Finalità
Il Ministero intende realizzare, in collaborazione con i Comuni italiani, una serie di iniziative nel quadro del “2024 – Anno delle radici italiane nel mondo” nell’ottica di sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori delle radici, costituendo una rete di Enti che saranno certificati come “Italea - Comune delle radici italiane”.
Il Next Generation EU intende promuovere una robusta ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere, della salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, delle politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani. Il bando, inoltre, intende promuovere lo sviluppo di processi atti ad incentivare il turismo e gli investimenti in aree ad elevato tasso di disoccupazione, in particolare i piccoli borghi e le zone rurali d’Italia, contrastando lo spopolamento di tali aree e favorendo forme di turismo ecosostenibile che favoriscano per quanto possibile la partecipazione di donne e giovani.
Interventi ammissibili
Saranno considerati ammissibili quei progetti di Comuni o Unioni di Comuni ai sensi del d.lgs. 267/2000, art. 32 che sviluppino una proposta, che abbiano alla data di pubblicazione del bando una popolazione non superiore a 6000 abitanti, corredata del relativo piano dei costi, finalizzata alla valorizzazione del territorio, in relazione al settore del turismo delle radici, da inserire in un quadro di eventi culturali e identitari della collettività locale. Si indicano le attività che possono essere realizzate in tale contesto:
- Eventi da creare ex novo anche nel quadro di manifestazioni identitarie delle comunità locali, che abbiano un legame con le comunità all’estero (festival culturali, manifestazioni musicali, giornata dell’emigrante, sagre enogastronomiche connesse all'identità o al territorio locale);
- Iniziative dedicate alle comunità italiane all'estero nell'ambito di eventi e iniziative esistenti locali a forte carattere identitario (feste del Santo Patrono, festival culturali, manifestazioni culturali, sagre, etc.);
- Allestimento di spazi museali o parti di essi, anche digitali, dedicati al tema dell'emigrazione italiana;
- Attività di digitalizzazione di archivi pubblici e privati, raccolta di oggetti, lettere, foto etc.;
- Produzioni culturali (ad es. concerti, opere teatrali, visite teatralizzate, etc.);
- Laboratori per produzioni artigianali tipiche del territorio;
- Nuove rievocazioni storiche (in grado di ricordare, tramite rappresentazioni teatrali, ad esempio artisti su piazze, eventi storici non ancora completamente valorizzati);
- Attività connesse a mostre permanenti, anche di attivazione del patrimonio culturale e storico locale a forte carattere identitario;
- Produzione di contenuti originali sulle tradizioni locali in vari formati audio/video o foto;
- Organizzazione di iniziative che coinvolgano artisti di origini italiane e residenti all’estero;
- Manifestazioni musicali organizzate da Bande Musicali, Cori e Gruppi folklorici.
Chi può partecipare
I beneficiari saranno i Comuni italiani che abbiano, alla data di pubblicazione del bando, una popolazione non superiore a 6000 abitanti.
Ai Comuni verrà richiesto di offrire sostegno alle attività produttive dei propri territori, favorendo la creazione di servizi locali per i viaggiatori delle radici, anche mediante la campagna di comunicazione connessa al “Passaporto delle Radici Italiane” e la promozione di esperienze di working holidays. A tal fine verrà assegnato ai Comuni selezionati un finanziamento atto alla realizzazione e alla promozione delle loro iniziative nell’ambito del Progetto. Verrà inoltre richiesta la produzione di un audiovisivo (non superiore ai 90 secondi, in formato MP4 in full HD) per descrivere lo svolgimento dell’iniziativa. Di seguito i servizi che il Comune si impegna a realizzare con la sottoscrizione del relativo atto di impegno, le cui modalità di realizzazione dovranno essere indicate nel rispettivo progetto:
- Identificare un referente che avrà il ruolo di Responsabile di progetto e che si occuperà della comunicazione e organizzazione delle attività territoriali in coordinamento con la rete composta dai Coordinatori regionali e con le ETS creata dalla DGIT nel quadro del progetto PNRR di promozione del Turismo delle radici e con i Consiglieri al riguardo incaricati dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
- Garantire l’accesso agli atti nell’ambito della ricerca genealogica:
- Identificare un Referente per l’accesso agli atti per la ricerca genealogica sul territorio;
- Mettere a disposizione la documentazione anagrafica e consentire, tramite la figura del Referente, l’accesso agli atti del genealogista della rete territoriale, garantendo disponibilità di accesso almeno una volta alla settimana (piccoli Comuni) per una fascia oraria di almeno due ore ciascuna;
- Coadiuvare, ove possibile, l’accesso agli archivi delle autorità ecclesiastiche locali.
- Fornire alla DGIT, attraverso il dialogo con il Coordinatore Regionale di riferimento, le informazioni riguardanti la comunità di concittadini emigrati all’estero e le attività messe in atto per promuovere le relazioni con gli stessi, oltre a segnalare la presenza di eventuali discendenti di concittadini di particolare fama nazionale o internazionale;
- Garantire l’accoglienza da parte del Sindaco o di un’altra figura istituzionale dei viaggiatori delle radici di particolare rilievo o fama eventualmente segnalati dalla DGIT, dal Coordinatore Regionale o dalla rete territoriale del progetto;
- Promuovere l’organizzazione di “Laboratori delle Radici” con cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali per la durata del Progetto PNRR;
- Stilare una mappatura degli eventi culturali e identitari che si svolgono sul territorio locale del Comune nell’arco dell’anno (quali a titolo esemplificativo: feste patronali, sagre, attività musicali e folkloristiche) nel cui ambito prevedere la possibilità di integrare delle attività dedicate ai viaggiatori delle radici;
- Effettuare una mappatura, fornendo le relative informazioni al Coordinatore Regionale di riferimento, delle aziende sul territorio che possano essere disponibili a partecipare a iniziative di working holidays in favore dei viaggiatori delle radici e delle attività che ciascuna intende offrire loro, oltre a fornire la necessaria assistenza a coloro che vi parteciperanno;
- Collaborare con il Coordinatore Regionale e il Gruppo Regionale di riferimento in merito alla stipula delle convenzioni per l’adesione al “Passaporto delle Radici”;
- Agevolare le possibilità di investimento strategico o immobiliare sul territorio da parte dei viaggiatori delle radici e comunicare ove possibile l’elenco di tali eventuali investimenti al Coordinatore Regionale di riferimento, alla DGIT e ai collaboratori del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
- Sensibilizzare la comunità locale in merito all’accoglienza dei turisti delle radici nel corso dei viaggi alla scoperta della propria storia familiare, istituendo a tale scopo un comitato temporaneo per il sostegno alle attività del Progetto per coordinare le iniziative cui dovranno aderire laddove presenti anche rappresentanti delle locali attività commerciali, alberghiere e della ristorazione;
- Ospitare sui canali di comunicazione di cui il Comune dispone le informazioni chiave del Progetto di possibile utilità per la comunità locale o per i viaggiatori delle radici (attività convenzionate, vantaggi e servizi dedicati, working holidays, eventi e attività culturali);
- Fornire alla DGIT i contenuti riguardanti il proprio Comune relativi alle attività previste nell’ambito del Progetto, che saranno inseriti nella piattaforma digitale dedicata alla promozione dei servizi per i turisti delle radici.
Consigli degli esperti
Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. art.6, pag. 9 del bando).
È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. sez. B, pag. 12 del bando).
Hai bisogno di maggiori informazioni? Contatta il seguente indirizzo e-mail: dgit01.comuniradici@esteri.it.
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