Scadenza: 28 ottobre 2025
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Programma/Ente di finanziamento

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dotazione Complessiva
€ 13.537.043
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

L’Avviso 2/2025 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nasce per dare attuazione all’articolo 72 del Codice del Terzo Settore (d.lgs. 117/2017), che istituisce il Fondo destinato a sostenere progetti e attività di interesse generale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore. L’obiettivo è quello di rafforzare la capacità del Terzo settore di contribuire in maniera concreta alla coesione sociale, alla tutela dei diritti e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone e delle comunità.

In particolare, l’Avviso ha la finalità di:

  • Finanziare iniziative di rilevanza nazionale, con ricadute diffuse e non limitate a un singolo territorio, che si sviluppino almeno in 10 Regioni italiane e che abbiano una durata compresa tra 12 e 18 mesi.
  • Promuovere attività di interesse generale tra quelle indicate dall’articolo 5 del Codice del Terzo Settore (sociali, sanitarie, educative, culturali, ambientali, di tutela dei diritti, di accoglienza, di inserimento lavorativo, di protezione civile, ecc.).
  • Sostenere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, individuati dall’Atto di indirizzo ministeriale (D.M. 124/2025), declinati in aree prioritarie di intervento: contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, promozione della salute e del benessere, educazione di qualità, uguaglianza di genere, crescita economica inclusiva e sostenibile, tutela dell’ambiente, innovazione sociale e digitale.
  • Valorizzare il ruolo delle reti associative e delle collaborazioni tra enti del Terzo settore e, laddove utile, con soggetti pubblici o privati, anche esterni al Terzo settore, purché a titolo gratuito.
  • Favorire la capacità di auto-sostenibilità degli enti, prevedendo quote di cofinanziamento obbligatorie (dal 20% al 50% a seconda della natura giuridica del proponente), così da stimolare una maggiore responsabilizzazione e un uso più efficiente delle risorse.
  • Garantire trasparenza e qualità degli interventi, attraverso criteri di valutazione stringenti, obblighi di rendicontazione, monitoraggio e valutazione dell’impatto sociale (con l’uso dell’applicativo Impact Call), oltre al rispetto dei principi di legalità, correttezza e responsabilità fiscale e previdenziale.

In sostanza, le finalità principali dell’Avviso sono:

  1. Sostenere progetti innovativi e di ampia portata, capaci di incidere sui bisogni reali della popolazione, soprattutto delle fasce più fragili e vulnerabili.
  2. Rafforzare il sistema del Terzo settore, aumentandone la capacità di operare in rete, crescere in competenze (capacity building) e garantire servizi di qualità ai cittadini.
  3. Contribuire agli obiettivi sociali, ambientali ed economici del Paese, in linea con l’Agenda 2030 e con le priorità nazionali, attraverso interventi concreti che riducano disuguaglianze, promuovano inclusione, valorizzino risorse e innovazioni, e sostengano la legalità e la partecipazione attiva dei cittadini.

Interventi ammissibili

Le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo settore ed essere svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti. Possono essere indicati un massimo di 3 obiettivi e 3 aree prioritarie di intervento, graduandoli in ordine di importanza, dal maggiore al minore. Di seguito si riporta l’elenco delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore:

