Imboschimenti di superfici agricole

Scadenza: 20 settembre 2019
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020
Misura 8, Sottomisura 8.1, Operazione A) - “Imboschimenti di superfici agricole

Bando scaduto

Finalità

La misura intende favorire la trasformazione di terreni agricoli in terreni forestali al fine di ottenere una pluralità di vantaggi eco-sistemici, riconducibili: alla migliore protezione del suolo, al miglioramento della biodiversità naturale grazie alla diversificazione dei soprassuoli, al sequestro del carbonio ed alla riduzione delle pressioni antropiche sul territorio.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili le seguenti tipologie di investimento:

1) Tipologia 1 - Imboschimenti naturaliformi. Impianti di boschi misti di latifoglie autoctone, escluse quelle a rapido accrescimento, con riferimento agli ecosistemi forestali naturaliformi dell’intorno o del piano climatico vegetazionale. Durata illimitata. Sono esclusi tali investimenti nelle aree D e C3. Devono essere utilizzate almeno 4 specie arboree ed una o più specie arbustive legnose.

2) Tipologia 2 - Imboschimenti per produzioni legnose specializzate. Impianti di arboricoltura da legno, puri o misti (monociclici o policiclici), a ciclo medio-lungo e a fini multipli, con specie arboree forestali autoctone . Durata minima 25 anni. Sono esclusi tali investimenti nelle aree D e C3. Nel caso di interventi superiori a 5 ettari dovranno essere utilizzate, oltre alla specie principale, anche specie secondarie o accessorie.

3) Tipologia 3 - Imboschimenti a duplice attitudine. Imboschimenti con piante micorrizate per la produzione di tartufi. Durata minima 25 anni.

Nel caso di imboschimenti realizzati utilizzando come specie il Nocciolo (Corylus avellana), gli imboschimenti sono ammissibili solamente nel caso di utilizzo di piante provenienti da seme.

Per la tipologia di impianto 1) devono essere utilizzate almeno 4 specie arboree ed una o più specie arbustive legnose;

Per la tipologia di impianto 2), nel caso di interventi superiori a 5 ettari dovranno essere utilizzate, oltre alla specie principale, anche specie secondarie o accessorie;

Per le tipologie di impianto 1) e 2) sono esclusi gli investimenti nelle aree D e C3, al fine di evitare che gli interventi di rimboschimento abbiano un effetto sinergico negativo con le dinamiche di abbandono delle aree aperte coltivate e pascolate nelle aree montane, minaccia evidenziata nell’ambito della SWOT;

Per la tipologia di impianto 3) ,il finanziamento di impianti di irrigazione dovrà avvenire nel rispetto dell’art. 46 del reg. UE 1305/13 ed in particolare alle seguenti condizioni:

1. obbligo di installazione di appositi contatori volti a misurare il consumo di acqua relativo all’investimento oggetto del sostegno ai fini di consentire la corretta applicazione del piano tariffario previsto dal piano di gestione. Le spese per i contatori sono eleggibili al sostegno;

2. qualora un investimento consista nel miglioramento di un impianto di irrigazione esistente, esso, in base ad una valutazione ex-ante deve garantire un risparmio idrico potenziale come di seguito indicato:

- 5% nel caso di adeguamento e razionalizzazione di un impianto irriguo di microirrigazione;

- 20% nel caso di miglioramento di impianti diversi da quelli di cui al trattino precedente;

3. nel caso di investimenti realizzati in aree con corpi idrici ritenuti meno di “buono”, per motivi inerenti la quantità d’acqua, è ammissibile il solo miglioramento di impianti irrigui preesistenti che rispettino le seguenti condizioni:

- l’investimento garantisce una riduzione effettiva del consumo di acqua a livello dell’investimento, in base ad una valutazione ex-ante ed ex-post, pari ad almeno il 50% del risparmio idrico potenziale reso possibile dall’investimento;

- l’investimento comporta anche una riduzione del consumo di acqua totale dell’azienda, in base ad una valutazione ex-ante ed ex-post, pari ad almeno il 50% del risparmio idrico potenziale reso possibile a livello di investimento. Il consumo totale di acqua dell’azienda include l’acqua venduta dall’azienda.

