Scadenza: 2 maggio 2023
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Compagnia di San Paolo

Finanziamento Massimo
€200.000
Finanziamento Minimo
€50.000
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Facile

Finalità

Con il bando la fondazione ribadisce l’impegno nella promozione della salute mentale e nell’azione di sensibilizzazione sulla sua importanza per il benessere e la salute dell’individuo e delle comunità, sostenendo iniziative che possano contribuire al miglioramento della qualità della vita delle persone adolescenti e giovani con esperienza di disagio mentale o a rischio di sperimentare disagio mentale, dei loro familiari e caregiver, nonché al contrasto allo stigma associato al disagio mentale.

In particolare, il bando si pone i seguenti obiettivi specifici:

  • migliorare la qualità di vita di persone adolescenti e giovani con esperienza di disagio mentale o a rischio di sperimentare disagio mentale;

  • sostenere sistemi territoriali, che vedano il coinvolgimento di soggetti pubblici, terzo settore e società civile, nella co-progettazione del progetto di vita con la persona interessata e la sua famiglia;

  • promuovere lo sviluppo e la diffusione tra istituzioni, operatori, cittadini, di una nuova cultura sulla salute mentale, che sconfigga lo stigma associato al disagio mentale e incentivi un approccio comunitario al tema, anche attraverso la valorizzazione del ruolo delle associazioni di utenti dei servizi di salute mentale e loro familiari e della società civile;

  • promuovere un approccio preventivo, con particolare attenzione ai fenomeni di disagio che maggiormente interessano la popolazione giovane, anche attraverso il rafforzamento della capacità di intercettazione precoce e tempestiva del disagio.

Interventi ammissibili

I progetti dovranno essere riconducibili soltanto a uno dei seguenti ambiti:

Ambito 1 - Coprogettazione e realizzazione di progetti personalizzati. Le azioni dovranno prevedere un tipo di progettazione emancipativa, inclusiva, educativa e dovranno:

  • tradursi in interventi e supporti intorno a tre assi – l’abitare, l’inclusione sociale, la formazione/lavoro – ed essere realizzati da un’equipe di operatori e integrati attraverso il coordinamento di un case manager. Le azioni dovranno realizzarsi sul territorio e nei contesti di vita della persona, promuovendone la domiciliarità e integrandone risorse individuali, familiari, sociali e sanitarie al fine di raggiungere il miglior grado di benessere possibile per la persona in una certa fase della vita, nel quadro dell’approccio recovery;

  • essere coprogettati e cogestiti da enti pubblici e privato sociale, con il coinvolgimento diretto della persona beneficiaria ed essere coadiuvati da “esperti per esperienza” formati ad hoc per svolgere una funzione di sostegno;

  • essere flessibili rispetto alle mutevoli condizioni della persona e del contesto in cui è realizzato e prevede un investimento di risorse atte a produrre a loro volta cambiamento sociale, in particolare attraverso l’inclusione della persona all’interno della sua comunità.

Ambito 2 - Prevenzione e promozione della salute mentale per le persone adolescenti e giovani. Le azioni proposte dovranno facilitare l’intervento preventivo, la presa in carico precoce e il contrasto allo stigma associato al disagio, attraverso la costruzione e il rafforzamento di reti territoriali di collaborazione tra diversi attori del territorio (servizi di salute mentale adulti e neuropsichiatria infantile, servizi sociali, scuole e servizi educativi, attori della società civile, ETS, etc.).

Dovrà essere previsto un sistema di interventi per la costruzione di risposte alle forme di disagio che maggiormente interessano la popolazione giovane, tra cui disturbi del comportamento alimentare, dipendenze, ritiro sociale, ansia, autolesionismo, comportamenti anticonservativi.

