Scadenza: 4 febbraio 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Europa per i Cittadini, EACEA-52/2019, ID: EFC-TT-2020

Bando scaduto

Finalità

L'obiettivo generale del Programma Europa per i Cittadini è avvicinare l'Unione Europea (UE) ai cittadini. L'UE punta inoltre a:

- Aumentare la conoscenza della storia dell'UE, delle sue diversità e caratteristiche da parte dei cittadini

- Promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica e democratica a livello UE.

Il Programma Europa per i Cittadini inoltre persegue i seguenti obiettivi specifici:

- Sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni e alla finalità dell'UE di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei cittadini europei attraverso azioni che stimolano il dibattito, il pensiero critico e lo sviluppo di networks.

- Incoraggiare la partecipazione civica e democratica dei cittadini a livello dell'Unione, stimolando nei cittadini la conoscenza del processo decisionale dell'UE e promuovendo opportunità per il coinvolgimenti civico e sociale, e il volontariato europeo

Il presente bando finanzia progetti che uniscono un grande numero di città partner in un evento di gemellaggio tra città sugli argomenti attinenti alle prioritài del Programma e che prendono in considerazione le priorità pluriennali.

Incitando il dibattito tra i cittadini a livello locale o europeo su argomenti concreti attinenti all'Agenda politica europea, il presente bando cerca di promuovere la partecipazione dei cittadini al processo decisionale europeo e sviluppare opportunità di attivazione sociale e volontariato europeo.

I gemellaggi devono essere intesi in largo sensu, dunque riferiti ai comuni che hanno firmato o sono impegnati a firmare accordi di gemellaggio ma anche a comuni che hanno altre forme di partenariato e vogliono aumentare la loro cooperazione e i loro legami culturali.

Attenzione! I progetti di gemellaggio tra città dovranno avere una durata massima di 21 giorni.

Interventi ammissibili

Le proposte progettuali ammissibili dovranno affrontare le seguenti priorità:

- Discutere il futuro dell'Europa e sfidare l'euroscetticismo

Per questa priorità, la discussione deve essere incentrata sui risultati raggiunti dall'Unione Europea e sulle lezioni che la storia ci ha insegnato. Ma deve anche riflettere sulle tendenze attuali, e permettere ai partecipanti di sfidare l'euroscetticismo e suggerire possibili azioni che l'Unione Europea potrebbe attuare per aumentare il sentimento di appartenenza all'Europa, capire i benefici dell'Unione Europea e rafforzare la coesione sociale e politica. Il dibattito dovrebbe coinvolgere anche i cittadini che rifiutano o mettono in dubbio l'Unione Europea e i suoi risultati, o coloro i quali rimangono indifferenti. Lo scopo finale è tentare di canalizzare le critiche verso l'Unione Europea in un processo positivo e costruttivo per l'integrazione a livello europeo a lungo termine e aiutare i cittadini ad avvicinarsi alle Istituzioni europee. Un ulteriore obiettivo di questa priorità pluriennale è di individuare altre vie o incoraggiare maggiormente la dimensione europea e la legittimazione democratica del processo decisionale dell'Unione.

Alla luce del bassissimo tasso di partecipazione alle elezioni europee negli anni passati e l'aumento dei populismi in molti Stati Membri, le proposte progettuali dovranno analizzare nuovi modi per incoraggiare i cittadini al voto (inclusi i giovani e chi vota per la prima volta, o chi vota da aree remote) e prevedere momenti per la loro partecipazione democratica e attiva a livello europeo. Le proposte dovranno inoltre prevedere dibattiti e attività relative all'euroscetticismo e alle sue conseguenze per il futuro dell'Unione Europea. Tali dibattiti dovranno permettere ai partecipanti di approfondire la loro conoscenza delle istituzioni e politiche europee e comprendere meglio i risultati, i benefici ma anche i costi dell'essere parte dell'Unione Europea.

- Promuovere la solidarietà come concetto di base dell'UE

Per questa priorità, la discussione dovrà essere incentrata sul topic della solidarietà e sulla valutazione dei meccanismi di solidarietà esistenti nell'Unione Europea. La discussione dovrà riguardare aree normative dove tali meccanismi sono già esistenti o potrebbero essere utili, tenendo sempre in considerazione altri canali possibili di solidarietà europea (come il volontariato, le donazioni, le fondazioni, le organizzazioni della società civile, crowdfunding, ecc.).

Parte della discussione dovrà sottolineare il valore aggiunto dell'intervento europeo in momenti di crisi, come dimostrato nel caso della crisi migratoria, quando la risposta nazionale sembra insufficiente, sottolineando allo stesso tempo i limiti di tali meccanismi di solidarietà in termini di responsabilità e costi economici. Le proposte dovranno contribuire a superare le retoriche nazionali attraverso il rafforzamento della comprensione reciproca e la creazioni di spazi dove soluzioni comuni possono essere discusse in maniera costruttiva. L'obiettivo delle proposte dovrebbe essere di sensibilizzare in merito al rafforzamento del processo di integrazione europea basato sulla solidarietà e i valori comuni.

- Promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca e combattere la stigmatizzazione degli immigrati e delle minoranze

Per questa priorità, i progetti dovranno sensibilizzare in merito alla ricchezza dell'ambiente culturale e linguistico dell'Europa e promuovere la comprensione e la tolleranza reciproca, dunque contribuire allo sviluppo di un'identità europea rispettosa, dinamica e multiforme. Un focus specifico sarà riservato alla situazione dei migranti nella nostra società. Oggi in Unione Europea gli estremismi e i movimenti populisti stigmatizzano sistematicamente "l'altro", i "migranti" o le "minoranze" nei loro discorsi politici, amalgamando concetti ben distinti (crisi e migrazione, terrorismo e migrazione) per polarizzare l'opinione pubblica e attribuirsi il monopolio morale.

Il Programma finanzierà progetti che promuovono la diversità, la tolleranza e il rispetto per i valori comuni. I progetti in particolare dovranno incoraggiare il dialogo interculturale e la comprensione reciproca tra cittadini europei e migranti. Le attività progettuali aiuteranno a superare gli stereotipi sui migranti de-costruendo processi di stigmatizzazione passati e presenti.

Chi può partecipare

Possono partecipare al presente bando, gli enti pubblici o le organizzazioni no-profit (incluse città/comuni o i loro comitati di gemellaggio o altre organizzazioni non-profit che rappresentano autorità locali.) aventi personalità giuridica in uno dei seguenti paesi:

Stati membri dell’Unione europea, ossia:

Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

Altri paesi eleggibili:

Albania, Bosnia-Erzegovina, Repubblica di Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Kosovo.

Partenariato: un progetto deve coinvolgere organizzazioni provenienti da almeno 2 paesi eleggibili di cui almeno 1 membro dell'UE.

Entità del contributo

Il budget totale disponibile ammonta a 4,750,160 Euro.

Il contributo massimo per progetto ammonta a 25.000 Euro.

La sovvenzione è calcolata sulla base di importi forfettari diretti a coprire i costi ammissibili del progetto.

Link e Documenti

 

Invito a presentare proposte 2020

Pagina web per formulari e documenti

Participant Portal

Guida al Programma 2020

Priorità del Programma 2020

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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