Un investimento con un conseguente aumento netto della superficie irrigata è ammissibile solo se:

- lo stato del corpo idrico non è stato ritenuto meno di buono nel pertinente piano di gestione del bacino idrografico per motivi inerenti alla quantità d’acqua, nonché:

- un’analisi ambientale, effettuata o approvata dall’autorità competente e che può anche riferirsi a gruppi di aziende, mostra che l’investimento non avrà un impatto negativo significativo sull’ambiente e non provochi un deterioramento dello stato di qualità del corpo idrico e non pregiudichi il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Direttiva 2000/60/CE, come individuati nei secondi piani di gestione delle acque da parte delle competenti Autorità di distretto.

La verifica di quanto sopra riportato sarà effettuata tramite valutazione tecnica ex ante e mediante misurazione di contatori nella fase ex post.

Non è ammesso l’imboschimento di torbiere e zone umide. Su aree designate come siti Natura 2000 ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio e della direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, sono consentite solo attività di forestazione coerenti con gli obiettivi gestionali del sito indicati nei relativi piani di gestione o riportati nelle misure specifiche di conservazione;

Non sono ammessi alla richiesta di aiuto gli impianti di bosco ceduo a rotazione breve, di alberi di Natale e di specie arboree a rapido accrescimento per la produzione di energia.

L’investimento non è ammissibile su superfici che siano riconosciute o dichiarate prati e prati/pascoli permanenti o che siano stati dichiarati o riconosciuti come bosco.

 

Chi può partecipare

Possono beneficiare del sostegno:

a) Proprietari, possessori e/o titolari (affittuari o usufruttuari) pubblici della gestione della superficie interessata dall’impegno;

b) Proprietari, possessori e/o titolari (affittuari o usufruttuari) privati della gestione della superficie interessata dall’impegno;

c) Loro Associazioni.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 2.000.000 euro.

Aiuti all’impianto

Sono ammissibili i costi di impianto, quale importo dello stato finale dei lavori, nei limiti stabiliti dal prezzario regionale lavori pubblici vigente al momento di presentazione della domanda di sostegno.

In ogni caso le spese effettivamente ammesse a finanziamento non potranno superare gli importi riportati:

Tipologia di impianto e Costo massimo ammissibile (€/ha)

-Bosco naturaliforme (Tipologia 1): 7.800
-Bosco finalizzato all’arboricoltura da legno (Tipologia 2 ): 8.500
-Bosco a duplice finalità (Tipologia 3): 8.500

Per tali investimenti ammessi a finanziamento è concesso un aiuto in conto capitale con una intensità di aiuto del:

100% per gli investimenti ammissibili per la tipologia di intervento 1);
80% per gli investimenti ammissibili per le tipologie di intervento 2) e 3).

Premio annuale di manutenzione

È concesso un premio annuale ad ettaro imboschito per un periodo di 5 anni a copertura dei costi di manutenzione.

L’importo per i costi di manutenzione è differenziato in funzione delle tipologie di investimento ed è giustificato in relazione ai costi medi effettivamente riconoscibili per l’effettuazione di ordinarie manutenzioni.

Gli importi per la tipologia di impianto, relativi alla manutenzione sono riportati :

Fascia altimetrica e Importo del premio per la perdita di reddito (€/ha)

- Collina litoranea (per tutte le tipologie di impianto) 570 euro
- Collina interna (per tutte le tipologie di impianto) 540 euro
- Montagna interna (per tutte le tipologie di impianto) 490 euro

In caso di utilizzo di specie micorrizate , tipologia di intervento 3) , il premio per il mancato reddito agricolo, a partire dal sesto anno dalla realizzazione dell’impianto è ridotto del 20%.