Tale sistema di iniziative e supporti può includere, a titolo di esempio:

  • sensibilizzazione e formazione delle figure della comunità educante (genitori e famiglie, insegnanti, istruttori sportivi, etc.) su tematiche centrali per il benessere e la salute mentale delle persone adolescenti e giovani;

  • potenziamento di attività di educativa territoriale mirate all’intercettazione e alla prevenzione del disagio;

  • attivazione e potenziamento di servizi di bassa soglia, atti a intercettare il disagio e in grado di attivare risposte di supporto individuale dove necessario, in particolare in una cornice di valorizzazione di luoghi e spazi della comunità non connotati come sedi di servizi;

  • iniziative educative volte all’elaborazione collettiva dei vissuti e costruzione di spazi di confronto tra pari.

Le proposte progettuali – sia quelle riconducibili all’ambito 1 sia quelle riconducibili all’ambito 2 – dovranno dimostrare di essere complementari e in sinergia con gli interventi e i servizi già esistenti, nonché con eventuali nuove significative iniziative in corso di progettazione, promossi dal sistema pubblico e dal privato sociale del territorio di riferimento.

I progetti dovranno essere realizzati in Piemonte, e le attività dovranno essere avviate entro il 30 settembre 2023 e concludersi entro il 30 settembre 2025, per una durata di massima di 24 mesi.

Destinatari delle azioni progettuali possono essere:

  • persone adolescenti e giovani con esperienza di disagio mentale o a rischio di sperimentare disagio mentale, con priorità per persone nella fascia di età 12-25, in particolare se a rischio di esclusione o di istituzionalizzazione; loro familiari e caregiver;

  • cittadine, cittadini e comunità locali del territorio individuato per la realizzazione dell’intervento proposto.

Per maggiori informazioni in merito alle attività e alle condizioni di ammissibilità degli interventi consulta pagina 7 e seguenti del bando.

Chi può partecipare

Il Bando si rivolge a partenariati territoriali attivi in Piemonte che vedano la collaborazione tra enti pubblici e terzo settore.

I partenariati devono obbligatoriamente comprendere almeno un soggetto pubblico e due soggetti privati non profit. È considerata requisito di ammissibilità la presenza all’interno del partenariato dell’Azienda Sanitaria Locale e/o Ente gestore delle funzioni socioassistenziali e/o Comune competente per il territorio di riferimento dell’iniziativa.

Attenzione! La richiesta dovrà essere relativa a un territorio specifico, individuato sulla base dell’esperienza, delle reti e della competenza territoriale proprie degli enti riuniti nel partenariato proponente. Per territorio si intende l’area territoriale di un Distretto Sanitario in cui opera un Centro di Salute Mentale (o più Centri di Salute Mentale comunque afferenti al medesimo distretto).

Potrà ricoprire il ruolo di partner anche un ente la cui esperienza e competenza siano relative a un territorio altro rispetto a quello interessato dall’intervento proposto, qualora tale ente apporti una specifica e documentata expertise utile alla realizzazione dell’iniziativa proposta.

Per maggiori informazioni in merito ai partenariati consulta pagina 11 e seguenti del bando.

Entità del contributo

Contributo massimo: 200.000 Euro

Contributo minimo: 50.000 Euro

Quota di cofinanziamento: 80%

Il costo del progetto e la relativa richiesta di contributo dovranno essere commisurati con la popolazione di riferimento del territorio, le caratteristiche e il numero dei destinatari identificati e l’intensità delle azioni progettuali presentate a fronte dell’analisi del contesto e dei bisogni.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Verificate con attenzione quali sono i costi ammissibili, cioè tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto (Cfr. pag. 13 del bando).

Prestare massima attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione vi guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. pagg. da 14 a 16 del bando).

Hai bisogno di ulteriori informazioni? Contatta l'Ente finanziatore al seguente indirizzo e-mail: salute.comune@compagniadisanpaolo.it

Condividi

Tutti i contenuti riportati su questo sito web sono di proprietà esclusiva della società Obiettivo Europa s.r.l. e sono protetti dal diritto d'autore e dal diritto di proprietà intellettuale.

È assolutamente vietato copiare, pubblicare o ridistribuire in qualsiasi forma e con qualsiasi strumento i contenuti delle schede bandi o qualsiasi altro testo presente su questo sito, se non previa espressa autorizzazione dalla Società titolare dei diritti d'autore e di proprietà intellettuale.