PSR: Progetti Integrati di Filiera (PIF) Agroalimentare – annualità 2017

Scadenza: 3 gennaio 2018
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Bando scaduto
SCADENZA

3 gennaio 2018

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

OBIETTIVO

La Regione Toscana ha pubblicato il bando "Progetti Integrati di Filiera (PIF) Agroalimentare – annualità 2017".

La validità del bando e delle relative domande presentate è condizionato all’approvazione in corso della citata modifica da parte della Commissione
Europea in modo che non possano derivare oneri a carico del bilancio regionale, in caso di mancata approvazione della proposta di PSR da parte

della predetta stessa Commissione.

I Progetti integrati di filiera sono uno strumento che aggrega tutti gli attori di filiere agricole e agroalimentari
(produttori primari, imprese di trasformazione e commercializzazione, ecc.) al fine di superare le principali criticità
delle filiere stesse, per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e per realizzare relazioni di mercato
più equilibrate. I progetti integrati consentono, inoltre, di sostenere la redditività delle aziende agricole e di

incentivare l’innovazione di processo e di prodotto nonché la cooperazione tra le stesse aziende.

DESCRIZIONE

La Regione Toscana ha pubblicato il bando "Progetti Integrati di Filiera (PIF) Agroalimentare – annualità 2017".

La validità del bando e delle relative domande presentate è condizionato all’approvazione in corso della citata modifica da parte della Commissione
Europea in modo che non possano derivare oneri a carico del bilancio regionale, in caso di mancata approvazione della proposta di PSR da parte

della predetta stessa Commissione.

I Progetti integrati di filiera sono uno strumento che aggrega tutti gli attori di filiere agricole e agroalimentari
(produttori primari, imprese di trasformazione e commercializzazione, ecc.) al fine di superare le principali criticità
delle filiere stesse, per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e per realizzare relazioni di mercato
più equilibrate. I progetti integrati consentono, inoltre, di sostenere la redditività delle aziende agricole e di

incentivare l’innovazione di processo e di prodotto nonché la cooperazione tra le stesse aziende.

AZIONI FINANZIATE

Gli investimenti previsti nel PIF devono riferirsi ad almeno due tra le seguenti sottomisure/operazioni del PSR, fra le quali devono obbligatoriamente essere presenti entrambi i tipi di operazione 4.1.3 e 4.2.1:

-

sottomisura 1.2 “Progetti dimostrativi e azioni informative” (per ogni PIF è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto);

-

sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti alle aziende agricole”: operazione 4.1.3 “Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole” e operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole”;

-

sottomisura 4.2, operazione 4.2.1 “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli”;

-

sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e di cooperazione” (per ogni PIF è consentita la presentazione di un solo progetto di cooperazione);

-

sottomisura 16.3 “Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e per condividere strumenti e risorse” (per ogni PIF è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto).

Nel progetto integrato di filiera è obbligatoria la presenza della fase di produzione primaria (agricola, zootecnica) attraverso la partecipazione di partecipanti diretti. Inoltre deve essere obbligatoriamente presente almeno una delle seguenti fasi:

-

trasformazione;
-

commercializzazione.

È consentita la presentazione di progetti i cui investimenti coinvolgono una o più delle seguenti filiere:

Vitivinicola
Olivo-oleicola
Florovivaistica
Ortofrutticola (inclusi piccoli frutti, funghi e tartufi, castagne e marroni)
Cerealicola (per alimentazione umana, per zootecnia)
Colture industriali (incluse colture proteoleaginose, da fibra, aromatiche e officinali)
Apistica - Bovina (compreso bufalini)
Ovi-caprina
Suinicola

Altra zootecnica (avicunicola, equina).

Se in un PIF riferito ad una sola filiera zootecnica sono presenti anche investimenti aziendali riferibili alla produzione e alla somministrazione degli alimenti destinati al bestiame, il PIF è comunque considerato “monofiliera”.