Spese ammissibili

Sono ammissibili:

  1. Costi di impianto:
  • Spese di acquisto del materiale di propagazione compreso il costo aggiuntivo relativo alla micorrizazione delle piante nel caso di impianti per la produzione di tartufi;
  • per la tipologia di intervento 3) non sono ammessi impianti che prevedono l’utilizzo di piante micorizzate con Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato ) vista la difficoltà di reperire materiale idoneo e certificato adatto a tali impianti;
  • Spese per l’impianto e altre spese necessarie direttamente legate alla messa a dimora delle piante quali: preparazione del terreno oggetto di forestazione (scarificatura, aratura, vangatura, lavorazione, affinamento, scavo scoline), squadro, analisi del terreno, protezione del terreno (pacciamatura) pali tutori e fertilizzazione terreno. Sono escluse le eventuali spese per il risarcimento delle fallanze in quanto a carico dei costi di manutenzione;
  • Spese per impianto di irrigazione nel caso di imboschimenti realizzati con piante micorrizate per la produzione di tartufi – tipologia 3;
  • Spese per la protezione dell’impianto effettuata sia individualmente o attraverso la recinzione dell'area oggetto di imboschimento;
  • Spese tecniche fino a un massimo del 10% dei costi materiali sostenuti al netto di IVA (progettazione e direzione lavori, rilievi GPS) rappresentate da:
    a) onorario per la progettazione degli interventi proposti (elaborati progettuali) ed eventuali onorari per consulenti necessari per la redazione del progetto esecutivo;
    b) onorario per la direzione, la contabilità e la certificazione di regolare esecuzione dei lavori ed eventuali onorari per consulenti necessari per la direzione, la contabilità ed il collaudo dei lavori.

Tali spese tecniche sono ammesse esclusivamente nel caso di spese effettivamente sostenute e rendicontate. Tutte le suddette spese generali sono ammesse esclusivamente se supportate da elaborati progettuali in cui sia stata apposta la firma e il timbro di un professionista abilitato.
Nel caso di spese tecniche rendicontate da Società di servizi le stesse sono ammissibili se contenute in fatture emesse da tali Società di servizi che si avvalgono, per attività di progettazione, o come dipendenti o come consulenti, di professionisti iscritti all’ordine professionale di specifica competenza, alle seguenti condizioni:

1. che la Società di servizi, che emette fattura, abbia tra gli scopi sociali da statuto la progettazione, la consulenza;
2. che il libero professionista, abilitato a svolgere le attività oggetto di prestazione professionale, sia iscritto all’ordine professionale relativo e svolga, o come dipendente o come collaboratore, il lavoro presso la società di servizi;
3. che la fattura riporti chiaramente il nome del professionista che ha svolto la prestazione professionale (vale a dire la predisposizione della relazione tecnico economica e/o studio di fattibilità e/o ogni altro documento tecnico).

Le spese ammissibili per gli investimenti previsti sono da riferire alle tipologie di spese presenti nel Prezzario ufficiale regionale in materia di lavori pubblici vigente al momento di presentazione della domanda di sostegno. Qualora le spese effettivamente sostenute e documentate, o con lavori in economia effettuati dall’imprenditore (nel rispetto di quanto indicato all’art. 69 del Regolamento (UE) n. 1303/2013), siano inferiori a quelle indicate dal prezzario regionale, si computeranno le sole spese effettivamente sostenute.

Contributi in natura: possono essere ammessi contributi in natura, per i quali non è stato effettuato alcun pagamento in denaro giustificato, da fatture o documenti di valore probatorio equivalente e qualora siano soddisfatti tutti i seguenti criteri:

- al termine dell'operazione, il sostegno pubblico che comprende contributi in natura non superi il totale delle spese ammissibili, esclusi i contributi in natura. Nel caso in cui il contributo pubblico totale superi la differenza tra l'importo totale degli investimenti ammessi e l'importo delle prestazioni volontarie non retribuite, verrà ridotto il contributo pubblico totale fino al soddisfacimento del requisito in questione.

