Scadenza: 9 ottobre 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

CON I BAMBINI Impresa Sociale (a valere sul Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile)

Dotazione Complessiva
€ 5.000.000
Finanziamento Massimo
€900.000
Finanziamento Minimo
€40.000
Co-finanziamento
85%
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Bando scaduto

Finalità

Secondo i dati resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al 31 dicembre 2019 erano presenti in Italia 6.054 minori stranieri non accompagnati, ripartiti su quasi tutto il territorio italiano. I minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio italiano si caratterizzano per avere un’età sempre più alta e di conseguenza hanno a disposizione un tempo più breve per acquisire un’autonomia di vita che consenta loro di continuare il percorso di inclusione sociale avviato da minorenni. In generale, si osserva una maggiore fragilità psicologica dei minori stranieri non accompagnati, dovuta non solo al trauma dell’abbandono del paese di origine e del viaggio intrapreso, ma anche alla crescente precarietà e incertezza legate al raggiungimento della maggiore età, alla necessità di dover cambiare struttura di accoglienza e agli esiti del progetto migratorio.

Per continuare a restare regolarmente sul territorio nazionale dopo il raggiungimento della maggiore età, per i minori stranieri non accompagnati diventa quindi ancor più cruciale, non soltanto il possesso di un passaporto o di un documento equipollente, ma anche:

  • L’inserimento in un’attività lavorativa e/o di studio di medio-lungo periodo: le azioni focalizzate sull’accompagnamento all’autonomia lavorativa, sino ad oggi realizzate, tendono a concentrarsi quasi esclusivamente sull’attivazione di tirocini, misura formativa che - se utilizzata in modo appropriato - è fondamentale per favorire l’arricchimento del bagaglio di conoscenze e l’acquisizione di competenze professionali del giovane, ma che non sempre si trasforma in contratti di lavoro subordinato o dà luogo ad altre opportunità;
     
  • La disponibilità di una soluzione abitativa: al momento della fuoriuscita dal sistema di accoglienza la diffidenza del mercato immobiliare e la scarsa diffusione di modelli abitativi alternativi si traducono nella difficoltà di trovare situazioni alloggiative dignitose;
     
  • La possibilità di contare su relazioni umane solide e affidabili: l’individuazione di opportunità lavorative e di soluzioni abitative è frutto anche della costruzione di relazioni e reti sociali, anche informali, che si rivelano spesso decisive per la comprensione di un contesto sociale diverso da quello di origine e per l’esito positivo del percorso di inclusione dei giovani migranti;
     
  • Le opportunità di inclusione sono ridotte dal livello generalmente basso di istruzione di questi giovani, dalla difficoltà di accesso a opportunità educative adeguate alle loro condizioni e dalla scarsità di offerte culturali capaci di rafforzarne identità, aspirazioni e senso di fiducia verso il futuro. La povertà educativa è quindi un fattore che influisce in maniera determinante sulla possibilità di realizzare un percorso che permetta ad essi, al compimento del diciottesimo anno, di rimanere legalmente nel nostro paese.

L’evoluzione pandemica del virus Covid-19 ha accentuato tutte le problematiche e le fragilità innanzi descritte e, in particolare, proprio l’ansia e l’incertezza verso il futuro: minori e giovani migranti soli avvertono che il loro progetto migratorio, già precario, potrebbe essere ulteriormente compromesso dall’attuale congiuntura economica che colpisce due tra i principali settori in cui riuscivano ad essere inseriti lavorativamente (turismo e commercio).
Creare le condizioni perché il loro percorso di inclusione prosegua, eventualmente anche in territori diversi da quelli in cui è stato avviato, e si concluda positivamente, richiede la messa a punto di strategie risolutive complesse, una stretta collaborazione tra gli attori e soprattutto la costruzione di nuove reti e relazioni sociali. Ciò rappresenta una vera e propria sfida, soprattutto per gli enti di terzo settore, che sono stati fortemente colpiti dalla crisi legata all’emergenza Covid-19.

Il presente bando sostiene interventi che contribuiscono ad offrire opportunità educative e di inclusione ai giovani migranti, di età compresa tra i 17 ed i 21 anni, che hanno fatto ingresso in Italia da minorenni e da soli, fornendo loro un percorso di inserimento lavorativo di medio-lungo periodo, soluzioni abitative adeguate e l’integrazione in reti e relazioni sociali solide.

