ENI: Strumento per la politica di vicinato - Bandi su singoli paesi

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Finalità

La Politica europea di vicinato (PEV) mira a sostenere i processi di riforma in ambito politico, economico e sociale nei seguenti paesi del vicinato dell’Unione: Algeria, Armenia, Autorità Palestinese, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Giordania, Israele, Libano, Libia, Moldavia, Marocco, Siria, Tunisia e Ucraina. La PEV intende consolidare la prosperità, la stabilità, la sicurezza, l’economia di mercato e la crescita sostenibile attraverso un dialogo costante con ciascun paese partner.

I paesi partner concordano con l’UE un piano d’azione PEV, mostrando il proprio impegno a favore di democrazia, diritti umani, stato di diritto, buona governance, principi dell’economia di mercato e sviluppo sostenibile. I piani d’azione che definiscono le priorità di breve e medio termine per ciascun paese partner rappresentano uno degli strumenti chiave di questa politica. Nonostante i piani d’azione siano elaborati ad hoc per ciascun paese di vicinato, si riferiscono in linea generale a una serie di attività comuni che spaziano dal dialogo politico alle questioni relative al commercio e alla cooperazione sociale ed economica.

In linea con la rinnovata Politica di vicinato avviata nel 2011, il sostegno dell’ENI sarà destinato principalmente:

- a promuovere i diritti umani e lo stato di diritto; stabilire una democrazia radicata e sostenibile e sviluppare una vigorosa società civile;

- alla crescita inclusiva e sostenibile, allo sviluppo economico, sociale e territoriale, nonché alla progressiva integrazione nel mercato interno dell’UE;

- alla mobilità e ai contatti interpersonali, compresi gli scambi per studenti e la società civile;

- all’integrazione regionale, compresa la cooperazione transfrontaliera.

Il rispetto dei diritti umani, della democrazia e del buon governo saranno un criterio importante che influenzerà l’assegnazione dei fondi ai paesi partner.

L’Unione europea con questo strumento mira a creare uno spazio di prosperità e buon vicinato tra l’Unione europea e i paesi ed i territori partner sviluppando relazioni privilegiate fondate sulla cooperazione, la pace e la sicurezza, la responsabilità reciproca e l’impegno comune a favore dei valori universali della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani conformemente al Trattato dell’Unione Europea stesso.

Chi può partecipare

I beneficiari dello strumento europeo di vicinato sono Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Repubblica di Moldavia, Marocco, Territori palestinesi occupati, Siria, Tunisia e Ucraina.

In risposta alle relazioni in evoluzione con la Russia, questo paese rimarrà idoneo, nell’ambito dello strumento europeo di vicinato, per la cooperazione regionale. Lo strumento europeo di vicinato sosterrà anche l’attuazione di strategie regionali e macroregionali (come la sinergia del Mar Nero).

Programma di riferimento

ENI - Strumento per la politica di vicinato 2014-2020

Azioni Finanziate

Il sostegno dell’UE avviene attraverso 3 categorie di programmi:

1. Programmi bilaterali a sostegno di un unico Paese partner che affrontano le seguenti priorità:

– i diritti umani, la buona governance e lo stato di diritto, compresa la riforma della giustizia, dell’amministrazione pubblica e del settore della sicurezza;

– la cooperazione istituzionale e lo sviluppo di capacità, anche per l’attuazione degli accordi Unione;

– il sostegno agli attori della società civile e al loro ruolo nei processi di riforma e nella transizione democratica;

– lo sviluppo economico sostenibile e inclusivo, anche a livello regionale e locale, e la coesione territoriale;

– lo sviluppo dei settori sociali, in particolare per i giovani, con particolare attenzione alla giustizia e alla coesione sociale e all’occupazione;

– lo sviluppo del commercio e del settore privato, compreso il sostegno alle piccole e medie imprese, l’occupazione e la realizzazione di zone di libero scambio globali e approfondite;

– l’agricoltura e lo sviluppo rurale, compresa la sicurezza alimentare;

– la gestione sostenibile delle risorse naturali;

– il settore dell’energia, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili;

– i trasporti e le infrastrutture;

– l’istruzione e lo sviluppo di competenze, compresa l’istruzione e la formazione professionale;

– la mobilità e la gestione della migrazione, compresa la protezione dei migranti;

– la creazione di fiducia e altre misure a favore della prevenzione e della risoluzione dei conflitti, compreso il sostegno alle popolazioni colpite e la ricostruzione.