- il valore attribuito ai contributi in natura non superi i costi generalmente accertati sul mercato;

- il valore e la fornitura dei contributi possano essere valutati e verificati in modo oggettivo;

- nel caso di contributi in natura sotto forma di prestazione di lavoro non retribuita, il valore della prestazione è stabilito tenendo conto del tempo di lavoro trascorso e la retribuzione oraria come da prezzario;

- limitatamente ai lavori di carattere agronomico quali impianti per la sistemazione dei terreni, recinzioni prive di cordoli in muratura, opere di irrigazione;

- se eseguiti direttamente dagli imprenditori agricoli con manodopera familiare, purché risultanti iscritti al relativo regime previdenziale agricolo e realizzati attraverso i mezzi in dotazione dell'azienda o mediante noleggio degli stessi, da comprovarsi con idonea fattura;

- se richiesti e identificabili nel computo metrico estimativo di spesa presentato al momento della domanda;

- se rendicontati e presenti fra le voci di costo dell' elenco prezzi riportato nel prezzario delle opere agricole vigente al momento della presentazione della domanda;

- limitatamente ai costi dei lavori svolti in economia, ma desunti dal prezziario delle OOPP saranno detratte gli oneri per utile di impresa e spese generali pari al 25%.

Il mancato rispetto anche di uno dei requisiti sopra riportati comporterà il non riconoscimento della modalità di "esecuzione lavori in economia" e quindi i corrispondenti importi ai fini della liquidazione dovranno essere obbligatoriamente fatturati.

2. Premio annuale di manutenzione

Il premio annuale a copertura dei costi di manutenzione è una pagamento a superficie, correlato cioè all’estensione della superficie imboschita.

Tale premio per quanto riguarda la manutenzione della durata di cinque anni, è calcolato con riferimento ai seguenti interventi normalmente necessari per garantire l’efficacia dell’intervento di forestazione:

  • Spese per l’acquisto del materiale di propagazione e costi per i lavori di risarcimento delle fallanze (sostituzione delle piante morte o fallite) che si rendono necessari per ripristinare la densità iniziale dell’impianto;
  • Interventi di ripulitura e cure colturali dell’impianto, necessari fino alla chiusura della copertura arborea, quali lavorazioni del terreno, interventi di potatura e interventi irrigui;
  • Manutenzione delle opere di regimazione superficiale delle acque;
  • Azioni di prevenzione contro animali selvatici e/o animali al pascolo.

Le spese ammissibili per la manutenzione previste sono da riferire alle tipologie di spese presenti nel Prezzario ufficiale regionale in materia di lavori pubblici vigente al momento di presentazione della domanda di sostegno. Qualora le spese effettivamente sostenute e documentate, o con lavori in economia effettuati dall’imprenditore (nel rispetto di quanto indicato all’art. 69 del Regolamento (UE) n. 1303/2013), siano inferiori a quelle indicate dal prezzario regionale, si computeranno le sole spese effettivamente sostenute.

Il Piano colturale deve essere redatto secondo i Piani colturali tipo di cui al Piano forestale regionale (art. 13 l.r. n. 6/2005), pubblicati sul sito internet http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Agricoltura-Sviluppo-Rurale-e-Pesca/Foreste.

Nel piano colturale debbono essere elencate le operazioni di manutenzione previste per il periodo di durata dell’investimento.
Il riconoscimento del premio relativo alla prima annualità della manutenzione, decorre dall’anno successivo a quello di richiesta di saldo.

3. Premio annuale per il mancato reddito

Il premio annuale a copertura dei costi per il mancato reddito agricolo è una pagamento a superficie, correlato cioè all’estensione della superficie imboschita.

Il premio annuale per il mancato reddito agricolo è erogato per 10 anni.

Il sostegno può essere erogato per interventi su tutti i terreni a destinazione agricola, tuttavia, il sostegno per l’imboschimento di terreni agricoli di proprietà pubblica copre unicamente i costi di impianto.

Il riconoscimento del premio relativo alla prima annualità del mancato reddito, decorre dall’anno successivo a quello di richiesta di saldo.

In caso di utilizzo di specie micorrizate , tipologia di impianto 3) , il premio per il mancato reddito agricolo, a partire dal sesto anno dalla realizzazione dell’impianto è ridotto del 20%.

