR di avvenuta registrazione degli atti presso i competenti organi di controllo.

Attenzione: i servizi a favore delle vittime di discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere devono essere erogati a titolo gratuito, senza qualsivoglia onere economico o rimborso comunque denominato a carico delle vittime.

 

Chi può partecipare

Possono presentare una proposta progettuale i seguenti soggetti:

a) gli enti locali, in forma singola o associata, anche con riferimento agli enti territoriali;

b) le associazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto di soggetti indicati;

c) i soggetti di cui alle lettere a) e b), in forma associata.

Attenzione: le associazioni devono essere costituite da almeno 3 anni e dimostrare un expertise documentabile nel settore di intervento.

 

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 4.000.000 Euro

Il contributo per la realizzazione della proposta progettuale presentata potrà al massimo essere pari al 90% del costo totale. Il proponente, pertanto, dovrà garantire un cofinanziamento almeno pari al 10% del costo totale.

Il contributo per ciascuna proposta progettuale non potrà, in ogni caso, superare l’importo massimo di 100.000 Euro per i progetti presentati nel caso di Centri contro le discriminazioni e di 180.000 Euro per i progetti presentati nel caso di Case di Accoglienza.

Cfr. Art. 9 del bando per la lista dei Costi Ammissibili.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

È necessario prestare estrema attenzione a quanto riportato all’art. 4 – Soggetti proponenti e requisiti, dove vengono illustrati nel dettaglio i requisiti specifici richiesti per poter presentare un progetto.

È fondamentale attenersi a quanto specificato negli articoli 5 e 6 (art. 5 - Requisiti minimi degli interventi richiesti e modalità di esecuzione dei servizi e art. 6 – Professionalità richieste), nei quali viene specificato nel dettaglio quanto richiesto alle Case di accoglienza e ai Centri contro le discriminazioni in termini di modalità di esecuzione dei servizi, professionalità richieste, tipologia di servizi attivi, etc.

Attenzione: le esperienze e la specializzazione delle figure inserite nel gruppo di lavoro dovranno essere comprovate da dettagliati curricula da allegarsi alla proposta progettuale. I c.v. dovranno essere redatti in modo da porre in evidenza le esperienze rilevanti ai fini del bando.

Attenzione: i massimali riportati nella sezione “Entità del contributo” sono riferiti alla quota finanziabile dall’UNAR ed è, quindi, possibile presentare progetti che prevedano un costo complessivo superiore, con l’onere di dichiarare come si intende far fronte al residuo finanziamento in proprio o da parte di altro soggetto.

In caso di ATS il cofinanziamento potrà essere apportato interamente dal capofila oppure interamente da altro soggetto componente l’ATS, oppure ripartito tra tutti o parte dei componenti l’ATS.

All’art. 13 vengono specificati i criteri di valutazione delle proposte. È molto utile prendere in considerazione tali criteri già dalle primissime fasi della progettazione.  

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