Finanziamenti per il sostegno delle aree degradate, borghi e aree a rischio spopolamento

Scadenza: 30 giugno 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Camera di commercio di Cosenza

Bando scaduto

Finalità

Tramite il presente bando, la Camera di Commercio di Cosenza intende sostenere e valorizzare il patrimonio turistico-culturale della provincia attraverso finanziamenti per contrastare, mediante contributi alle imprese, il fenomeno dello spopolamento dei Borghi ed aree degradate.

Il presente bando è rivolto a imprese che intendono aprire (o spostare) una unità produttiva in una delle aree previste dalle Amministrazioni Comunali che hanno risposto all’Avviso di consultazione pubblica approvato con Delibera di Giunta n°9 del 28/01/2019 e successivamente con D.D. n° 32 del 01/02/2019 pubblicato sul sito camerale il 05/02/2019.

Si precisa che il presente bando costituisce iniziativa sperimentale, ovvero è un bando pilota per eventuali altri bandi da destinare ad iniziative analoghe per altri Comuni qualora si presentino significative richieste e ci siano sufficienti risorse camerali per replicare la misura.

Chi può partecipare

Sono ammesse al beneficio del contributo camerale di cui al presente bando:

- Aspiranti imprenditori del comparto artigiano o turistico che presentino un progetto imprenditoriale che preveda investimenti ammissibili e coerenti con attività di artigianato locale, antichi mestieri e comparto turistico incluse le attività commerciali. La costituenda impresa dovrà esercitare in forma individuale o collettiva che rientri nella definizione di micro, piccola e media impresa

- Le imprese già costituite esercitanti le suddette attività in forma individuale o collettiva, che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa data dalla normativa europea e che spostino la loro sede produttiva o insedino una nuova unità produttiva in una delle aree dei Comuni di cui al comma 3 dell’art. 1 del bando.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva del presente bando, è pari a complessivi 100.000 Euro. Gli aspiranti Imprenditori al momento dell’inoltro della domanda di concessione pur non essendo iscritti nel Registro delle Imprese, avranno l’obbligo di iscriversi al Registro Imprese della CCIAA di Cosenza per ottenere la liquidazione del contributo concesso.

È possibile inoltrare una sola richiesta di contributo per proponente a valere sul presente bando.

Il contributo è pari al 50% della spesa ammessa ed è calcolato sulla base degli importi al netto dell’IVA dei preventivi di spesa. Tale contributo è maggiorato al 60% nel caso di Imprenditore (ditta individuale) oppure di socio (nel caso di società) diversamente abile.

Ciascuna impresa potrà ottenere un solo contributo nel limite massimo di 5.000 Euro, mentre l’investimento minimo richiesto è pari ad 2.000 Euro al netto di Iva.

Spese ammissibili

Sono finanziabili (al netto di IVA e di altre imposte, tasse e diritti) le seguenti spese sostenute e tracciabili (fatturate e quietanzate):

- Parcelle notarili inerenti ai costi sostenuti per la costituzione di società (50 % dell’importo della parcella al netto di iva, bolli e imposte). Nel caso di ditte individuali sono ammissibili spese di parcella di un consulente iscritto all’ordine dei commercialisti inerente alla consulenza per l’avvio dell’attività con spesa massima pari a € 400 al netto dell’IVA. (finanziamento massimo € 200)

- Acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi, strutture rimovibili (ovvero non in muratura) coerenti con l’attività imprenditoriale

- Impianti generali elettrici, idrici o tecnologici, opere in cartongesso, controsoffittatura, (nuovi o di adeguamento per l’espletamento dell’attività imprenditoriale o per l’adeguamento alle normative sulla sicurezza)

- Acquisto e sviluppo di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali coerenti con l’attività imprenditoriale

- Registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche

- Realizzazione del sito internet aziendale entro il limite massimo di spesa di € 2.000 (al netto dell’iva)

- Eventuali altre spese non comprese nei punti precedenti ma necessarie, previa valutazione dell’ente camerale, all’espletamento dell’attività imprenditoriale.

 

Sono escluse le seguenti categorie di spese:

- Acquisizione di beni in leasing

- Beni ceduti in comodato

- Acquisto di smart phone e telefonia mobile

- Spese amministrative e di gestione o comunque per servizi continuativi periodici

- Le spese le cui fatture indicano “spese di consulenza” ad eccezione di quelle indicate esplicitamente dal bando

- Acquisti di beni destinati alla vendita

- Spese relative a fatture emesse dal beneficiario;

- Le opere murarie

- Acquisto/sostituzione di infissi e/o interventi di efficientamento energetico degli edifici

- Le spese non direttamente riconducibili al processo produttivo.

Spese ammissibili

Sono finanziabili (al netto di IVA e di altre imposte, tasse e diritti) le seguenti spese sostenute e tracciabili (fatturate e quietanzate):

- Parcelle notarili inerenti ai costi sostenuti per la costituzione di società (50 % dell’importo della parcella al netto di iva, bolli e imposte). Nel caso di ditte individuali sono ammissibili spese di parcella di un consulente iscritto all’ordine dei commercialisti inerente alla consulenza per l’avvio dell’attività con spesa massima pari a € 400 al netto dell’IVA. (finanziamento massimo € 200)

- Acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi, strutture rimovibili (ovvero non in muratura) coerenti con l’attività imprenditoriale

- Impianti generali elettrici, idrici o tecnologici, opere in cartongesso, controsoffittatura, (nuovi o di adeguamento per l’espletamento dell’attività imprenditoriale o per l’adeguamento alle normative sulla sicurezza)

- Acquisto e sviluppo di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali coerenti con l’attività imprenditoriale

- Registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche

- Realizzazione del sito internet aziendale entro il limite massimo di spesa di € 2.000 (al netto dell’iva)

- Eventuali altre spese non comprese nei punti precedenti ma necessarie, previa valutazione dell’ente camerale, all’espletamento dell’attività imprenditoriale.

 

Sono escluse le seguenti categorie di spese:

- Acquisizione di beni in leasing

- Beni ceduti in comodato

- Acquisto di smart phone e telefonia mobile

- Spese amministrative e di gestione o comunque per servizi continuativi periodici

- Le spese le cui fatture indicano “spese di consulenza” ad eccezione di quelle indicate esplicitamente dal bando

- Acquisti di beni destinati alla vendita

- Spese relative a fatture emesse dal beneficiario;

- Le opere murarie

- Acquisto/sostituzione di infissi e/o interventi di efficientamento energetico degli edifici

- Le spese non direttamente riconducibili al processo produttivo.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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