2. Programmi multinazionali, che affrontano sfide comuni a tutti o a un gruppo di paesi partner o ad alcuni di essi e la cooperazione regionale/subregionale tra due o più paesi partner (può partecipare anche la Federazione russa) che affrontano, ove opportuno, le seguenti priorità:

– diritti umani, buona governance e stato di diritto;

– cooperazione istituzionale e sviluppo di capacità;

– cooperazione regionale, in particolare nel quadro del partenariato orientale, dell’Unione per il Mediterraneo e del partenariato per la democrazia e la prosperità condivisa;

– istruzione superiore e sviluppo di competenze, mobilità degli studenti e del personale, giovani e cultura;

– sviluppo economico sostenibile, sviluppo del commercio e del settore privato e sostegno alle PMI;

– settore energetico, comprese le reti energetiche;

– trasporti e interconnessione delle infrastrutture;

– gestione sostenibile delle risorse naturali, compresa l’acqua, la crescita verde, l’ambiente e l’adattamento ai cambiamenti climatici e l’attenuazione dei loro effetti;

– sostegno alla società civile;

– mobilità e gestione della migrazione;

– promozione delle misure per la creazione di fiducia e delle altre misure a favore della prevenzione e della risoluzione dei conflitti.

3. Programmi di cooperazione transfrontaliera tra uno o più Stati membri, da una parte, e uno o più paesi partner (e/o la Federazione russa) dall’altra, attuati lungo la loro parte condivisa della frontiera esterna dell’UE che affrontano le seguenti priorità:

– lo sviluppo sociale ed economico;

– l’ambiente, la salute pubblica, la sicurezza;

– la mobilità delle persone, dei beni e dei capitali.

Le priorità di cui al presente punto rispecchiano sfide comuni. Le organizzazioni della società civile saranno coinvolte nell’elaborazione dei programmi e ne saranno, insieme alle autorità locali e regionali, i principali beneficiari.

I programmi di cooperazione transfrontaliera sono operativi lungo le frontiere terrestri, marittime o fra territori che si affacciano su un bacino marino e sono attuati in gestione condivisa con gli Stati membri nel quadro dell’obiettivo Cooperazione territoriale dei Fondi strutturali.

Per la cooperazione transfrontaliera nell’area del Mediterraneo, l’Autorità di Gestione, anche per il periodo 2014 – 2020, è la Regione Sardegna.

Entità contributo

Dotazione finanziaria: 15.432,63 milioni di euro

– Programmi bilaterali: fino all’80 %
– Programmi multinazionali: fino al 35 %
– Cooperazione transfrontaliera: fino al 5 %

Link e Documenti

Solo per abbonati. Clicca qui per vedere i piani di abbonamento I bandi per paese aperti su questo programma sono: Libano - Promoting innovation and entrepreneurship in support to Lebanon's clean energy transition EuropeAid/163032/DD/ACT/LB Scadenza: 28 maggio 2019 Regione del Mediterraneo - Demonstration Projects on Efficient Use of Water EuropeAid/163941/DH/ACT/Multi Scadenza: 4 giugno 2019 Moldavia - Modernisation of rural areas in the Republic of Moldova EuropeAid/164385/DD/ACT/Multi Scadenza: 17 giugno 2019 Belarus - Supporting Enhancement of Professional Reporting and Free Flow of Information EuropeAid/162368/DD/ACT/BY Scadenza: 8 luglio 2019 Tunisia - Projet Twinning - Appui à la gestion budgétaire par objectifs EuropeAid/130410/D/ACT/TN Scadenza: aperto Georgia - Strengthening Capacities of the Georgian National Energy and Water Supply Regulatory Commission (GNERC) in Updating Incentive Based Electricity Tariff Methodology EuropeAid/131512/L/ACT/GE Scadenza: aperto
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