Scadenza: 30 giugno 2025
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Sardegna

Dotazione Complessiva
€ 1.000.000
Finanziamento Massimo
€60.000
Co-finanziamento
70%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

La Regione Sardegna riconosce la pace e lo sviluppo quali diritti fondamentali della persona e dei popoli. Coerentemente con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, sostiene, in attuazione della Legge regionale 11 aprile 1996, n. 19 “Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale”, iniziative promosse da Enti locali, Organizzazioni della società civile e Soggetti del mondo accademico isolano finalizzate ad affermare diritti umani e pace, ridurre povertà e disuguaglianze, fronteggiare conflitti ed emergenze nei Paesi in via di sviluppo.

Interventi ammissibili

Coerentemente con i 5 Pilastri dell’Agenda 2030 (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partenariato), le priorità di azione delle iniziative dovranno essere direttamente correlate agli Obiettivi e Target di sviluppo sostenibile.

Aree tematiche:

  • Istruzione, formazione, lavoro dignitoso;
  • salute;
  • acqua e igiene
  • demografia, uguaglianza di genere, rafforzamento del ruolo delle donne;
  • disuguaglianze, inclusione e disabilità.
  • agricoltura e sicurezza alimentare;
  • ambiente e cambiamento climatico,
  • riduzione dei rischi ed energia;
  • transizione digitale;
  • industria, innovazione, infrastrutture sostenibili;
  • città, insediamenti umani inclusivi e sostenibili;
  • salvaguardia e promozione del patrimonio culturale;
  • buon governo, pace e sicurezza umana.

In ottemperanza a quanto indicato nel Documento di programmazione triennale del MAECI, sono considerate aree prioritarie di cooperazione i seguenti Paesi:

  • Africa Mediterranea: Egitto, Libia, Tunisia;
  • Africa Orientale: Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Sudan, Uganda;
  • Africa Occidentale: Burkina Faso, Ciad, Costa d’Avorio, Ghana, Guinea, Mali, Mauritania, Niger, Repubblica del Congo, Senegal;
  • Africa Australe: Malawi, Mozambico, Tanzania, Zambia;
  • Medio Oriente: Giordania, Iraq, Libano, Palestina, Siria;
  • Balcani Occidentali: Albania; - Europa Orientale: Armenia, Moldova, Ucraina;
  • America Latina e Caraibi: Colombia, Cuba, El Salvador;
  • Asia: Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan.

Le iniziative progettuali, ritenute di particolare rilievo strategico per l’azione regionale di aiuto pubblico allo sviluppo, potranno essere realizzate anche in aree geografiche diverse da quelle sopra elencate, purché sempre riconducibili a Paesi in via di sviluppo e purché siano incluse nell’elenco predisposto dall’OCSE-DAC dei Paesi che possono beneficiare dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo.

Gli interventi possono avere decorrenza dal 1.01.2025 e avere durata massima fino al 31.12.2027.

Per maggiori informazioni sulle tipologie di intervento consultare l’articolo 3 del bando.

Chi può partecipare

I soggetti proponenti (capofila) dovranno appartenere a una delle seguenti categorie:

  • Enti locali anche organizzati tra loro in forme associative costituite secondo le disposizioni del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL).
  • Università ed Enti pubblici
  • Organizzazioni della società civile e gli altri soggetti senza finalità di lucro (Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo) di seguito elencati:
    • Organizzazioni non governative (ONG) specializzate nella cooperazione allo sviluppo e nell'aiuto umanitario;
    • Enti del Terzo settore (ETS) non commerciali di cui all'articolo 79, comma 5, del codice del Terzo settore di cui all'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106 statutariamente finalizzate alla cooperazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale;
    • Organizzazioni di commercio equo e solidale, della finanza etica e del microcredito che nel proprio statuto prevedano come finalità prioritaria la cooperazione internazionale allo sviluppo;
    • Organizzazioni e Associazioni delle comunità di immigrati che mantengano con le comunità dei Paesi di origine rapporti di cooperazione e sostegno allo sviluppo o che collaborino con soggetti provvisti dei requisiti di cui al presente articolo e attivi nei Paesi coinvolti;
    • Imprese cooperative e sociali, organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori, fondazioni, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale qualora i loro statuti prevedano la cooperazione allo sviluppo tra i fini istituzionali
    • Organizzazioni con sede legale in Italia che godono da almeno quattro anni dello status consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).

I soggetti capofila devono avere sede legale e sede operativa in Sardegna.

Gli Enti del Terzo settore devono essere iscritti al RUNTS e prevedere la cooperazione allo sviluppo tra le finalità statutarie.

Tutte le iniziative dovranno essere realizzate obbligatoriamente in associazione con almeno un partner estero (composizione minima obbligatoria). Per maggiori informazioni consultare l’articolo 5.2 del bando.

Entità del contributo

La dotazione iscritta in bilancio per il finanziamento di iniziative di cooperazione allo sviluppo è stimata per le annualità 2025-2027, in 1.000.000 Euro per ciascuna annualità.

La quota di finanziamento regionale non potrà essere superiore al 70% del costo totale dell'iniziativa e non potrà essere superiore a 60.000 Euro per progetto.

La somma complessiva dei cofinanziamenti apportati dal capofila e dai partner dovrà essere, conseguentemente, pari o superiore al 30% del costo totale del progetto. Il cofinanziamento richiesto potrà essere corrisposto anche da un solo soggetto.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Si consiglia di prestare molta attenzione ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio, perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. art. 11, pag. 15 e ss. del bando).

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. art. 13, pag. 17 e ss. del bando).

Hai bisogno di maggiori informazioni? Contatta i seguenti recapiti:

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