Scadenza: 30 aprile 2021
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Programma/Ente di finanziamento

Regione Marche - POR FESR 2014-2020

Dotazione Complessiva
€ 500.000
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Bando scaduto

Finalità

Nell’ambito del progetto ITI – Investimenti Territoriali Integrati, il Comune di Macerata intende favorire la realizzazione di progetti di ricerca collaborativi con sperimentazioni ed applicazioni dirette nel sistema locale urbano di riferimento.

L’obiettivo è quello di agevolare il matching tra domanda e offerta di innovazione, intensificando il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica nelle imprese con applicazioni dirette ai sistemi urbani locali e promuovendo l’incremento delle competenze e delle conoscenze del capitale umano (borse di ricerca, dottorati, alto apprendistato, ecc.).

L'intervento è finalizzato a sviluppare soluzioni innovative negli ambiti della specializzazione intelligente quali

  • domotica
  • manifattura sostenibile
  • salute e benessere
  • ICT

al fine di intercettare le esigenze tipiche del sistema urbano, generando una ricaduta positiva sia in termini di competitività degli attori del sistema industriale sia in termini di servizi innovativi per accrescere attrattività del territorio con riferimento al potenziale turistico, alla qualità ambientale e all’accessibilità e fruibilità dei servizi da parte cittadini e visitatori.

L'obiettivo è di favorire la competitività delle imprese e degli attori del sistema industriale attraverso lo sviluppo di soluzioni per Macerata Micro Senseable City.

Il bando favorisce l’aggregazione tra imprese, università, enti di ricerca specializzati nella progettazione di soluzioni e sistemi avanzati per la rigenerazione urbana intesa come l’insieme dei fabbisogni della città legati alla mobilità, risparmio energetico, riqualificazione del patrimonio culturale e aumento dei servizi ai cittadini.

I progetti presentati saranno chiamati a sviluppare filoni di ricerca legati alle dimensioni sociali, ambientali ed economiche che caratterizzano la città e sulle quali si focalizza la strategia Urbana della Città di Macerata.

Interventi ammissibili

Per una più efficacie ricaduta delle progettualità sul sistema urbano i progetti dovranno prevedere le seguenti linee di intervento:

1) Ricerca e sviluppo: almeno un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzato nelle tematiche sopra descritte, con l’obiettivo di generare soluzioni tecnologiche innovative che potranno essere sperimentate in ambito urbano. Le risorse a disposizione per tale tipologia di investimento dovranno attestarsi fra il 10% e il 50% del costo totale ammissibile

2) Sperimentazione e prototipazione: a partire dal progetto di ricerca sopra individuato sarà prevista la realizzazione di azioni pilota con ricadute dirette nel sistema urbano locale del Comune di Macerata. Le attività comprendono la realizzazione di prototipi e soluzioni tecnologiche innovative sviluppate in base alle specifiche esigenze di gruppi omogeni di utenti e cittadini. Le soluzioni potranno essere sperimentate su luoghi e spazi sensibili messi a diposizione dagli Enti Pubblici interessati. Tale tipologia di investimento dovrà rappresentare una quota variabile fra il 10% e il 50% del costo totale ammissibile

Il programma di investimento dovrà essere avviato successivamente alla presentazione della domanda e comunque al massimo entro e non oltre 15 giorni a partire dalla data di ricevimento del decreto di concessione delle agevolazioni, previa costituzione dell’aggregazione in una forma giuridicamente riconosciuta. Le spese ammissibili decorrono, pertanto, da tale data e comunque devono essere successive alla data di costituzione dell’aggregazione in una forma giuridicamente riconosciuta

Il programma di investimento dovrà concludersi entro 18 mesi dalla data di avvio. Le spese sono ammissibili fino alla conclusione del progetto, fermo restando che possono essere quietanzate entro i successivi 60 giorni

Il progetto dovrà essere interamente realizzato nelle Marche.

