Scadenza: 10 maggio 2022
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Veneto

Dotazione Complessiva
€ 1.491.332
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

Il bando intende finanziare progetti di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore.

Le priorità sono:

  • Contrastare ogni forma di povertà, anche educativa, a favore di preadolescenti, adolescenti, giovani e NEET;
  • Contrastare ogni forma di povertà;
  • Ridurre le ineguaglianze;
  • Assicurare la salute ed il benessere per tutti;
  • Creare la cultura del dono per una cittadinanza consapevole.

Interventi ammissibili

Gli interventi ammissibili, legati alle priorità, sono:

  • Contrastare ogni forma di povertà, anche educativa, a favore di preadolescenti, adolescenti, giovani e NEET:
  • promozione di azioni volte a contrastare le condizioni di fragilità e di isolamento dei ragazzi e delle ragazze, generate dal lockdown, anche con il sostegno extra-scolastico (attività sportive, musicali, studio, orientamento ecc.);
  • attivazione di processi di co-costruzione di progettualità che implementino lo scambio di esperienze e la "mutualità partecipata" capace di accogliere le narrazioni traumatiche conseguenti alla pandemia;
  • rafforzamento delle relazioni significative e capacitanti mediante processi partecipativi, di ascolto e mutuo-aiuto;
  • promozione di azioni di socializzazione e aggregazione con opportunità educative per il tempo libero, attraverso il coinvolgimento diretto;
  • promozione di un uso più consapevole delle nuove tecnologie volto a contrastare le discriminazioni di genere e a prevenire il bullismo, anche in ambito informatico;
  • promozione di sani stili di vita per contrastare situazione di devianza e dipendenza nelle sue diverse forme;
  • Contrastare ogni forma di povertà:
  • promuovere e realizzazione di azioni che anticipino, individuino e rispondano a situazioni di fragilità e di bisogno in fasce di popolazione particolarmente esposte a fenomeni di marginalizzazione e solitudine come le persone anziane sole, i soggetti fragili e non autonomi e di coloro che vivono in luoghi vulnerabili e forme di isolamento sociale, mitigando gli effetti della crisi socio economica e della povertà estrema contrastando lo spreco, il degrado del territorio e la marginalità (monogenitorialità, disabilità o solitudine indesiderata);
  • Ridurre le ineguaglianze:
  • sviluppo di forme di welfare generativo di comunità anche attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato in attività di utilità sociale;
  • promozione di rapporti intergenerazionali, rafforzamento di legami sociali anche attraverso la rigenerazione degli spazi esistenti e la valorizzazione della cultura, della musica, dello sport e di ogni altro strumento di aggregazione;
  • promozione di risposte innovative ai bisogni emergenti locali o consolidamento di esperienze e buone pratiche a rilevante impatto sociale;
  • promozione di azioni di accoglienza e inclusione sociale, in raccordo con le Prefetture-Enti locali e la Protezione Civile, con particolare attenzione alle situazioni di emergenza sociale e socio-sanitaria di persone anche profughe di guerra;
  • Assicurare la salute ed il benessere per tutti:
  • sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani;
  • promozione del coinvolgimento di nuovi giovani volontari nella realtà del Terzo settore regionale, per una crescita degli enti, creazione di sinergie virtuose tra enti strutturati ed enti di dimensioni più ridotte, accrescimento delle specifiche competenze tecniche, digitali e relazionali, spendibili a favore della collettività e della comunità di riferimento, per lo sviluppo di modelli operativi flessibili, di rete e di rafforzamento della capacity building;
  • promozione di forme di stretta collaborazione formale tra il Terzo settore e la filiera dei servizi socio-assistenziali e di cura autorizzati/accreditati per tessere processi partecipativi e di reti territoriali coese e sinergiche;
  • Creare la cultura del dono per una cittadinanza consapevole:
  • Promozione dello sviluppo della cultura del dono, anche di sangue, organi e tessuti, in relazione a sani stili di vita e ad una maggiore consapevolezza e valorizzazione della solidarietà sociale, anche mediante percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze sociali e civiche.

I progetti dovranno prevedere lo svolgimento di una o più attività di interesse generale ricomprese tra quelle elencate all’articolo 5 del Codice del Terzo settore e svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio, in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti (Cfr. Allegato A del bando).

Tipologie di progetti ammissibili:

  • a valenza locale-provinciale, le cui azioni pongono una forte attenzione alle caratteristiche peculiari del territorio di riferimento, comunale, sovracomunale o provinciale, con l’intento di ricostruire coesione sociale e rinnovarne l’identità (costo progettuale: minimo 25.000 Euro, massimo 39.999 Euro). Possono essere proposti sia in forma singola che in partenariato;
  • a valenza interprovinciale-regionale, promossi da una rete di minimo 3 partner, in grado di attivare processi che permettano la realizzazione di soluzioni ad hoc capaci di soddisfare le istanze sociali presenti in una dimensione territoriale più ampia (costo progettuale: minimo 40.000 Euro, massimo 70.000 Euro).

