Interventi di riqualificazione e riconversione del Polo Industriale di Piombino

Scadenza: Fino ad esaurimento risorse
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Programma/Ente di finanziamento

Regione Toscana: Accordo di Programma per gli interventi di riqualificazione e la riconversione del Polo Industriale di Piombino sottoscritto in data 24 Aprile 2014 - Linea 1.6 PAR FSC ex FAS 2007-2013

Dotazione Complessiva
€ 6.930.987
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Finalità

La Regione Toscana con il presente bando intende agevolare la realizzazione di interventi a carattere strategico.

In particolare, il presente intervento agevola progetti di investimento inseriti in processi di reindustrializzazione del tessuto produttivo finalizzati a salvaguardare i livelli occupazionali, incrementare la presenza di attività economiche, favorire percorsi di ristrutturazione e riconversione, per incrementare l’occupazione nell'Area di crisi industriale complessa di Piombino, in conformità alle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali vigenti in materia nonché dei principi di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

L’investimento oggetto dell'agevolazione deve essere realizzato e localizzato nel territorio dei comuni compresi nell'Area di crisi industriale complessa di Piombino (Comuni di: Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto).

Interventi ammissibili

Gli interventi ammissibili devono consistere in:

a) investimenti nell'ambito di programmi di reindustrializzazione nel territorio compreso nell'Area di crisi industriale di Piombino relativi a:

a1) nuove unità locali
a2) unità locali già presenti sul territorio dell'Area di crisi industriale di Piombino
a3) creazione o ammodernamento di infrastrutture di ricerca private (ai sensi dell'art. 26 del Reg. UE n. 651/2014)


b) investimenti da parte di imprese con sede legale nell'Area di crisi industriale di Piombino, la cui base sociale è costituita per almeno il 70% da ex dipendenti di aziende in crisi che hanno usufruito dell'incentivo dell'autoimprenditorialità consistente nell'anticipo del trattamento di integrazione salariale a loro concessi e non ancora goduti previsti alla Legge n. 223/1991 e dalla Legge n. 102/2009, nonché di incentivi regionali sulla creazione di imprese di cui alla L.R. n. 21/2008 e ss.mm.ii. o da programmi operativi regionali cofinanziati dai fondi strutturali.


I PdI devono prevedere i seguenti programmi di investimento, ai sensi del Regolamento generale di esenzione per categoria (Reg. UE n. 651/2014 della Commissione del 17/06/2014):

a) ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ai sensi dell'art. 25 del Reg. (UE) n. 651/2014 (destinatari intervento: sia GI sia PMI)

b) investimenti materiali e immateriali destinati alla creazione di un nuovo investimento o all'ampliamento di uno stabilimento esistente ai sensi dell'art. 14 e ss. del Reg. (UE) n. 651/2014 (destinatari intervento: sia GI sia PMI)

c) investimenti materiali e immateriali destinati alla creazione o ammodernameto di infrastrutture di ricerca private ai sensi dell'art. 26 del Reg. (UE) n. 651/2014 (destinatari intervento: sia GI sia PMI)

 

Chi può partecipare

Possono presentare la manifestazione d'interesse:

a) grandi imprese
b) micro, piccole e medie imprese (MPMI)
c) imprese in forma aggregata così strutturate:

  • consorzi/società consortili, ai sensi delle disposizioni degli artt. 2602 e seguenti del Codice Civile, di durata non inferiore ad anni cinque
  • raggruppamenti temporanei d'impresa, associazioni temporanee di scopo
  • reti di imprese, ai sensi della Legge 9 aprile 2009 n. 33, articolo 3, comma 4-ter e s.m.i. in qualunque forma costituite


Gli investimenti devono essere realizzati da imprese che operano in attività dei settori manifatturieri e dei servizi, B, C, D, E, F, H, I (limitatamente ai codici 55.1, 55.2, 55.3, 55.9), J, M, N, R della classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007, fatte salve le restrizioni previste dalla disciplina comunitaria in materia di settori sensibili.

I Consorzi, le società consortili, le Reti-Soggetto sono ammissibili se in possesso dei requisiti previsti dal paragrafo 2.2. dell'avviso e solo se costituite da almeno 3 imprese in possesso dei requisiti previsti dal paragrafo 2.2.

Inoltre, possono presentare domanda, ed essere beneficiari degli aiuti, i liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese (Delibera di Giunta Regionale n. 240/2017), aventi sede legale o unità locale destinatarie dell'intervento, nei territori dei Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto. Per liberi professionisti si intendono i lavoratori autonomi in possesso di partita IVA ed esercitanti attività economica volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale in analogia alla definizione di impresa.

Entità del contributo

L'aiuto è concesso nella forma del contributo a fondo perduto.


Le percentuali massime teoriche specifiche per tipologia di investimento e per dimensione d'impresa, sono le seguenti:

  • Per le spese di cui alla lettera a) l'intensità di aiuto per ciascun beneficiario, ai sensi dell'articolo 25 “Aiuti a progetti di ricerca e sviluppo” del Reg. UE n. 651/2014, non supera:
    • il 50 % dei costi ammissibili per la ricerca industriale
    • il 25 % dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale

L'intensità di aiuto può essere aumentata fino ad un massimo dell'80% delle spese ammissibili nei casi previsti dal comma 6 dell'art. 25 del Reg. UE n. 651/2014.
 

