Regione Sardegna
La Regione Sardegna riconosce la pace e lo sviluppo quali diritti fondamentali della persona e dei popoli. Coerentemente con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, sostiene, in attuazione della Legge regionale 11 aprile 1996, n. 19 “Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale”, iniziative promosse da Enti locali, Organizzazioni della società civile e Soggetti del mondo accademico isolano finalizzate ad affermare diritti umani e pace, ridurre povertà e disuguaglianze, fronteggiare conflitti ed emergenze nei Paesi in via di sviluppo.
Coerentemente con i 5 Pilastri dell’Agenda 2030 (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partenariato), le priorità di azione delle iniziative dovranno essere direttamente correlate agli Obiettivi e Target di sviluppo sostenibile.
Aree tematiche:
In ottemperanza a quanto indicato nel Documento di programmazione triennale del MAECI, sono considerate aree prioritarie di cooperazione i seguenti Paesi:
Le iniziative progettuali, ritenute di particolare rilievo strategico per l’azione regionale di aiuto pubblico allo sviluppo, potranno essere realizzate anche in aree geografiche diverse da quelle sopra elencate, purché sempre riconducibili a Paesi in via di sviluppo e purché siano incluse nell’elenco predisposto dall’OCSE-DAC dei Paesi che possono beneficiare dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo.
Gli interventi possono avere decorrenza dal 1.01.2025 e avere durata massima fino al 31.12.2027.
Per maggiori informazioni sulle tipologie di intervento consultare l’articolo 3 del bando.
I soggetti proponenti (capofila) dovranno appartenere a una delle seguenti categorie:
I soggetti capofila devono avere sede legale e sede operativa in Sardegna.
Gli Enti del Terzo settore devono essere iscritti al RUNTS e prevedere la cooperazione allo sviluppo tra le finalità statutarie.
Tutte le iniziative dovranno essere realizzate obbligatoriamente in associazione con almeno un partner estero (composizione minima obbligatoria). Per maggiori informazioni consultare l’articolo 5.2 del bando.
La dotazione iscritta in bilancio per il finanziamento di iniziative di cooperazione allo sviluppo è stimata per le annualità 2025-2027, in 1.000.000 Euro per ciascuna annualità.
La quota di finanziamento regionale non potrà essere superiore al 70% del costo totale dell'iniziativa e non potrà essere superiore a 60.000 Euro per progetto.
La somma complessiva dei cofinanziamenti apportati dal capofila e dai partner dovrà essere, conseguentemente, pari o superiore al 30% del costo totale del progetto. Il cofinanziamento richiesto potrà essere corrisposto anche da un solo soggetto.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Si consiglia di prestare molta attenzione ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio, perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. art. 11, pag. 15 e ss. del bando).
Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. art. 13, pag. 17 e ss. del bando).
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