Interventi ammissibili

Le proposte dovranno:

  • Prevedere modalità di intervento che tengano conto del percorso migratorio del singolo minore o neomaggiorenne, delle sue necessità e delle sue potenzialità ed aspirazioni, e che promuovano di conseguenza le migliori opportunità per una sua inclusione nel territorio nazionale
     
  • Proporre percorsi educativi e culturali, formali ed informali, volti allo sviluppo di competenze cognitive e trasversali, capaci di offrire condizioni adeguate di apprendimento e sviluppo delle conoscenze, rafforzamento del senso di identità, di appartenenza, di auto-stima e di fiducia verso il futuro e verso le comunità in cui i giovani sono coinvolti, stimolando così anche un ruolo di cittadinanza attiva
     
  • Mirare a sostenere i giovani migranti nel raggiungimento e nel mantenimento dell’autonomia di vita nel medio-lungo periodo, anche in territori diversi da quello di residenza, intervenendo in modo sinergico in tutti i seguenti ambiti:

a) Accompagnamento all'autonomia lavorativa di medio-lungo periodo

Le azioni previste dovranno includere:

  • Il supporto alla valorizzazione e allo sviluppo di conoscenze e di competenze, anche linguistiche, con particolare riferimento a percorsi educativi e di formazione flessibili, personalizzati e basati sull’apprendimento in situazione e pre-socializzazione al lavoro. Partendo dalle attitudini e potenzialità dei minori, in fase di elaborazione delle proposte progettuali, ciascuna attività formativa dovrà essere pensata e progettata considerando le reali richieste espresse dai territori e dalle imprese a livello nazionale, e indicando in modo chiaro gli obiettivi formativi nonché gli sbocchi professionali e le opportunità di inserimento cui saranno condotti i giovani al termine del percorso
     
  • L’accompagnamento e l’avviamento al lavoro attraverso attività di orientamento, formazione alla ricerca attiva del lavoro, scouting e matching aziendale, che tengano conto delle specifiche esigenze dei giovani migranti, dando priorità al contratto di apprendistato professionalizzante
     
  • Il dialogo e la collaborazione con le associazioni di categoria al fine di incentivare la collaborazione e la partecipazione al progetto di imprese for profit i cui contesti si prestino all’inserimento stabile di giovani migranti, quale alternativa ai più “comuni” canali di inserimento ad oggi sperimentati
     
  • Il tutoraggio e l’accompagnamento durante l’inserimento in azienda, anche coinvolgendo il personale interno nella gestione quotidiana del rapporto di lavoro
     
  • Il supporto alla conciliazione della mobilità dei giovani migranti sia a livello locale (ad esempio nel trasferimento casa-lavoro) sia in un’ottica di un eventuale trasferimento in nuovi contesti territoriali, compatibilmente con le normative emergenziali vigenti, senza escludere la possibilità di un eventuale trasferimento in altri Paesi né il rientro volontario nel Paese di origine.

Attenzione! Saranno considerate positivamente anche le attività promosse con modalità di apprendimento a distanza, sia per rispondere all’eventuale perdurare dell’emergenza sanitaria, ma anche quando funzionali al percorso di accompagnamento e rafforzamento delle competenze dei giovani migranti, nonché la ricerca di opportunità di inserimento lavorativo che tengano conto della situazione economica contingente.

b) Accompagnamento all’autonomia abitativa

Verranno privilegiate le proposte di intervento che oltre ad azioni di accompagnamento all’accesso al mercato immobiliare, prevedano almeno una delle seguenti opzioni:

  • Soluzioni abitative di carattere familiare, anche informali, attraverso la valorizzazione di reti attive in contesti territoriali anche diversi dalla dimora abituale dei giovani migranti, laddove nel contesto in cui sono inseriti non siano oggettivamente percorribili i tradizionali processi, strumenti e metodologie di inserimento abitativo
     
  • Soluzioni abitative alternative e/o innovative impostate in modo da permettere ai beneficiari di acquisire le competenze organizzative, tecniche e sociali necessarie in un contesto di autonomia o semi autonomia abitativa
     