Spese ammissibili

Sono ammissibili:

  1. Costi di impianto:
  • Spese di acquisto del materiale di propagazione compreso il costo aggiuntivo relativo alla micorrizazione delle piante nel caso di impianti per la produzione di tartufi;
  • per la tipologia di intervento 3) non sono ammessi impianti che prevedono l’utilizzo di piante micorizzate con Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato ) vista la difficoltà di reperire materiale idoneo e certificato adatto a tali impianti;
  • Spese per l’impianto e altre spese necessarie direttamente legate alla messa a dimora delle piante quali: preparazione del terreno oggetto di forestazione (scarificatura, aratura, vangatura, lavorazione, affinamento, scavo scoline), squadro, analisi del terreno, protezione del terreno (pacciamatura) pali tutori e fertilizzazione terreno. Sono escluse le eventuali spese per il risarcimento delle fallanze in quanto a carico dei costi di manutenzione;
  • Spese per impianto di irrigazione nel caso di imboschimenti realizzati con piante micorrizate per la produzione di tartufi – tipologia 3;
  • Spese per la protezione dell’impianto effettuata sia individualmente o attraverso la recinzione dell'area oggetto di imboschimento;
  • Spese tecniche fino a un massimo del 10% dei costi materiali sostenuti al netto di IVA (progettazione e direzione lavori, rilievi GPS) rappresentate da:
    a) onorario per la progettazione degli interventi proposti (elaborati progettuali) ed eventuali onorari per consulenti necessari per la redazione del progetto esecutivo;
    b) onorario per la direzione, la contabilità e la certificazione di regolare esecuzione dei lavori ed eventuali onorari per consulenti necessari per la direzione, la contabilità ed il collaudo dei lavori.

Tali spese tecniche sono ammesse esclusivamente nel caso di spese effettivamente sostenute e rendicontate. Tutte le suddette spese generali sono ammesse esclusivamente se supportate da elaborati progettuali in cui sia stata apposta la firma e il timbro di un professionista abilitato.
Nel caso di spese tecniche rendicontate da Società di servizi le stesse sono ammissibili se contenute in fatture emesse da tali Società di servizi che si avvalgono, per attività di progettazione, o come dipendenti o come consulenti, di professionisti iscritti all’ordine professionale di specifica competenza, alle seguenti condizioni:

1. che la Società di servizi, che emette fattura, abbia tra gli scopi sociali da statuto la progettazione, la consulenza;
2. che il libero professionista, abilitato a svolgere le attività oggetto di prestazione professionale, sia iscritto all’ordine professionale relativo e svolga, o come dipendente o come collaboratore, il lavoro presso la società di servizi;
3. che la fattura riporti chiaramente il nome del professionista che ha svolto la prestazione professionale (vale a dire la predisposizione della relazione tecnico economica e/o studio di fattibilità e/o ogni altro documento tecnico).

Le spese ammissibili per gli investimenti previsti sono da riferire alle tipologie di spese presenti nel Prezzario ufficiale regionale in materia di lavori pubblici vigente al momento di presentazione della domanda di sostegno. Qualora le spese effettivamente sostenute e documentate, o con lavori in economia effettuati dall’imprenditore (nel rispetto di quanto indicato all’art. 69 del Regolamento (UE) n. 1303/2013), siano inferiori a quelle indicate dal prezzario regionale, si computeranno le sole spese effettivamente sostenute.

Contributi in natura: possono essere ammessi contributi in natura, per i quali non è stato effettuato alcun pagamento in denaro giustificato, da fatture o documenti di valore probatorio equivalente e qualora siano soddisfatti tutti i seguenti criteri:

- al termine dell'operazione, il sostegno pubblico che comprende contributi in natura non superi il totale delle spese ammissibili, esclusi i contributi in natura. Nel caso in cui il contributo pubblico totale superi la differenza tra l'importo totale degli investimenti ammessi e l'importo delle prestazioni volontarie non retribuite, verrà ridotto il contributo pubblico totale fino al soddisfacimento del requisito in questione.

