Scadenza: 9 novembre 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Cariverona

Dotazione Complessiva
€ 4.000.000
Finanziamento Massimo
€400.000
Finanziamento Minimo
€200.000
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Bando scaduto

Finalità

Nell’ambito del terzo Obiettivo Strategico della Programmazione 2020-2022 dedicato all’Innovazione Sociale, Benessere, Qualità della Vita per la creazione di comunità inclusive e coese, con la call for proposals Azioni di Comunità la Fondazione intende selezionare e valorizzare esperienze di welfare di comunità emerse nell’emergenza come risposta, anche spontanea, alle esigenze dei territori e dei cittadini e sostenere percorsi di trasformazione e rinnovamento dell’offerta dei servizi, prodotti e/o processi in ambito sociale.

Saranno prese in considerazione le proposte finalizzate a sperimentare nuove pratiche, dalla forte connotazione collaborativa, negli ambiti prevalentemente dedicati a:

a) supporto al disagio e alle fragilità;

b) sostegno alle famiglie anche nella conciliazione dei tempi vita-lavoro;

c) empowerment delle comunità locali di riferimento;

d) rafforzamento delle connessioni tra servizi centrali e territoriali e tra i diversi servizi socio-sanitari.

Interventi ammissibili

Le proposte candidate, sviluppate a partire da pratiche sperimentate nel contesto emergenziale o ideate per concretizzare le esigenze di rinnovamento e trasformazione rese evidenti o più urgenti a seguito del recente vissuto, dovranno caratterizzarsi per:

1. un marcato carattere sperimentale nelle pratiche e nell’erogazione dei servizi;

2. lo sviluppo in coprogettazione con l’attivazione, o il rafforzamento, di relazioni collaborative tra soggetti pubblici e privati. S’intende sostenere lo sviluppo di modelli che prevedano il coinvolgimento delle diverse figure operanti all’interno dei sistemi socio-sanitari, culturali, educativi favorendo così l’incremento dei livelli di integrazione tra comparti, servizi, professioni, enti pubblici e privati;

3. la capacità di incrementare competenze sociali diffuse nelle comunità di riferimento (istituzioni, terzo settore, mondo imprenditoriale, volontariato), promuovendo il coinvolgimento dei destinatari finali delle azioni;

4. la capacità, anche prospettica, di promuovere impresa sociale e di favorire nuova occupazione in particolare giovanile;

5. uno sviluppo operativo biennale.

Saranno pertanto considerate ammissibili le proposte che:

a) identifichino con chiarezza e precisione l’ambito e gli elementi di sperimentazione introdotti rispetto all’attuale contesto di riferimento e i cambiamenti generabili;

b) siano candidate da partnership pubblico-private con la necessaria presenza attiva di almeno un ente pubblico e un ente del terzo settore. Nella costituzione dei partenariati sarà ritenuto criterio premiante il coinvolgimento di soggetti attivi in diversi ambiti settoriali e con competenze diversificate;

c) siano caratterizzate da un reale processo di co-progettazione che configuri gli attori coinvolti come soggetti attivi nella definizione e attuazione della pratica sperimentale;

d)interessino un arco temporale di svolgimento di 24 mesi, cui si aggiunge, nel caso di selezione, la tempistica (entro 3 mesi) utile per la fase di definizione esecutiva della sperimentazione.

Le sperimentazioni proposte dovranno prevedere in prospettiva anche la possibilità di sviluppare un lavoro di “modellizzazione e trasferibilità” in altri contesti territoriali.

Nelle proposte progettuali, i candidati devono presentare quanto segue:

a) contesto progettuale;

b) cambiamento perseguito;

c) strategia di intervento della sperimentazione proposta;

d) rete di partnership coinvolta;

e) procedure, metodologie e strumenti di coprogettazione previsti;

f) piano economico di massima, comprensivo di costi relativi all’eventuale fase di progettazione esecutiva e di monitoraggio e valutazione in itinere e finale.

Gli Enti titolari delle proposte selezionate che riceveranno un contributo di affiancamento dalla Fondazione saranno chiamati a redigere il progetto definitivo entro 3 mesi dalla comunicazione di affiancamento, attraverso un processo di co-progettazione che si avvarrà anche del supporto di facilitatori esterni, con oneri a carico diretto della Fondazione. Il piano esecutivo dovrà comprendere anche un dettagliato piano di monitoraggio e valutazione con l’individuazione di specifici obiettivi ed indicatori di rilevazione quali-quantitativi.