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi necessari per le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e azioni pilota secondo le seguenti tipologie:

1) Spese di personale:

  • costi per il personale dipendente, sia a tempo indeterminato che determinato
  • costi per il personale in rapporto di somministrazione nella misura in cui sono impiegati nel progetto
  • costi per assegni e borse di ricerca per la quota utilizzata esclusivamente ai fini del progetto

2) Spese per investimenti materiali ed immateriali:

  • per quanto riguarda le strumentazioni necessarie alla realizzazione delle azioni sperimentali, dei prototipi o dimostratori messe a disposizione dalle imprese per i fini del progetto sono ammissibili gli investimenti materiali (impianti macchinari, strumentazioni e attrezzature, hardware e software) ed immateriali (diritti di brevetto licenze, know-how e altre forme di proprietà intellettuale). Deve trattarsi di beni nuovi di fabbrica e il costo imputabile al progetto corrisponde al valore della fornitura
  • per quanto riguarda i progetti di ricerca e sviluppo sono ammissibili gli investimenti materiali (macchinari, strumentazioni e attrezzature, hardware e software) ed immateriali (diritti di brevetto licenze, know-how e altre forme di proprietà intellettuale) nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per lo svolgimento dei progetti. Sono ammissibili unicamente i costi di ammortamento di immobilizzazioni materiali ed immateriali ai sensi dell’art. 2424 del Codice Civile, calcolati secondo le pratiche contabili ed il sistema di ammortamento abituale del beneficiario. L’ammortamento non può mai eccedere il costo totale del bene ed è considerata eleggibile solo la percentuale di utilizzo del bene destinata al progetto

3) Spese per consulenze (subcontracting):

  • contratti stipulati con società private, enti pubblici, singoli professionisti, anche in rapporto di prestazione occasionale, per la realizzazione di attività di ricerca e sperimentazione, per l’acquisizione di servizi necessari per l’attività di ricerca
  • tali spese non potranno comunque superare il 30% del costo totale ammissibile

4) Spese per materiali:

  • costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi direttamente imputabili al programma di investimento
  • costi relativi alla componentistica per la realizzazione di prototipi e impianti pilota. Tali costi non devono comunque rientrare in generiche forniture ma essere chiaramente riconducibili al programma

5) Altre spese dirette:

  • spese per la diffusione e la valorizzazione dei risultati del programma quali a titolo esemplificativo: convegni, pubblicazioni, siti web
  • spese necessarie per la costituzione della aggregazione e le spese relative alla fideiussione per la richiesta di anticipazione

6) Spese generali supplementari (d’ufficio e amministrative): costi indiretti funzionali alla realizzazione del programma calcolati con un tasso forfettario pari al 15% dei costi diretti ammissibili per il personale

 

SPESE NON AMMISSIBILI

  • Spese di personale: costi per il personale impiegato in mansioni di carattere ordinario non strettamente riconducibili al progetto (ad es. segreteria, amministrazione, sicurezza, manutenzione ordinaria, ecc. che rientrano fra le spese generali)
  • Spese per investimenti materiali ed immateriali: costi per leasing o noleggio attrezzature e per l’acquisto di beni usati
  • Spese per materiali: costi per materiali di consumo perché rientrano nelle spese generali
  • Spese generali supplementari: costi relativi agli immobili e ai terreni

Chi può partecipare

SOGGETTI AMMISSIBILI

I soggetti ammessi a beneficiare delle agevolazioni previste dal presente bando sono aggregazioni pubblico private, costituite o costituende, composte da:

  • imprese (micro, piccole, medie e grandi) singole o associate
  • organismi di ricerca e diffusione della conoscenza (Università, Enti pubblici di ricerca, Centri per il trasferimento tecnologico)
  • altri organismi attivi nelle aree di ricerca sviluppate (associazioni riconosciute o fondazioni), se previsti dall’aggregazione proponente

Possono aderire anche Enti locali, Istituti di credito ed altri soggetti pubblici a condizione che mettano a disposizione spazi fisici, infrastrutture o risorse per la realizzazione delle azioni sperimentali. Tali soggetti non potranno comunque beneficiare delle agevolazioni.