Negli impianti di trasformazione e/o strutture di commercializzazione finanziati nell’ambito del PIF, le materie prime o i prodotti semilavorati utilizzati devono provenire, per almeno il 51% del quantitativo totale, dalle imprese agricole di produzione primaria
(singole o associate) o da loro aggregazioni, sia in qualità di partecipanti diretti che indiretti al PIF, per la durata prevista nell’Accordo. Sono fatte salve le cause di forza maggiore o circostanze eccezionali (secondo comma, articolo 2 del Regolamento (UE) n.

1306/2013). In tali casi il capofila ne deve dare comunicazione scritta all’Ufficio responsabile unitamente alla relativa documentazione.

Per il settore carni, negli impianti di trasformazione possono essere utilizzate anche carni già macellate purché sia verificata almeno una delle seguenti condizioni:

a) derivino da macelli che utilizzano capi direttamente forniti da produttori agricoli di base;

b) derivino da sezionatori che utilizzano capi direttamente forniti dai macelli di cui alla precedente lettera a);

c) siano fornite direttamente da produttori agricoli di base.

CHI PUO' PARTECIPARE

Sono ammessi a beneficiare del sostegno i soggetti definiti come beneficiari nell’ambito di ciascuna sottomisura/tipo di operazione attivata all’interno del PIF e che aderiscono come partecipanti diretti ad un Accordo di filiera.

Tali soggetti possono partecipare a più progetti integrati, solo se gli stessi progetti sono riferiti a filiere diverse tra quelle elencate al successivo paragrafo “Filiere e fasi oggetto dei PIF” oppure, se nell’ambito della stessa filiera, riguardano prodotti finali diversi
e flussi commerciali ben distinti. La suddetta limitazione non si applica alla sottomisura 16.2 in riferimento alla partecipazione a più progetti integrati di filiera da parte di Enti di ricerca o Università e soggetti assimilati, quando i beneficiari dei progetti che

riguardano la stessa filiera e lo stesso prodotto finale di filiera, sono dipartimenti e unità distinte (istituti, laboratori, centri) anche se appartenenti allo stesso Ente di Ricerca o Università.

I soggetti che hanno beneficiato del sostegno nel precedente Bando PIF 2015, possono partecipare ad un nuovo Progetto integrato di filiera, in qualità di partecipanti diretti, coerentemente con gli impegni già presi nel precedente PIF 2015 e con le limitazioni
di cui al successivo paragrafo “Minimali e massimali di contributo”. Al momento della presentazione del PIF, i partecipanti diretti devono possedere sul Sistema informativo di ARTEA il fascicolo aziendale elettronico, ad eccezione del soggetto che attiva la

sottomisura 16.3 e dei soggetti scientifici partecipanti alla sottomisura 16.2 che possono costituire il fascicolo prima della presentazione della domanda di aiuto.

Ciascun beneficiario conserva autonomia ai fini:

a) degli adempimenti connessi alla gestione del finanziamento pubblico con le limitazioni eventualmente apportate in sede di sottoscrizione dell’Accordo di filiera;

b) della rispondenza ai vincoli previsti in ciascuna sottomisura/operazione del PSR;

c) della responsabilità di eventuali conseguenze legate alla non realizzazione di attività/interventi di cui è titolare.

I soggetti partecipanti al progetto integrato di filiera sottoscrivono un Accordo di filiera, che contiene gli impegni e gli obblighi di ciascun soggetto. L'Accordo, sottoscritto sia dai partecipanti diretti che dai partecipanti indiretti al progetto di filiera, contiene gli

impegni e gli obblighi di ciascun soggetto, con indicazione degli scopi e finalità prefissati e deve avere una durata minima di tre anni.

Per ciascun progetto di filiera il numero minimo di soggetti partecipanti è 12, di cui almeno 5 partecipanti diretti. Fra i partecipanti diretti almeno 3 devono svolgere un ruolo all’interno del PIF nell’ambito della fase di produzione primaria.

ENTITA' CONTRIBUTO

L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione nell’annualità 2017 per la selezione dei PIF è pari a 30 milioni di euro.

Sono ammessi i progetti integrati di filiera con importi minimi di contributo complessivo non inferiore a 150.000 euro.

Il massimo di contributo concedibile per intero progetto PIF è pari a 2.250.000 euro.

COME PARTECIPARE

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

07/07/2017_CAD

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