Emergenza COVID-19: Sostenere l’adozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro per adottare strumenti di lavoro agile ovvero di “smart working”

Scadenza: 15 ottobre 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

POR FSE 2014-2020, Regione Friuli Venezia Giulia, Asse 1 – Occupazione

Dotazione Complessiva
€ 2.400.000
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Bando scaduto

Finalità

Attraverso il presente bando Regione Friuli Venezia Giulia intende promuovere una nuova misura a sostegno delle imprese e dei lavoratori nel quadro delle più generali iniziative attivate nell’attuale fase di emergenza epidemologica da COVID-19, al fine di permettere di proseguire nel massimo dell’efficienza e dell’efficacia, l’attività produttiva aziendale.

Si tratta nello specifico di sostenere l’adozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro, attraverso lo sviluppo di piani aziendali e l’adozione di adeguata strumentazione informatica, per adottare strumenti di lavoro agile ovvero di “smart working”.

La finalità è pertanto quella di favorire l’alleggerimento dei vincoli connessi con la localizzazione della prestazione lavorativa, lasciando pertanto al lavoratore la libertà di scelta, contestualmente mantenendo la produttività aziendale e il benessere e la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi, che svolgono attività lavorativa nella regione Friuli Venezia Giulia, per l’adozione e l’attuazione di piani aziendali di Smart Working per i propri lavoratori.

 

Attenzione!

L’agevolazione si configura come aiuto di stato per i soggetti beneficiari dell’agevolazione ed è quindi riconosciuta ai sensi del Reg. (UE) n. 1407/2013 e di quanto previsto dalla Comunicazione della Commissione 19.3.2020 C(2020) 1863 “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, come modificata dalla Comunicazione della Commissione 3.4.2020 C(2020) 2215.

Interventi ammissibili

Ogni operazione prevede le seguenti tipologie d’attività:

Azione A (obbligatoria)

Servizio di consulenza e formazione finalizzato alla definizione, adozione e sperimentazione di un Piano straordinario di smart working (in coerenza con le esigenze di distanziamento sociale per evitare il contagio del Covid-19)

  • Attività preliminari all’adozione del Piano straordinario di smart working

Le attività riguardano la definizione della policy aziendale sullo smart working e delle procedure idonee a introdurre o a potenziare la modalità di lavoro agile. Nello specifico, prevede:

a) l’analisi organizzativa e dei processi interni aziendali
b) l’individuazione delle tecnologie digitali più idonee per lo smart working (es. strutturazione di processi di dematerializzazione, realizzazione di strumenti di social collaboration, utilizzo di devices, ecc.)
c) la consulenza giuslavorista per garantire il rispetto delle normative vigenti
d) il supporto per la stesura del Piano straordinario di smart working nella fase di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19

Attenzione!

L’attività di ridefinizione degli spazi di lavoro aziendali (lay-out fisici) non rientra tra le voci di costo ammissibili

 

  • Attività di formazione rivolta al personale interessato dal Piano straordinario di smart working

L’attività di formazione viene realizzata dal soggetto attuatore ed è destinata ai propri dipendenti coinvolti nelle attività di smart working.

L’attività formativa riguarda sia il management aziendale - per ciò che riguarda l’accompagnamento verso il recepimento di modelli organizzativi e di governance flessibili - sia le lavoratrici ed i lavoratori che ricorrono allo smart working, operando così in assenza di vincoli orari o logistici e con l’utilizzo di differenziati strumenti tecnologici.

Al personale interessato dallo smart working, quindi, occorre assicurare le giuste conoscenze e competenze, in ordine anche alla sicurezza in caso di infortuni e malattie professionali.

L’azione formativa deve:
a) essere dedicata esclusivamente ai lavoratori dipendenti del soggetto attuatore, beneficiario del finanziamento
b) avere una durata massima variabile tra un minimo di 8 a un massimo di 16 ore e prevedere lo svolgimento di una prova finale
c) configurarsi quale azione pilota. In tal senso ogni impresa proponente prevede la realizzazione di un’unica azione formativa con la partecipazione di non più di 10 lavoratori. Ove i lavoratori dell’impresa interessati allo smart working siano più di 10, sarà cura del soggetto attuatore assicurare la diffusione delle competenze acquisite nel corso di formazione ai restanti lavoratori coinvolti nello smart working

 

Azione B: acquisto di “strumenti tecnologici” funzionali all’attuazione del piano di smart working

Le spese ammissibili dovranno essere inerenti esclusivamente alle seguenti voci:
1) hardware (computer portatile, tablet)
2) software funzionali allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità smart working

Il numero di macchinari da acquistare non può essere superiore al numero di lavoratori coinvolti nello smart working indicati nell’operazione.

Chi può partecipare

Possono richiedere il contributo i seguenti enti:

a. micro e piccole imprese
b. lavoratori autonomi
c. cooperative e loro consorzi

Entità del contributo

  • Azione A: servizio di consulenza e formazione
    • Attività preliminari all’adozione del Piano straordinario di smart working: costo massimo 3.000 Euro
    • Attività di formazione rivolta al personale interessato dal Piano straordinario di smart working: costo massimo 4.737 Euro
       
  • Azione B: acquisto di “strumenti tecnologici” funzionali all’attuazione del piano di smart working: costo massimo 4.000 Euro

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Oltre ai criteri di ammissibilità è necessario tenere in considerazione i criteri di selezione. In particolare, prestiamo attenzione alla coerenza dell’operazione: è, infatti, necessario che ci sia un legame diretto tra

  • il nuovo piano straordinario di smart working da presentare 
  • l'intervento formativo da attuare (in termini di contenuti, modalità didattiche e risultati formativi)
  • la tipologia e le caratteristiche tecniche di hardware e software che si intendono eventualmente acquistare

Per fare questo dovremmo porci alcune domande: per raggiungere gli obiettivi del piano straordinario di smart working finalizzato all'adeguamento all'emergenza COVID-19:

  • di quali competenze hanno bisogno per lavorare in modo efficiente anche a distanza?
  • che cosa devono saper fare i miei dipedenti una volta conclusa la formazione?
  • che tipo di formazione devo erogare ai miei dipendenti in termini di contenuti e modalità di erogazione e con quali obiettivi formativi?
  • di quali strumenti e tecnologie hanno bisogno per poter mettere in pratica quello che hanno appreso e lavorare agevolemente da casa?

 

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