  • Coabitazione tra giovani migranti, rifugiati e richiedenti asilo e le comunità ospitanti, nonché con italiani.

c) Accompagnamento alla costruzione di reti relazionali e sociali

Tra le azioni previste dovranno essere incluse:

  • Empowerment e rafforzamento del processo di crescita dei giovani migranti, con particolare riferimento ad attività utili a riattivare l’autostima personale e la motivazione, anche in un’ottica di eventuale trasferimento in nuovi contesti
     
  • Valorizzazione di occasioni di incontro, scambio e la collaborazione con singoli, famiglie e organizzazioni della società civile sui territori di intervento, a partire dai tutori volontari per i minorenni, anche attraverso l’attivazione di meccanismi di affiancamento, sociale o professionale
     
  • Riconoscimento e potenziamento della rete sociale dei giovani migranti, rendendola funzionale anche alla ricerca di lavoro, al progetto di autonomia e, in generale, ad una maggiore inclusione
     
  • Valorizzazione della partecipazione attiva dei giovani migranti nella definizione del loro percorso di inclusione e di integrazione nel contesto socioculturale italiano.

Chi può partecipare

I progetti devono essere presentati da partnership costituite da almeno quattro soggetti, che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione del progetto. Saranno valutati positivamente i progetti che prevedano partnership eterogenee e complementari, formate da una pluralità di soggetti pubblici e privati del territorio e da partner istituzionali funzionali alla realizzazione dell’intervento.

Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione del bando, deve possedere i seguenti requisiti:

  • Essere un Ente di terzo settore
  • Non avere mai svolto attività in contrasto con le finalità del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
  • Essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata
  • Aver presentato un solo progetto in risposta al presente bando. Nel caso di presentazione di più progetti da parte di uno stesso soggetto responsabile, questi verranno tutti considerati inammissibili;
  • Non aver aderito, nel presente bando, ad altri progetti in qualità di partner
  • Non avere più di un progetto, in qualità di soggetto responsabile, finanziato da Con i Bambini, ancora in corso.

Oltre al soggetto responsabile, la partnership dovrà essere composta da:

  • Almeno un altro ente di terzo settore, in grado di apportare un comprovato valore aggiunto all’offerta di servizi e con una dimostrata esperienza sugli ambiti di intervento oggetto del bando
  • Almeno un soggetto autorizzato allo svolgimento di attività di intermediazione al lavoro
  • Almeno un partner pubblico il cui ruolo risulti funzionale al raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto

Attenzione! nella composizione del partenariato occorre tenere presente che:

  • Eventuali altri partner possono appartenere al mondo del terzo settore, delle istituzioni, dei sistemi di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese
  • La partecipazione di enti for profit in qualità di soggetti della partnership non deve essere finalizzata alla ricerca del profitto, ma all’apporto di competenze e risorse per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità locale
  • Ciascun partner non può partecipare ad altri progetti a valere sul presente bando, pena la sua esclusione da tutte le proposte progettuali cui ha aderito
  • Gli enti locali, gli istituti scolastici, le università e i centri di ricerca possono partecipare, in qualità di partner, a più di un progetto.

 

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 5.000.000 Euro

 

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

  • I richiedenti devono garantire una quota di cofinanziamento monetario pari ad almeno il 15% del costo totale del progetto
     
  • È d’obbligo allegare alla proposta almeno 4 CV relativi alle figure chiave del progetto (responsabile progetto, responsabile monitoraggio tecnico, responsabile della rendicontazione finanziaria e della comunicazione). I cv devono essere di massimo 3 pagine, in caso contrario non verranno valutati
     
  • Risulta di primaria importanza strutturare dei progetti che si pongano in sinergia con altri interventi, pubblici e privati, già attivi o in fase di attivazione sul territorio. A tal proposito, è necessario esplicitare e dettagliare le modalità con cui si assicura questo aspetto
     
  • I progetti devono obbligatoriamente prevedere interventi in più regioni localizzate in almeno due delle macro aree territoriali indicate al punto 1.5 del bando
     
  • Nella costruzione del partenariato, bisogna tenere presente che nessun soggetto della partnership gestisca una quota superiore al 50% del contributo richiesto e che almeno il 65% delle risorse sia gestito da enti del terzo settore
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