Al termine della prima annualità di implementazione del progetto le iniziative saranno oggetto di valutazione, finalizzata a dare evidenza dell’effettiva e concreta attuazione dei progetti. Sulla base di tale valutazione e degli esiti rilevati, la Fondazione si riserva di confermare le risorse stanziate per il 2° anno di sperimentazione.

Saranno prese in considerazione le istanze presentate da enti le cui attività progettuali insistano nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Mantova e Ancona.

Chi può partecipare

Le proposte progettuali dovranno essere espressione di una cooperazione tra soggetti pubblici e privati, diretta alla promozione di reti territoriali con l’obiettivo di ricercare un’azione di intervento basata su logiche di sistema, coordinate ed attente alle risorse impiegate e alle fonti di finanziamento.

La rete - che dovrà prevedere la presenza di almeno un soggetto pubblico ed uno del privato sociale - sarà formalmente rappresentata da un Ente capofila in possesso dei requisiti di ammissibilità richiamati nell’art. 8 del Regolamento per l’Attività istituzionale

Possono figurare come partner enti pubblici, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, istituti scolastici, enti di formazione e/o accreditati per l’inserimento lavorativo, imprese ed associazioni di categoria e più in generale ogni altro ente pubblico e/o privato funzionale all’attuazione dell’idea progettuale.

Potranno però essere beneficiari di una quota parte del contributo richiesto alla Fondazione (partner operativi percettori) solo i soggetti che, come l’Ente capofila, rispettino i vincoli di ammissibilità.

Si specifica che ogni Ente può candidare in qualità di soggetto capofila un’unica proposta progettuale e figurare tra i partner operativi in un massimo di ulteriori 2 iniziative, pena l’esclusione di tutti i progetti.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 4.000.000 Euro

Contributo minimo: 200.000 Euro

Contributo massimo: 400.000 Euro

Attenzione: trattandosi di iniziative dalla marcata connotazione sperimentale, non è richiesta una percentuale minima di risorse di co-finanziamento da parte della rete di partnership né vengono indicate specifiche limitazioni rispetto alle voci di spesa del piano dei costi di progetto.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Rispetto al budget di progetto, la Fondazione si riserva di:

  • verificare la sostenibilità e la congruenza del piano finanziario indicato oltre che la coerenza dello stesso con i contenuti progettuali;
  • valutare l’apporto garantito dai diversi soggetti della Rete sia in fase di co-progettazione che di realizzazione della sperimentazione proposta.

Il piano dei costi dovrà tener conto non solo degli oneri di realizzazione delle azioni progettuali, ma anche delle spese dedicate alla fase di co-progettazione, con la sola esclusione degli oneri riferiti ai facilitatori esterni che restano in capo alla Fondazione.

Non sono considerate ammissibili, e pertanto non potranno essere inserite nel budget, le valorizzazioni e gli oneri relativi all’acquisto di beni immobili.

Criteri di valutazione

Nella fase di progettazione, è fondamentale strutturare progetti avendo ben chiari i criteri di valutazione indicati nel bando. A tal proposito, le candidature saranno valutate sulla base dei seguenti criteri:

  • il livello di sperimentazione previsto dall’iniziativa, desunto dall’analisi del contesto progettuale di riferimento, dalle premesse in base alle quali si sviluppa la proposta candidata e dal cambiamento perseguito;
  • la capacità del progetto di sviluppare modelli operativi in rete, desunta dalla partnership operativa coinvolta e dai processi di co-progettazione individuati per la fase di definizione del programma esecutivo;
  • la capacità di favorire nuova occupazione in particolare giovanile;
  • la capacità di generare impatti significativi e misurabili nel contesto di riferimento;
  • la potenziale replicabilità della sperimentazione intesa come il trasferimento su scala più ampia delle esperienze di innovazione sociale introdotte;
  • la coerenza e congruenza del budget presentato rispetto alla strategia di intervento illustrata.

Attenzione: la completezza, chiarezza e puntualità del dossier di candidatura costituisce presupposto per la valutazione puntuale dei criteri sopra indicati. I progetti saranno selezionati con l’obiettivo complessivo di garantire un’equa distribuzione delle risorse per una sostenibile valorizzazione dei territori di riferimento della Fondazione.

Il contributo relativo al secondo anno di sperimentazione resta subordinato al positivo esito delle verifiche di monitoraggio intermedio condotte dalla Fondazione. Le disposizioni amministrative generali per la gestione dei contributi sono contenute nel Disciplinare per la gestione amministrativa e rendicontativa dei contributi, disponibile per la consultazione sul sito internet della Fondazione a questo link.  

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