Scadenza: 27 giugno 2024
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Lombardia

Dotazione Complessiva
€ 7.500.000
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

La Regione Lombardia intende pertanto finanziare una prima misura per l’attuazione della Seconda fase dell’iniziativa, sulla base dei seguenti principi:

  • stretta interconnessione tra i fabbisogni di competenze e figure professionali e gli interventi formativi, per fornire concrete opportunità di aggiornamento e riqualificazione alle persone;
  • orientamento al risultato, rappresentato dall’inserimento lavorativo dei destinatari del progetto;
  • innovazione e complementarità rispetto alle misure già esistenti, con l’obiettivo di promuovere virtuose sinergie ed evitare possibili sovrapposizioni e improduttiva dispersione di risorse.

Le proposte progettuali finanziabili potranno sviluppare 3 Linee di intervento:

  • Linea di intervento A - Analisi del fabbisogno di competenze (obbligatoria);
  • Linea di intervento B – Formazione (obbligatoria);
  • Linea di intervento C - Orientamento e attività di comunicazione (facoltativa).

Interventi ammissibili

La Linea di intervento A prevede che i Patti realizzino un’analisi approfondita degli attuali fabbisogni di competenze e della loro evoluzione nel medio/lungo termine, anche in termini quantitativi, nell’ambito del territorio, settore e/o filiera indentificati nella Prima fase – Manifestazione di interesse.

Attraverso la Linea di intervento B potranno essere finanziate diverse tipologie di interventi formativi, tra cui:

  • B1 - Formazione specialistica, da attuarsi tramite percorsi di upskilling e reskilling caratterizzati da una significativa componente di alternanza da realizzarsi attraverso il coinvolgimento delle imprese, rivolti ai soggetti disoccupati non inclusi in altre misure di politica attiva (es. GOL, DUL);
  • B2 - Formazione di base, purché propedeutica alla formazione specialistica. Tale formazione sarà ammissibile soltanto se attivata in risposta a problematiche specifiche di incontro domanda-offerta che trovano efficace risposta in target di popolazione con una bassa o insufficiente scolarizzazione, evidenziate dall’analisi del fabbisogno e non affrontabili in modo efficace attraverso le misure regionali finanziate già disponibili.

Qualora dall’analisi del fabbisogno di cui alla Linea di intervento A emergano problematiche relative all’attrattività del territorio, settore e/o filiera, la Linea di intervento C prevede la realizzazione di iniziative sistemiche di orientamento e comunicazione rivolte ai potenziali destinatari della domanda di lavoro espressa dal territorio, settore e/o filiera, anche allo scopo di potenziare il capitale umano, accrescere la cultura di organizzazione del lavoro, nell’ottica di incrementare competitività e produttività, e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si riportano di seguito alcune iniziative finanziabili, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • attività di orientamento nelle scuole e nella filiera formativa;
  • workshop e seminari rivolti ai datori di lavoro per diffondere modalità innovative di gestione dei servizi a supporto dei lavoratori, anche con il coinvolgimento delle parti sociali;
  • eventi in collaborazione con i centri per gli impiego e job day per promuovere le vacancy che derivano dall’analisi del fabbisogno e per far conoscere nuovi ambiti e settori produttivi del territorio;
  • attivazione di strumenti di comunicazione digitale;
  • convegni di settore;
  • attività di scouting e organizzazione di progetti per l’attrazione di risorse umane non presenti sul territorio regionale.

Chi può partecipare

Sono ammessi a presentare domanda i Patti che hanno avanzato la candidatura all’iniziativa nell’ambito della Prima fase – Manifestazione di interesse. Gli interventi sono realizzati dai Patti che hanno avanzato la candidatura all’iniziativa nell’ambito della Prima fase, eventualmente modificati nel rispetto dei seguenti vincoli:

  • il soggetto indicato come capofila nella candidatura avanzata nell’ambito della Prima fase deve essere tra i partner di progetto, non necessariamente come capofila;
  • almeno il 50% dei partner di progetto deve essere confermato rispetto alla candidatura avanzata nell’ambito della Prima fase;
  • territorio, settore e/o filiera devono essere confermati rispetto alla candidatura avanzata nell’ambito della Prima fase.