 

AGGREGAZIONI PUBBLICO PRIVATE AMMISSIBILI

Possono beneficiare delle agevolazioni le aggregazioni pubblico private che rispettano le regole di seguito riportate:

  • essere già chiaramente definite al momento della presentazione delle candidature
  • essere organizzate in una forma giuridicamente riconosciuta (ATS, RTI o forme similari), con l’individuazione dell’impresa capofila, ovvero riportare l’impegno a costituirsi entro i termini indicati dal Comune di Macerata nella comunicazione di avvenuta concessione del finanziamento
  • la partecipazione delle grandi imprese è consentita a condizione che sia coinvolto un numero significativo di piccole e medie imprese. Gli interventi devono collocarsi, quindi, in una logica di filiera, nell’ambito di un programma:
    • idoneo a produrre benefici per le piccole e medie imprese (di seguito PMI) che aderiscono all’aggregazione
    • orientato in particolare alla domanda di ricerca e innovazione proveniente dalle PMI

Il requisito della “collaborazione”, si intende rispettato quando:

  • nessuna impresa (o gruppo di imprese non autonome) proponente sostiene da sola più del 50% dei costi ammissibili
  • gli organismi di ricerca e diffusione della conoscenza proponenti sostengono cumulativamente non più del 20% dei costi ammissibili e, in ogni caso, gli organismi di ricerca hanno il diritto di pubblicare i risultati del progetto/studio di fattibilità nella misura in cui derivino da ricerche da essi svolte

Inoltre, ai fini della realizzazione del programma di investimento le aggregazioni dovranno stipulare un accordo di collaborazione che preveda:

  • la collaborazione effettiva fra non meno di 3 imprese con sede dell’investimento ubicata nel territorio delle Marche, indipendenti l’una dall’altra e dagli organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, cioè non associate e non collegate
  • la presenza di almeno 1 organismo di ricerca e diffusione della conoscenza con sede dell’investimento ubicata nel territorio delle Marche
  • la presenza nell’aggregazione di PMI, che devono sostenere cumulativamente un costo pari o superiore al 30% del totale dei costi ammissibili

 

E’ fatto divieto:

  • sia per un’impresa che per un organismo di ricerca partecipare al bando in più aggregazioni pubblico-private
  • per un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza:
    • di essere contemporaneamente fornitore di servizi e soggetto proponente facente parte dell’aggregazione per lo stesso programma di investimento
    • di rivestire il ruolo di capofila dell’aggregazione pubblico-privata

Nell’Accordo di collaborazione, dovranno essere disciplinati i rapporti fra i diversi soggetti facenti parte dell’aggregazione e nello specifico, fra gli altri aspetti, dovrà essere:

  • definita la governance della piattaforma collaborativa ed individuato il team manager
  • individuata l’impresa capofila, dotata di un mandato di rappresentanza, autorizzata ad intrattenere rapporti con l’Amministrazione regionale
  • descritte le modalità di svolgimento delle attività di gestione e coordinamento del progetto
  • disciplinati i principi in base ai quali tutti i diritti di proprietà intellettuale derivanti dal progetto, nonché i relativi diritti di accesso, sono attribuiti ai diversi partner partecipanti al partenariato pubblico privato

 

REQUISITI DELLE IMPRESE

Le imprese che compongono l’aggregazione devono, al momento di presentazione della domanda, rispettare i seguenti requisiti:

  • essere iscritte nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) territorialmente competente
  • avere la sede dell’investimento (sede legale o unità operativa) ubicata nel territorio delle Marche. Per le imprese prive della sede di investimento nelle Marche all’atto di presentazione della domanda, tale requisito dovrà sussistere alla data della prima erogazione del contributo (a titolo di anticipo o saldo)
  • avere l’attività economica principale, come risultante dal certificato CCIAA alla data di presentazione della domanda, rientrante nelle seguenti attività economiche della classificazione ATECO 2007:
    • c. attività manifatturiere
    • f. costruzioni
    • j. servizi di informazione e comunicazione, limitatamente ai codici:
      • 61. telecomunicazioni
      • 62. produzione di software, consulenza informatica e attività connesse
      • 63. attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici
    • m. attività professionali, scientifiche e tecniche, limitatamente ai codici:
      • 70. attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale
      • 71. attività degli studi di architettura e d'ingegneria, collaudi ed analisi tecniche
      • 72. ricerca scientifica e sviluppo
      • 74. altre attività professionali, scientifiche e tecniche
    • p. istruzione:
      • 85. istruzione

