Scadenza: 8 luglio 2025
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Programma/Ente di finanziamento

Partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area mediterranea (PRIMA) - MUR

Dotazione Complessiva
€ 36.175.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

PRIMA è una iniziativa congiunta di ricerca e innovazione nel settore idrico e agro-alimentare che coinvolge Paesi UE ed extra-UE del bacino del Mediterraneo. Il Programma di Lavoro 2025 di PRIMA mira, in particolare, a colmare lacune dei precedenti cicli di finanziamento e affrontare nuove sfide regionali legate ai cambiamenti climatici e alla pandemia. Si concentra sulla resilienza ambientale, puntando sul ripristino degli ecosistemi e su soluzioni basate sulla natura in agricoltura e gestione idrica. Le tre aree tematiche principali sono:

  1. Gestione delle risorse idriche: uso di tecnologie digitali (IA, IoT) per una gestione adattiva e supporto alle politiche.
  2. Sistemi agricoli: promozione dell’agricoltura di precisione per piccoli agricoltori e tutela della biodiversità e del suolo.
  3. Filiera agroalimentare: sensibilizzazione dei consumatori, sviluppo di proteine vegetali e miglioramento della tracciabilità.

Il bando 2025 prevede 2 sezioni che includono diversi Topic al loro interno. La seconda sezione si focalizza sui seguenti temi:

  • Area 1 - Topic 2.1.1: Migliorare lo sviluppo delle politiche attraverso l'impronta idrica basata sull'impatto e i concetti di acqua virtuale nella regione mediterranea
  • Area 2 - Topic 2.2.1: Espansione delle pratiche agroecologiche a livello aziendale nella regione mediterranea
  • Area 3 - Topic 2.3.1: Verso una transizione a prodotti proteici alternativi di origine vegetale nella regione mediterranea

Interventi ammissibili

Area 1 - Topic 2.1.1

L’obiettivo è sviluppare politiche per un uso equo ed efficiente dell’acqua nel Mediterraneo, riducendo l’impatto ambientale, prevenendo l’inquinamento e aumentando la resilienza climatica. Data la natura transfrontaliera delle risorse idriche nella regione, è fondamentale una cooperazione tra paesi. Strategie chiave includono il sostegno a colture meno idro-esigenti e il potenziamento del riciclo e riutilizzo dell’acqua in agricoltura e industria. Questo approccio integrato punta a una gestione sostenibile e adattiva delle risorse idriche, adatta alle sfide specifiche del Mediterraneo. Le attività proposte dovrebbero includere almeno uno dei seguenti aspetti:

  • Valutare politiche nazionali sulla gestione idrica considerando l’impronta idrica.
  • Identificare i limiti dei concetti di impronta idrica e acqua virtuale, e migliorarli.
  • Analizzare il commercio di acqua virtuale e i suoi effetti sulle risorse idriche e sugli shock esterni, valutando anche i prodotti agricoli locali e importati.
  • Studiare, con casi pratici, le impronte verde, blu e grigia nei bacini fluviali, con attenzione alle colture e razze strategiche.
  • Prevedere i cambiamenti futuri nell’impronta idrica e nel commercio di acqua virtuale, valutandone gli impatti.
  • Proporre riforme istituzionali e normative basate su concetti di impronta idrica e acqua virtuale.
  • Creare una Rete sull’Impronta Idrica nei paesi mediterranei e promuovere pratiche di efficienza idrica, sostenendo colture meno idro-esigenti e il riciclo dell’acqua in agricoltura e industria, per una gestione sostenibile ed efficiente delle risorse.

Area 2 - Topic 2.2.1

L’agroecologia unisce principi ecologici, saperi tradizionali e innovazione per migliorare biodiversità, suolo, acqua e resilienza climatica, sostenendo al contempo sicurezza alimentare e mezzi di sussistenza. È urgente espandere queste pratiche con approcci diversificati e tecnologie microbiche. Servono modelli di business sostenibili per i piccoli agricoltori e politiche che agevolino l’adozione dell’agroecologia, tutelando biodiversità e specie a rischio. Le attività dovrebbero coprire tutti i seguenti aspetti:

  • Definire una metodologia per identificare pratiche agroecologiche ottimali per affrontare i cambiamenti climatici, tutelare la biodiversità e migliorare la redditività agricola.
  • Implementare strumenti semplici e a basso costo per misurare e monetizzare il sequestro di carbonio da parte degli agricoltori.
  • Applicare le pratiche agroecologiche a una varietà di colture e sistemi agricoli, sia convenzionali che biologici.
  • Sperimentare meccanismi innovativi per facilitare la transizione degli agricoltori verso l’agroecologia.
  • Istituire Laboratori Viventi, che comprendano l’allestimento di appezzamenti dimostrativi, la realizzazione di ricerche partecipative con gli agricoltori e l’organizzazione di sessioni formative e workshop.
  • Sviluppare strategie per espandere e consolidare le pratiche agroecologiche oltre l’ambito geografico e temporale del progetto, valorizzando reti esistenti e creando contesti favorevoli allo sviluppo agricolo sostenibile.