  • Interventi e servizi sociali (L. 328/2000, L. 104/1992, L. 112/2016 e successive modificazioni)
  • Interventi e prestazioni sanitarie
  • Prestazioni socio-sanitarie (DPCM 14 febbraio 2001 e successive modificazioni)
  • Educazione, istruzione e formazione professionale (L. 53/2003 e successive modificazioni), attività culturali di interesse sociale con finalità educativa
  • Interventi e servizi per la salvaguardia dell’ambiente, uso sostenibile delle risorse naturali, tutela degli animali e prevenzione del randagismo (L. 281/1991), esclusa la raccolta/riciclaggio rifiuti
  • Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004 e successive modificazioni)
  • Formazione universitaria e post-universitaria
  • Ricerca scientifica di particolare interesse sociale
  • Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività editoriali e di promozione del volontariato
  • Radiodiffusione sonora a carattere comunitario (art. 16, c. 5, L. 223/1990 e successive modificazioni)
  • Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso
  • Formazione extra-scolastica per prevenzione dispersione scolastica, bullismo e povertà educativa
  • Servizi strumentali ad enti del Terzo settore resi da enti composti almeno per il 70% da ETS
  • Cooperazione allo sviluppo (L. 125/2014 e successive modificazioni)
  • Attività a favore del commercio equo e solidale (attività commerciali, produttive, educative, di promozione, licenze di marchi di certificazione)
  • Servizi per inserimento o reinserimento lavorativo di lavoratori e persone svantaggiate (art. 2, c. 4, D.Lgs. impresa sociale, L. 106/2016)
  • Alloggio sociale (DM 22 aprile 2008 e successive modificazioni) e attività residenziali temporanee per bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi
  • Accoglienza umanitaria e integrazione sociale dei migranti
  • Agricoltura sociale (L. 141/2015 e successive modificazioni)
  • Organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche
  • Beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti/prodotti (L. 166/2016 e successive modificazioni), erogazione di denaro/bene/servizi a sostegno di persone svantaggiate o attività di interesse generale
  • Promozione della cultura della legalità, pace tra i popoli, nonviolenza, difesa non armata
  • Promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, diritti dei consumatori e utenti, pari opportunità, aiuto reciproco (banche del tempo, GAS)
  • Cura di procedure di adozione internazionale (L. 184/1983)
  • Protezione civile (L. 225/1992 e successive modificazioni)

Riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o beni confiscati alla criminalità organizzata

Chi può partecipare

Possono presentare domanda, singolarmente o in partenariato:

  • Organizzazioni di volontariato (ODV) iscritte al RUNTS.
  • Associazioni di promozione sociale (APS) iscritte al RUNTS.
  • Fondazioni del Terzo settore iscritte al RUNTS.
  • Fondazioni iscritte all’anagrafe delle ONLUS (art. 11 d.lgs. 460/1997), fino al termine previsto dalla normativa transitoria.
  • Reti associative (art. 41 CTS), sia singolarmente sia in forma associata, purché i soggetti attuatori indicati (associati/aderenti/affiliati) siano iscritti al RUNTS come ODV, APS o fondazioni del Terzo settore.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 13.537.043 Euro. Le iniziative e i progetti da proporre a finanziamento devono prevedere, a pena di inammissibilità della domanda:

  • lo svolgimento di attività di interesse generale in almeno 10 Regioni. Per “svolgimento di attività di interesse generale” deve intendersi l’effettiva attivazione di interventi sul territorio: tali interventi potranno consistere sia nello svolgimento di specifiche attività progettuali sia nello svolgimento di programmi rientranti nell’ordinaria attività statutaria degli enti proponenti. Non può essere considerata effettiva attivazione di interventi sul territorio la mera diffusione di informazioni o la messa a disposizione di documentazione nei confronti di una molteplicità indeterminata di persone, attraverso campagne radiofoniche o televisive o attraverso un sito internet o un portale digitale;
  • una durata minima non inferiore a 12 mesi e non superiore a 18 mesi;
  • un finanziamento da parte del Ministero non inferiore a 250.000 Euro e non superiore a 500.000 Euro. Inoltre, la quota di finanziamento richiesta all’Amministrazione non può superare:
    • l’80% del costo totale dell’iniziativa o progetto, se presentati e realizzati da associazioni di promozione sociale o organizzazioni di volontariato, anche in partenariato tra loro;
    • il 50% del costo totale dell’iniziativa o del progetto, se presentati e realizzati da fondazioni del Terzo settore.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Allegato 1

FAQ

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. sez. 7.2, pag. 9 del bando).

È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. sez. 10, pag. 11 del bando).  

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