Chi può partecipare

Possono partecipare al bando:

  • le Organizzazioni di Volontariato (ODV) iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) o al Registro regionale;
  • le Associazioni di Promozione Sociale (APS) iscritte al Runts o al Registro regionale o, per le articolazioni territoriali e le associazioni affiliate ad Associazioni di carattere nazionale, al Registro nazionale delle APS;
  • le Fondazioni del Terzo Settore iscritte al Runts o all’Anagrafe unica delle onlus, presso l’Agenzia delle entrate.

Ogni soggetto proponente potrà partecipare, con una sola proposta progettuale, in forma singola o in partenariato.

I soggetti proponenti, singoli, capofila e partner, devono avere la sede e svolgere la propria attività sul territorio della Regione del Veneto.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 1.491.332 Euro, suddivisa tra le diverse realtà come segue:

  • 641.273 Euro alle ODV e alle APS;
  • 208.786 Euro alle Fondazioni del Terzo settore.

Quota di cofinanziamento: 80%

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Allegato A

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Attenzione! Un’idea progettuale non è una proposta progettuale. Al momento della stesura, tieniti pronto a modellare la tua idea sulle specifiche richieste del bando in termini di priorità, obiettivi, ambiti di intervento e spese ammissibili. Si consiglia di approfondire la lettura degli obiettivi, delle priorità e degli ambiti di intervento del bando dettagliate all’Art. 2 (pagg. 1 e ss. del bando) e nell’Allegato A.

Se dovessi decidere di presentare domanda in partenariato, dedica tempo alla sua costruzione! La scelta dei partner non deve mai essere casuale. La parola d’ordine è complementarietà. Assicurati che i soggetti che decidi di coinvolgere nella realizzazione del progetto abbiano le tue stesse motivazioni. Se non si possiede un buon partenariato, un progetto, per quanto ben scritto, avrà delle serie difficoltà in fase di valutazione. Assicurati, inoltre, che tutti i partner siano eleggibili e che la composizione del partenariato rispetti i requisiti richiamati nel bando (Cfr. Art. 3, pag. 3 del bando). Possono essere partner anche le reti associative (Federazioni o Coordinamenti) se rivestono la qualifica di organizzazione di volontariato o associazione di promozione sociale e iscritte ai relativi Registri.

Tieni presente che, al fine di promuovere reti inclusive e favorire l’incremento della capacity building degli enti (intesa come sviluppo delle risorse umane in termini di qualificazione di competenze, investimento e rinnovamento, capacità di creare percorsi virtuosi volti ad una maggior sostenibilità del progetto, diffusione del principio della co-progettazione), è favorita la collaborazione con soggetti diversi da ODV, APS e Fondazioni Terzo settore, quali enti pubblici o privati (Cfr. Art. 4, pag. 3 del bando). I soggetti qualificati come “Collaboratori” non possono beneficiare in nessuna forma di parte del contributo assegnato all’ente capofila, (nemmeno sotto forma di rimborso spese).

Attenzione! È a carico del proponente una quota minima di cofinanziamento pari al 20% del costo complessivo del progetto riconoscibile in parte in forma indiretta (valorizzazione dell’azione svolta dai volontari e/o di beni e servizi messi a disposizione di soggetti terzi, pubblici e privati, esclusi i partner, per un valore massimo complessivo del 10% del costo del progetto) e in parte in forma diretta (che non possono essere altri finanziamenti pubblici né i proventi del 5 per mille). La possibilità di imputare le ore di volontariato nella quota di cofinanziamento rappresenta un’ottima opportunità per la realizzazione del progetto (Cfr. Art. 8, pag. 6 del bando).

Verifica quali sono i costi ammissibili, cioè tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto (Cfr. Art. 8, pagg. 5 e ss. del bando).

Si raccomanda di leggere scrupolosamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente finanziatore al fine di valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare ti aiuterà a capire se la tua idea progettuale possiede le caratteristiche giuste per aggiudicarsi il contributo (Cfr. Art. 12, pagg. 8 e ss.).

È sempre consigliabile prendere contatto diretto con l’Ente finanziatore, ti aiuterà a comprendere se il tuo progetto possiede le giuste caratteristiche per essere finanziato (tel.: 041279.1421 - 1400 – 1379; email: progettiterzosettore@regione.veneto.it).

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