Scadenza: Fino ad esaurimento risorse
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Programma/Ente di finanziamento

Ministero dello Sviluppo Economico – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Dotazione Complessiva
€ 160.000.000
Co-finanziamento
80%
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Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

Il bando ha il fine di realizzare gli obiettivi di promozione e sostegno all’avvio e al rafforzamento dell’imprenditoria femminile, nonché di sviluppo dei valori imprenditoriali presso la popolazione femminile e di massimizzazione del contributo alla crescita economica e sociale del Paese da parte delle donne.

Per impresa femminile si intende un’impresa a prevalente partecipazione femminile che presenti le seguenti caratteristiche:

  • società cooperativa e la società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60 % dei componenti la compagine sociale;
  • società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
  • impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • lavoratrice autonoma: lavoratrice la cui attività è compresa nell'ambito dell'articolo 1 della legge 22 maggio 2017, n. 81, inclusa la libera professionista iscritta agli ordini professionali e l’esercente una delle professioni non organizzate in ordini o collegi.

Interventi ammissibili

Gli interventi del Fondo impresa femminile sono articolati nelle seguenti linee di azione:

  • incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
  • incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili;
  • azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile.

Azione 1. Incentivi per la nascita delle imprese femminili (Capo II, pagg. 7-9 del bando)

Sono ammissibili le iniziative che prevedono programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, relative:

  • alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • al commercio e turismo.

Le iniziative devono:

  • essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall’impresa femminile beneficiaria, pena la revoca delle agevolazioni concesse;
  • prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 Euro.

Azione 2. Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili (Capo III, pagg. 10-12 del bando)

Sono ammissibili le iniziative che prevedono programmi di investimento per lo sviluppo e il consolidamento di un’impresa femminile, relative:

  • alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • al commercio e turismo.

Le iniziative devono:

  • essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall’impresa femminile beneficiaria, pena la revoca delle agevolazioni concesse.
  • prevedere spese ammissibili non superiori a 400.000 Euro.

Azione 3. Progetti per la diffusione della cultura imprenditoriale e l’orientamento (Capo V, pagg.17-18 del bando)

Sono ammissibili le seguenti iniziative:

  • iniziative per promuovere il valore dell'imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università;
  • iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne;
  • iniziative di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche;
  • iniziative di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell'economia digitale;
  • azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d'impresa e promuovere i programmi finanziati ai sensi del presente decreto.

Chi può partecipare

Azione 1 e Azione 2

Possono partecipare:

  • le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
  • Le lavoratrici autonome non tenute all’obbligo di iscrizione al Registro delle imprese devono essere in possesso unicamente della partita IVA, aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Solo per le iniziative per la nascita delle imprese femminili, possono candidarsi anche le persone fisiche che intendono costituire un’impresa femminile.

Azione 3

Le iniziative di queste azioni sono definite sulla base di un piano di attività predisposto dal Soggetto gestore (Invitalia) e condiviso con il Ministero e possono prevedere l’attivazione di percorsi collaborativi con le regioni e gli enti locali, le associazioni di categoria, il sistema camerale, i comitati per l’imprenditoria femminile e associazioni attivi sui temi della parità di genere e dell’imprenditorialità. La collaborazione con i soggetti appena elencati potrà assumere anche la forma di cofinanziamento su progetti di comune interesse.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria: 160.000.000 Euro, suddivisa come segue.

  • Azioni 1 - Nascita delle imprese femminili: 38.800.000 Euro
  • Azione 2 - Sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili: 121.200.000 Euro

Azione 1

Si tratta di contributo a fondo perduto, erogati secondo la seguente articolazione:

  • per i programmi che prevedono spese ammissibili non superiori a 100.000 Euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo del contributo pari a 50.000 Euro.
  • Per le donne in stato di disoccupazione che avviano un’impresa individuale o un’attività di lavoro autonomo, la percentuale massima di copertura delle spese ammissibili è elevata al 90%, con importo massimo del contributo pari a 50.000 Euro.
  • per i programmi che prevedono spese ammissibili superiori a 100.000 Euro e fino a 250.000 Euro le agevolazioni sono concesse fino a copertura del 50% delle spese ammissibili.

Azione 2

Le agevolazioni sono concesse secondo la seguente articolazione:

  • per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse per il 50% dell’ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e, per il restante 50%, in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura del 80% delle spese ammissibili.
  • Per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, ferma restando la copertura dell’ 80% delle spese ammissibili, l’articolazione di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato (punto precedente) si applica alle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili (art. 13 comma 4, lettera “e” e comma 5, pag. 11 del bando) sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

I finanziamenti agevolati:

  • hanno una durata massima di 8 (otto) anni;
  • sono a "tasso zero";
  • sono rimborsati, dopo 12 mesi a decorrere dall'erogazione dell'ultima quota dell'agevolazione;
  • non sono assistiti da forme di garanzia.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Pagina web Invitalia

Bando

Decreto – modalità di presentazione della domanda (30/03/2022)

Allegato 1- Criteri di valutazione

Allegato 2 - Spese ammissibili

Allegato 3 - Oneri informativi

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Attenzione! Il Ministero ha predisposto delle FAQ  per rispondere ai quesiti più frequenti. Se hai dei dubbi, prova a consultarle e vedere se le indicazioni fornite rispondono ai tuoi bisogni.

Riguardo le modalità di presentazione della domanda, in entrambi i casi, è prevista una fase preliminare di compilazione della documentazione:

  • Avvio di nuove imprese femminili: la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 5 maggio 2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 19 maggio 2022;
  • Sviluppo di imprese femminili già costituite: la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 24 maggio 2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 7 giugno 2022.

Attenzione! Al fine di massimizzarne l’efficacia e l’aderenza ai bisogni e alle caratteristiche dei territori, il Ministero e il Soggetto gestore (Invitalia) promuovono la collaborazione con le regioni e gli enti locali, le associazioni di categoria, il sistema camerale e i comitati per l’imprenditoria femminile, volta ad instaurare sinergie tra i rispettivi programmi in materia. (Art. 4, pag. 5 del bando)

Le spese ammissibili sono le voci di spesa che vengono finanziate dal contributo, è quindi necessario conoscerle bene per presentare una domanda di contributo che sia attinente a quanto espresso dal bando. Solo in questo modo avrai maggiore opportunità di ottenere il contributo come indicato. Spese ammissibili per ogni azione:

  • Azione 1 (art. 10, pagg. 8-9 del bando);
  • Azione 2 (art. 10, pagg. 10-13 del bando);
  • Azione 3 (non ancora espressamente specificato).

Attenzione! Le agevolazioni di cui al decreto possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento. (art.7, pag. 6 del bando).

Le agevolazioni relative alle Azioni 2 e 3 sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Per i bandi a sportello il fattore tempo è fondamentale. Generalmente, la dotazione finanziaria complessiva stanziata si esaurisce rapidamente. Dopo la data di uscita del bando, puoi inviare un quesito (alessandra.deangelis@mise.gov.it) per accertarti che siano ancora disponibili fondi.

Prestare massima attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se la tua candidatura possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Dovrò dare maggiore rilevanza ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione della domanda di contributo ( art. 15, pag. 13 del bando). 

 

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