“Un paese ci vuole 2021”: Avviso pubblico per la valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli comuni del Lazio

Scadenza: 15 settembre 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Lazio

Dotazione Complessiva
€ 2.140.068
Finanziamento Massimo
€40.000
Co-finanziamento
100%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, la Regione Lazio ha approvato l’edizione 2021 dell’avviso pubblico “Un Paese ci vuole”, il bando dedicato ai piccoli centri urbani con lo scopo di investire sul loro patrimonio culturale, sociale, paesaggistico, storico-tradizionale ed enogastronomico.

L’intento è pertanto quello di ampliare ulteriormente la platea dei beneficiari portando così a compimento quel grande programma di valorizzazione territoriale avviato nel 2019 con il primo avviso pubblico.

Interventi ammissibili

Le proposte progettuali potranno prevedere le seguenti tipologie di intervento:

  • Interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana (come ad esempio la sistemazione di spazi pubblici significativi per la comunità locale, il recupero di edifici, di aree verdi di pregio ambientale e paesaggistico, di beni culturali);
  • Realizzazione e/o riqualificazione di percorsi pedonali nel tessuto urbano e/o di collegamento tra i beni e i siti culturali e ambientali di maggior pregio;
  • Interventi di valorizzazione degli spazi urbani ed extra-urbani attraverso la realizzazione di opere e installazioni d’arte.

Chi può partecipare

La domanda di contributo può essere presentata da piccoli comuni, ossia comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti.

Attenzione: ogni piccolo comune può presentare un’unica domanda di contributo.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 2.140.068,63 Euro

Contributo massimo per progetto: 40.000 Euro

Il contributo regionale in c/capitale sarà pari al 100% del costo totale ammissibile.

Link e Documenti

Pagina web per informazioni sul bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Assicurarsi che il progetto preveda spese che siano ritenute ammissibili dal bando, ovvero:

  1. esecuzione di lavori, a corpo o misura, anche in economia;
  2. pubblicazione bandi di gara;
  3. allacciamenti a pubblici servizi;
  4. sostituzione o adeguamento e messa a norma degli impianti esistenti;
  5. lavori accessori connessi alla fruizione e accessibilità dei luoghi, incluse opere di sistemazione paesaggistica;
  6. acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  7. costi di progettazione inclusi i compensi agli artisti eventualmente coinvolti (compresi rilievi, accertamenti, indagini geognostiche e geotecniche o studi di impatto ambientale), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche (ex art. 113 del D.Lgs. 50/2016). Tali spese non possono superare il 20% delle spese complessive previste nel progetto;
  8. acquisto di attrezzature, allestimenti e arredi ed altre forniture di beni durevoli connessi e funzionali ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del luogo;
  9. IVA su lavori, imprevisti e spese generali, solo se non recuperabile, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;

Attenzione: nel caso in cui per l’intervento proposto sia già disponibile un progetto di fattibilità tecnico-economica, definitivo o esecutivo, andrà allegata la Delibera di approvazione dello stesso progetto.

Per la domanda presentata da un soggetto pubblico la Scheda illustrativa deve essere sottoscritta digitalmente anche dal titolare dell’ufficio tecnico (o soggetto che svolge analoghe funzioni).

È importante prendere in considerazione i criteri di valutazione adottati dall’Ente già dalle primissime fasi della progettazione (Cfr. Art.8 pag. 6 – Criteri di valutazione e formazione della graduatoria).

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