  • Per le spese di cui alla lettera b) l'intensità di aiuto per ciascun beneficiario, ai sensi dell'articolo 14 e 17 del Reg. UE n. 651/2014, non supera:
    • il 20 % dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese
    • il 10 % dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese

Nel caso di investimenti collocati nelle aree di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale applicabile dall'01/07/2014 al 31/12/2020 (GU C n. 209 del 23.07.2014)20, nella quale sono compresi i comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto, San Vincenzo, l'intensità di aiuto può essere aumentata di 10 punti percentuali per le micro, piccole e medie imprese e concessa anche alle grandi imprese con il limite massimo pari al 10% dei costi ammissibili.

  • Per spese di cui alla lettera c) l'intensità di aiuto per ciascun beneficiario, ai sensi dell'art. 26 “Aiuti agli investimenti per infrastrutture di ricerca” del Reg. UE n. 651/2014, non supera il 50% dei costi ammissibili.


L'importo dell'aiuto è calcolato sulla base della spesa valutata come ammissibile a seguito della istruttoria di ammissibilità.

Spese ammissibili

Sono ammissibili all'aiuto, in coerenza a quanto previsto dal Regolamento generale di esenzione per categoria n. 651/2014, le seguenti spese:

a) Relativamente agli interventi per la realizzazione delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale ai sensi dell'art. 25 del Reg. UE n. 651/2014:

a1) le spese di personale: personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sviluppo) e personale impiegato in attività di produzione nei limiti del 35% delle spese del personale di ricerca. Si tratta pertanto di personale dipendente impiegato a tempo indeterminato o determinato, presso le strutture dell’impresa finanziata con sede di lavoro stabile nell'area di crisi di Piombino. Il personale impiegato in attività diverse da quelle descritte è invece rientrante tra le spese generali

a2) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di ricerca, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile

a3) costi di ammortamento o di affitto dei fabbricati e dei terreni nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca, nel limite complessivo massimo del 30% del costo totale di progetto. Le spese per i terreni non possono superare il 10% del costo totale di progetto

a4) costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca; in particolare, per i costi della ricerca contrattuale e per i servizi di consulenza ed equivalenti, si fa riferimento alle Sezioni B1, B2 e B3 del “Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per le PMI toscane dell’industria, artigianato e servizi alla produzione” approvato con decreto n. 4983/2014 e ss.mm.ii.. I costi di cui al presente punto a4) sono ammessi nel limite complessivo massimo del 35% del costo totale di progetto

a5) spese generali supplementari da computare forfettariamente nel limite del 15% dei costi diretti ammissibili per il personale

a6) altri costi di esercizio, inclusi i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell'attività di ricerca, nel limite del 15% del costo totale di progetto


Nel caso di micro e piccole imprese, i costi delle prestazioni (senza che rilevi, a tal proposito, la forma contrattuale del rapporto) fornite dal titolare di ditta individuale o dagli amministratori e soci dell’impresa, possono essere rendicontati tra le spese di personale e per la parte di effettivo impiego nel progetto oggetto dell’agevolazione se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

  1. se, il/i titolare/i, amministratore/i e soci sono in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sviluppo)
  2. se il/i titolare/i, amministratore/i e soci svolgono attività riconducibili ad attività descritte in uno specifico obbiettivo tecnico illustrato nel progetto
  3. fino ad un massimo del 10% del costo complessivo del progetto

La percentuale del 10% è calcolata sul costo complessivo dell’intero progetto. Il massimale così calcolato si applica a ciascuna micro e piccola impresa del partenariato.


b) Relativamente agli interventi destinati alla creazione di un nuovo insediamento o all'ampliamento di uno stabilimento esistente, sono ammissibili i costi per investimenti materiali e immateriali, nel rispetto e nei limiti di quanto stabilito dagli artt.14 e ss. del Reg. UE n. 651/2014.


c) Relativamente agli interventi destinati alla creazione o ammodernameto di infrastrutture di ricerca private, sono ammissibili i costi per investimenti materiali e immateriali, ai sensi dell'art. 26 del Reg. UE n. 651/2014

Link e Documenti

Bando

Sito web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Criteri di valutazione

  • rilevanza strategica e rispondenza agli indirizzi della Giunta Regionale di cui alla DGR n.1145/2014
  • impatto sull'occupazione diretta (numero di assunzioni)
  • ricaduta territoriale con particolare riferimento alla generazione di un indotto locale
  • contenuti progettuali (almeno 2 punti):
    • Analisi della competitività e degli sbocchi di mercato
    • Analisi delle possibili alternative strategiche
    • Analisi SWOT
  • congruità tra investimenti attivati ed occupazione aggiuntiva prevista

Non saranno ammesse a finanziamento le proposte progettuali che non totalizzeranno un punteggio complessivo pari ad almeno 15 punti. Quindi, prima di lavorare in modo approfondito sulla proposta, cerchiamo di fare un analisi approssimativa dei punti che la nostra idea potrebbe totalizzare, per capire se vale la pena investire energie e risorse sulla presentazione del progetto.

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