Formazione strategica: finanziamenti per corsi "Tecnico del restauro di beni culturali"

Scadenza: 31 luglio 2020
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Programma/Ente di finanziamento

Regione Toscana, ex art. 17 comma 1 lett. a) della L.R. 32/2002 attuativo della formazione strategica per “Tecnico del restauro di beni culturali”

Bando scaduto

Finalità

Il sistema produttivo toscano, di vocazione manifatturiero, artigianale e creativo, ma anche dotato per sua natura di un’alta propensione organizzativa, imprenditoriale e auto imprenditoriale, deve confrontarsi con continue trasformazioni sociali ed economiche ed è chiamato a misurarsi con gli effetti della globalizzazione, i mutamenti culturali e le evoluzioni scientifiche.
I nuovi paradigmi tecnologici rendono sempre più presente e pressante il bisogno di nuove e più efficaci strategie tra i modelli di sviluppo tradizionale e le nuove frontiere produttive, sia nell’ottica di opportunità di mercato, richiedendo più efficienti sinergie di sistema tra gli attori sociali coinvolti (imprese, professionisti, istituti scolastici, organismi formativi, università, centri di ricerca, istituzioni), sia nella definizione di strategie per la messa in atto di un processo di informatizzazione e innovazione digitale delle imprese toscane..

Un punto di centrale importanza riguarda l'utilizzo e la sempre maggior diffusione delle tecnologie per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale tradizionale toscano. Nella filiera “Turismo e Cultura” il sistema “cultura” ha necessità di integrarsi con le metodologie moderne pur rimanendo nell'ambito della tradizione e di conseguenza emerge la necessità di acquisire nuove competenze e professionalità.

La finalità del presente avviso è sviluppare figure professionali altamente qualificate per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico artistico e architettonico del territorio regionale toscano, nell’ottica dello sviluppo dell’occupazione, dell’innovazione e della crescita sociale.
Attraverso la costruzione di percorsi formativi coerenti di eccellenza, si intende favorire l’occupabilità e la mobilità di inattivi/e e disoccupati/e, sviluppando altresì iniziative di lavoro autonomo e di creazione d’impresa. La linea di intervento, pertanto, costituisce da un lato il cardine della strategia di lotta alla disoccupazione, dall’altro lo strumento forse più efficace per sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese.

Interventi ammissibili

E’ ammissibile la formulazione di un percorso di formazione per l'inserimento lavorativo con conseguimento finale di qualifica.

Si tratta di un percorso finalizzato alla formazione di una figura professionale tecnica che collabora con il restauratore, eseguendo, con autonomia decisionale strettamente afferente alle proprie competenze tecniche, determinate azioni dirette ed indirette per limitare i processi di degrado dei beni ed assicurarne la conservazione, operazioni di cui garantisce la corretta esecuzione secondo le indicazioni metodologiche ed operative, sotto la direzione ed il controllo diretto del restauratore. Ha la responsabilità della cura dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature, cura la preparazione dei materiali necessari per gli interventi eseguendo secondo le indicazioni metodologiche del restauratore.

Lo stesso deve essere articolato attraverso la descrizione di Unità Formative (UF), in cui siano riportati tutti gli obiettivi di apprendimento previsti e progettati con riferimento al
Profilo Professionale (in termini di obiettivi competenze e di aree di sapere, sia di base che tecnico-professionali e trasversali, e di cui alla scheda del Profilo regionale) per permettere ai partecipanti l'acquisizione delle competenze necessarie per l'ingresso nel mercato del lavoro.

Ogni progetto presentato, per contenuti ed attività, deve obbligatoriamente essere riferito ad uno dei settori di seguito elencati:
• Manufatti scolpiti in legno; arredi e strutture lignee
• Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile
• Superfici decorate dell’architettura

Chi può partecipare

I progetti devono essere presentati ed attuati da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato, composta obbligatoriamente dai seguenti soggetti, nel numero massimo di quattro:

- Almeno un organismo formativo che si impegna ad accreditarsi entro la data di avvio delle attività, in qualità di capofila

- Almeno due imprese, che non hanno finalità formativa, aventi un’unità produttiva nel territorio regionale, il cui ambito di operatività sia coerente con il Profilo professionale e il
settore e la filiera considerati.

Il partenariato, rimanendo nel numero massimo di quattro soggetti attuatori, può essere facoltativamente integrato anche da un istituto di istruzione superiore, o una università, o una fondazione ITS o una associazione di categoria, in coerenza con il Profilo professionale, il settore e la filiera considerati e aventi sede nel territorio regionale.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria titale a valere sul presente bando ammonta a 200.200 Euro.

Il costo del progetto sarà dato dal valore dei costi di personale più tutti gli altri costi del progetto (diretti e indiretti), che saranno calcolati in base al tasso forfettario del 40%. Nella fattispecie i costi di personale dovranno variare da un minimo di 132.850 Euro (a cui si applicheranno costi diretti o indiretti nella misura del 40% pari a euro 53.140,00) a un massimo di 143.000 Euro (a cui si applicheranno costi diretti o indiretti nella misura del 40% pari a 57.200 Euro) per un importo totale di progetto che potrà variare da un minimo di 185.990 Euro a un massimo di euro 200.200 Euro.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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