Il mancato possesso dei requisiti da parte di un singolo proponente determinerà l’inammissibilità della domanda qualora l’esclusione dello stesso faccia venir meno il numero minimo di partecipanti richiesto o i requisiti minimi di partecipazione delle PMI nella compagine (a livello numerico e di costi sostenuti) ovvero metta a rischio l’efficace implementazione del progetto.

 

REQUISITI DEGLI ORGANISMI DI RICERCA E DI DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA

  • avere la sede dell’investimento (sede legale o unità operativa) ubicata nel territorio delle Marche. Per gli organismi privi della sede di investimento nelle Marche all’atto di presentazione della domanda, tale requisito dovrà sussistere alla data della prima erogazione del contributo (a titolo di anticipo o saldo)
  • essere senza scopo di lucro, in quanto tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attività di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell'insegnamento

 

COME PARTECIPARE

  • La domanda deve essere compilata online utilizzando la procedura di invio telematico mediante caricamento su SIGEF dei dati previsti dal modello di domanda e relativi allegati
  • La domanda deve essere sottoscritta dal richiedente in forma digitale mediante specifico kit per la firma digitale. Contestualmente alla firma avviene la trasmissione automatica al protocollo informatico della Regione Marche – PALEO, restituendo la ricevuta con la segnatura di protocollazione

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 500.000 Euro

Intensità dell'agevolazione: 40-60%

Per dettagli sull'intensità dell'agevolazione consultare il paragrafo 3.4 "Intensità dell'agevolazione" del bando

Link e Documenti

Bando

Pagina web per formulari e documenti

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

  • Per dettagli sui criteri di valutazione studiare il paragrafo 5.3 "Criteri di valutazione" del bando. Il punteggio minimo per ottenere il finanziamento è di 65/100

  • Le modalità per richiedere l’abilitazione al sistema informativo per l'invio del progetto sono pubblicate nella home page del sito della Regione Marche. Sempre nella home page sono indicati i riferimenti per la risoluzione di problemi tecnici e di contenuto

  • Il programma di investimento deve focalizzarsi sulla realizzazione di un cluster di innovazione finalizzato allo sviluppo e alla sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative ad alta intensità di conoscenza applicate ai sistemi urbani e alla città. Le parole chiave sono domotica, manifattura sostenibile, salute e benessere, internet of things, realtà aumentata, realtà virtuale al fine di migliorare il comfort, la sicurezza e il benessere della persona in tutti gli ambienti di vita. L’ambito di interesse potrà includere, in una visione unitaria, anche gli spazi urbani che compongono una città come Musei, Scuole, Teatri, Ospedali, Piazze e altri ambienti utili allo sviluppo della comunità.

  • Le attività di ricerca dovranno essere rivolte allo sviluppo di soluzioni tecnologiche finalizzate a monitorare l’attività dell’utente, al fine di realizzare ecosistemi intelligenti caratterizzati da comportamenti adattativi e proattivi ai bisogni dell’utente per garantirne il comfort, la sicurezza e il benessere, assicurando al contempo la sostenibilità energetica ed ambientale (alcuni esempi di tecnologie Ambient Intelligence: Machine Learning and Deep Learning, Data Analytics, Behavioural Analysis, Face Detection, Affective Computing, Wireless Sensor Network, Interoperable Systems, Advanced Human-Machine Interface, Domestic Robotics, Multimedia Systems, Smart Lighting, Smart Energy Systems e e-Health)

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