Ministero dell’Istruzione e del Merito
L’Azione è volta a favorire il tempo pieno per territori scolastici con situazioni più critiche delle regioni c.d. “meno sviluppate”. Si prevede, in particolare, l’ammodernamento delle palestre esistenti, la messa in sicurezza di spazi esistenti o la riconversione di spazi inutilizzati da adibire a palestra o attività ludiche, la riqualificazione di spazi esterni dedicati all’attività sportiva. Tali interventi infrastrutturali favoriscono il prolungamento del tempo scuola e l’apertura delle scuole al territorio, diventando dei poli di aggregazione e promuovendo azioni di contrasto alla povertà educativa e al disagio sociale. Queste misure favoriscono e promuovono la parità di accesso per i gruppi vulnerabili e devono garantire la piena accessibilità.
Sono ammesse le seguenti tipologie di intervento:
Sono ammessi interventi di messa in sicurezza di locali ed edifici adibiti a palestra, tra cui a titolo esemplificativo e non esaustivo, interventi sulle strutture, sugli impianti idrico-sanitari, elettrici, termici, di trattamento aria e opere necessarie all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, abbattimento di barriere architettoniche e all’incremento delle condizioni di accessibilità degli spazi. Gli interventi di tipo strutturale devono rispettare quanto previsto dalle NTC 2018. Gli interventi di tipo impiantistico dovranno essere finalizzati all’ottenimento dei certificati di conformità degli impianti presenti nel locale palestra alle vigenti disposizioni normative e/o alla realizzazione di nuove dotazioni impiantistiche che incrementino la sicurezza dell’edificio. Sono ammessi, altresì, interventi nei locali annessi alle palestre o agli impianti sportivi quali ad esempio spogliatoi e servizi igienici. Nel caso di intervento solo su alcuni degli impianti esistenti è necessario che l’ente locale dimostri, in fase di autorizzazione, tramite dichiarazione del Responsabile unico del procedimento, la conformità degli altri impianti, non oggetto di intervento, alle vigenti disposizioni normative.
Sono ammessi a partecipare tutti gli enti locali, con riferimento a uno o più edifici pubblici adibiti ad uso scolastico statale di cui sono proprietari o rispetto ai quali abbiano la competenza secondo quanto previsto dalla legge 11 gennaio 1996, n. 23, delle Regioni c.d. “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e che risultino presenti, alla data di scadenza del presente avviso, nell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica (SNAES).
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 76.534.114 Euro. Il costo complessivo del quadro economico dell’intervento non può essere inferiore all’importo di 200.000 Euro. Per gli interventi di cui all’art. 4, comma 1, lett. a) e b) il contributo massimo ammissibile è pari a 1.650.000 Euro. Per gli interventi di cui all’art. 4, comma 1, lett c), è pari a 700.000 Euro.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. art.6, pag. 4 del bando).
Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. art. 7, pag. 5 del bando).
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