Ciò premesso, ciascun partenariato deve avere le seguenti caratteristiche:

  • il capofila, anche differente da quello individuato dal Patto nell’ambito della Prima fase, deve necessariamente essere uno tra i seguenti soggetti:
    • Associazioni datoriali di rappresentanza di uno dei territori, settori e/o filiere individuati per l’intervento del Patto;
    • Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato;
    • Amministrazioni provinciali, Città Metropolitana.

Soltanto per quanto riguarda il Patto relativo alla filiera della formazione professionale, il capofila potrà essere individuato fra gli Enti aderenti alle associazioni di rappresentanza datoriale del settore della formazione professionale, con i vincoli di cui al punto successivo. Il ruolo di capofila può essere svolto direttamente o delegato ad una società o ad enti controllati e/o partecipati o facenti parte dell’associazione. In tal caso è esclusa la partecipazione del capofila come soggetto erogatore di servizi relativi alla Linea di intervento B – Formazione.

Il partenariato deve coinvolgere obbligatoriamente:

  • Organizzazioni sindacali firmatarie di contratti collettivi nazionali maggiormente rappresentative del territorio, settore e/o filiera;
  • Aggregazioni di imprese, in numero non inferiore a 10, con caratteristiche omogene per ambito territoriale, settore e/o filiera, o in alternativa soggetti di rappresentanza delle imprese o aggregazioni di imprese rappresentati dai Distretti del Commercio o che hanno costituito filiere produttive e di servizi ed ecosistemi industriali, produttivi ed economici, ai sensi della normativa vigente;
  • Uno tra i soggetti ammessi a presentare l’offerta formativa:
    • Soggetti iscritti alle sezioni A o B dell’Albo regionale degli operatori accreditati per i servizi di istruzione e formazione professionale, con numero definitivo di iscrizione alla data di presentazione dell’offerta (D.G.R. n. XI/6696 del 18/07/2022);
    • Università lombarde e consorzi universitari;
    • Fondazioni ITS con sede legale/operativa in Lombardia.

Deve comprendere almeno ulteriori 3 categorie di soggetti indicate a seguire:

  • Reti di enti locali territoriali (Comuni);
  • Fondi interprofessionali;
  • Enti bilaterali per la formazione;
  • Associazioni od albi e ordini professionali;
  • Istituti di credito;
  • Fondazioni bancarie;
  • Università, enti ed organismi di ricerca e sostegno all’innovazione, ivi inclusi acceleratori ed incubatori;
  • Istituzioni scolastiche, formative, e fondazioni ITS o (preferibilmente) reti tra queste;
  • associazioni o reti di operatori accreditati ai servizi al lavoro e/o alla formazione di Regione Lombardia; o Consulenti/società di outplacement;
  • Organizzazioni del terzo settore.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 7.500.000 Euro. L’agevolazione si configura come contributo a fondo perduto per la realizzazione di un progetto. Il contributo riconosciuto non si configura come Aiuto di Stato, in quanto si esclude il finanziamento, anche indiretto, di attività economiche. In particolare:

  • le Linee di intervento A e C apportano un beneficio complessivo a livello pubblico, in quanto i prodotti delle attività previste saranno condivisi e resi disponibili a tutta la platea degli interessati;
  • la Linea di intervento B ha come destinatari finali i soggetti disoccupati (compresi i working poor) e/o i soggetti occupati sospesi in esubero.

La dimensione finanziaria dei progetti dovrà rispettare, a pena di inammissibilità, i seguenti parametri:

  • non inferiore a 125.000 Euro;
  • non superiore a 250.000 Euro per i progetti con una durata temporale compresa tra i 6 e i 12 mesi;
  • non superiore a 375.000 Euro per i progetti con una durata temporale compresa tra i 12 e i 18 mesi.

 Il contributo pubblico non potrà essere superiore all’80% del costo totale ammissibile; pertanto, il cofinanziamento a carico del partenariato dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo totale ammissibile.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

La domanda di contributo, a cura del soggetto capofila, deve essere presentata esclusivamente a partire dalle ore 12:00 del 06/05/2024 fino alle ore 17:00 del 27/06/2024.

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. sez. B3, pag. 15 del bando).

È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. sez. C3c, pag. 20 del bando).  

Hai bisogno di maggiori informazioni? Contatta il seguente indirizzo e-mail: patticompetenzelavoro@regione.lombardia.it.

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