Area 3 - Topic 2.3.1

L’iniziativa sostiene progetti che promuovono prodotti proteici a base vegetale nelle diete mediterranee, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e valorizzare la cultura locale. Le strategie devono essere sensibili al contesto culturale, rispettare le tradizioni alimentari e aiutare i consumatori a superare le difficoltà, favorendo una transizione inclusiva verso un’alimentazione sostenibile e vegetale. Le attività devono includere:

  • Innovazione nelle tecnologie e nei metodi di lavorazione per migliorare qualità, accessibilità e sostenibilità dei prodotti proteici vegetali (PBAPs) nelle diete mediterranee.
  • Studi su allergeni e intolleranze legati alle proteine vegetali per garantirne sicurezza e accessibilità.
  • Valutazioni nutrizionali, di digeribilità e sensoriali delle proteine vegetali, con focus su gruppi vulnerabili come giovani, donne in gravidanza e anziani.
  • Analisi del ruolo dei media e dell’educazione nel condizionare le scelte alimentari, promuovendo l’informazione e la consapevolezza attraverso etichettature chiare, campagne educative e iniziative comunitarie.

Le azioni sono Azioni di Ricerca e Innovazione (RIA).

Durata delle azioni: 36 mesi

Chi può partecipare

Per l’Italia - sono ammissibili i seguenti soggetti, a condizione che abbiano una stabile organizzazione in Italia: imprese, comprese le fondazioni e gli enti non economici, università, enti di ricerca e organismi di ricerca

I beneficiari devono essere stabiliti negli Stati partecipanti al programma PRIMA:

  • Paesi UE: Bulgaria, Croazia, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Spagna, Slovenia (compresi Paesi e territori d’oltremare);
  • Paesi Partner del Mediterraneo (MPC): Israele, Tunisia e Turchia (Paesi Associati); Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco (Paesi Terzi non Associati a Horizon Europe). Questi ultimi sono soggetti a condizioni specifiche (Cfr. pag. 64 del WP).

Le Azioni di Innovazione devono essere presentate da almeno tre soggetti giuridici con sede in tre diversi Paesi considerati Stati partecipanti, di cui:

  • almeno uno deve essere stabilito in uno Stato membro dell'UE o in un Paese terzo associato a Horizon Europe e non deve essere un MPC
  • almeno uno deve essere stabilito in un Paese terzo che si affaccia sul Mar Mediterraneo (MPC)
  • tutti e tre gli enti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 36.175.000 Euro

Contributo massimo: 1.500.000 Euro

In base alle normative nazionali italiane:

Dotazione finanziaria Italia: 7.000.000 Euro

L’importo massimo dei finanziamenti concessi per progetto è indipendente dal ruolo dei partner italiani, ma dipende dai fondi utilizzabili:

  • 500.000 Euro per i progetti in cui tutti i partecipanti italiani sono ammissibili ai fondi FESR;

  • 300.000 Euro per i progetti in cui i partecipanti italiani non sono ammissibili ai fondi FESR.

L'importo del finanziamento che può essere concesso a ciascun beneficiario è calcolato moltiplicando i costi ammissibili per il tasso di finanziamento elencato di seguito:

  • Ricerca di base: 70%
  • Ricerca industriale: 70%
  • Sviluppo Sperimentale: 25%

Si ricorda che i consorzi in cui tutti i partner italiani hanno sede nelle Regioni meno sviluppate d’Italia (Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) e vi è almeno una PMI italiana, sono ammissibili ai fondi strutturali (FESR). Quando queste condizioni non sono soddisfatte, i partner italiani possono essere finanziati solo con fondi nazionali (FIRST).

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Pagina MUR

Bando sezione 2

Linee Guida sezione 2

Annual Work Plan 2025

Norme nazionali

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Oltre alla proposta progettuale, che deve essere presentata a livello europeo, i partecipanti italiani sono tenuti a presentare una domanda nazionale al MUR, tramite la piattaforma web nazionale.

Attenzione! Poiché il bando è finanziato dagli enti finanziatori nazionali, si prega di leggere attentamente le normative nazionali del proprio Paese (disponibili sul sito web di PRIMA) per verificare la propria ammissibilità. Si ricorda inoltre, che ogni partecipante, per essere ammesso, deve soddisfare i criteri di ammissibilità elencati nell'Avviso integrativo nazionale.

Per tutti i dettagli specifici sulle attività, impatti, KPI ecc. dei vari Topic si consiglia di leggere scrupolosamente il testo del bando. Ulteriori condizioni comuni sono invece contenute nelle Linee Guida e nel Work Plan e sono altrettanto importanti per la presentazione di una proposta completa e corretta.

Si informa che la stessa proposta progettuale non può essere presentata alle sezioni 1 e 2 del bando PRIMA.

Verifica con attenzione quali sono i costi ammissibili, cioè tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto (Cfr. sez. 6 norme nazionali).

Presta attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo e quali aspetti tenere maggiormente in considerazione ai fini dell'attribuzione del punteggio (Cfr. par. VIII delle Linee Guida).

Hai bisogno di ulteriori informazioni? Contatta il seguente indirizzo e-mail: aldo.covello@miur.it oppure rivolgiti ai National Contact Points.

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