- il valore attribuito ai contributi in natura non superi i costi generalmente accertati sul mercato;

- il valore e la fornitura dei contributi possano essere valutati e verificati in modo oggettivo;

- nel caso di contributi in natura sotto forma di prestazione di lavoro non retribuita, il valore della prestazione è stabilito tenendo conto del tempo di lavoro trascorso e la retribuzione oraria come da prezzario;

- limitatamente ai lavori di carattere agronomico quali impianti per la sistemazione dei terreni, recinzioni prive di cordoli in muratura, opere di irrigazione;

- se eseguiti direttamente dagli imprenditori agricoli con manodopera familiare, purché risultanti iscritti al relativo regime previdenziale agricolo e realizzati attraverso i mezzi in dotazione dell'azienda o mediante noleggio degli stessi, da comprovarsi con idonea fattura;

- se richiesti e identificabili nel computo metrico estimativo di spesa presentato al momento della domanda;

- se rendicontati e presenti fra le voci di costo dell' elenco prezzi riportato nel prezzario delle opere agricole vigente al momento della presentazione della domanda;

- limitatamente ai costi dei lavori svolti in economia, ma desunti dal prezziario delle OOPP saranno detratte gli oneri per utile di impresa e spese generali pari al 25%.

Il mancato rispetto anche di uno dei requisiti sopra riportati comporterà il non riconoscimento della modalità di "esecuzione lavori in economia" e quindi i corrispondenti importi ai fini della liquidazione dovranno essere obbligatoriamente fatturati.

2. Premio annuale di manutenzione

Il premio annuale a copertura dei costi di manutenzione è una pagamento a superficie, correlato cioè all’estensione della superficie imboschita.

Tale premio per quanto riguarda la manutenzione della durata di cinque anni, è calcolato con riferimento ai seguenti interventi normalmente necessari per garantire l’efficacia dell’intervento di forestazione:

  • Spese per l’acquisto del materiale di propagazione e costi per i lavori di risarcimento delle fallanze (sostituzione delle piante morte o fallite) che si rendono necessari per ripristinare la densità iniziale dell’impianto;
  • Interventi di ripulitura e cure colturali dell’impianto, necessari fino alla chiusura della copertura arborea, quali lavorazioni del terreno, interventi di potatura e interventi irrigui;
  • Manutenzione delle opere di regimazione superficiale delle acque;
  • Azioni di prevenzione contro animali selvatici e/o animali al pascolo.

Le spese ammissibili per la manutenzione previste sono da riferire alle tipologie di spese presenti nel Prezzario ufficiale regionale in materia di lavori pubblici vigente al momento di presentazione della domanda di sostegno. Qualora le spese effettivamente sostenute e documentate, o con lavori in economia effettuati dall’imprenditore (nel rispetto di quanto indicato all’art. 69 del Regolamento (UE) n. 1303/2013), siano inferiori a quelle indicate dal prezzario regionale, si computeranno le sole spese effettivamente sostenute.

Il Piano colturale deve essere redatto secondo i Piani colturali tipo di cui al Piano forestale regionale (art. 13 l.r. n. 6/2005), pubblicati sul sito internet http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Agricoltura-Sviluppo-Rurale-e-Pesca/Foreste.

Nel piano colturale debbono essere elencate le operazioni di manutenzione previste per il periodo di durata dell’investimento.
Il riconoscimento del premio relativo alla prima annualità della manutenzione, decorre dall’anno successivo a quello di richiesta di saldo.

3. Premio annuale per il mancato reddito

Il premio annuale a copertura dei costi per il mancato reddito agricolo è una pagamento a superficie, correlato cioè all’estensione della superficie imboschita.

Il premio annuale per il mancato reddito agricolo è erogato per 10 anni.

Il sostegno può essere erogato per interventi su tutti i terreni a destinazione agricola, tuttavia, il sostegno per l’imboschimento di terreni agricoli di proprietà pubblica copre unicamente i costi di impianto.

Il riconoscimento del premio relativo alla prima annualità del mancato reddito, decorre dall’anno successivo a quello di richiesta di saldo.

In caso di utilizzo di specie micorrizate , tipologia di impianto 3) , il premio per il mancato reddito agricolo, a partire dal sesto anno dalla realizzazione dell’impianto è ridotto del 20%.

Link e Documenti

Bando

Proroga

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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