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5 Dicembre 2018

Assistenza sanitaria transfrontaliera: un'opportunità per nuovi progetti

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Quali sono i primi passi da compiere per cercare fondi nel settore sanità? Da Bruxelles lo studio "Enhancing Healthcare Cooperation in Cross-border Regions" fornisce una mappatura dei progetti di cooperazione sanitaria transfrontaliera e un toolkit per gli operatori interessati a creare progetti comuni. La salute riguarda tutti. Che si tratti di professionisti o pazienti, siamo tutti cittadini e contribuenti e ci si aspetta che il sistema sanitario, un servizio pubblico, sia facilmente accessibile e di buona qualità. La salute non conosce confini: ciò significa che un paziente dovrebbe essere autorizzato ad andare all'ospedale più vicino, anche se si trova in un paese diverso da quello in cui vive. Non tutti sanno poi che i cittadini europei possono curarsi in un altro dei Paesi membri Ue grazie all’assistenza sanitaria transfrontaliera, ovvero ad un'assistenza che prevede un’anticipazione dei costi e il successivo rimborso da parte del proprio sistema sanitario.  

Assistenza sanitaria transfrontaliera: che cos'è

Il concetto di assistenza sanitaria transfrontaliera (CBHC) è giuridicamente sancito dall'articolo 168 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e mira a incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri per migliorare la complementarità dei loro servizi sanitari nelle zone transfrontaliere. Con la Direttiva 2011/24/Ue si sono definite regole chiare per facilitare l’accesso a servizi sanitari sicuri e di elevata qualità nell’Unione Europea, assicurando la mobilità degli individui-pazienti che cercano servizi sanitari in uno Stato Membro differente da quello di provenienza. L’Italia è fra i primi Paesi europei a dare attuazione alla direttiva con il d.lgs. n. 38/2014. L’indicazione fondamentale è quella per cui i pazienti provenienti da altri Paesi membri hanno diritto alle prestazioni mediche richieste in condizioni di parità e non discriminazione rispetto ai cittadini italiani.  

LO STUDIO: "Enhancing Healthcare Cooperation in Cross-border Regions"

Lo studio - condotto dall'istituto austriaco di sanità pubblica Gesundheit Oesterreich Forschungs e Planungs GmbH, con il finanziamento del programma sanitario 2014-2020 - fornisce una mappatura completa dei progetti e delle buone pratiche in tutta l'UE; individua gli ostacoli e le sfide future per la cooperazione transfrontaliera nel settore sanitario; trae insegnamento dalle esperienze passate; fornisce infine una guida pratica per sostenere le parti interessate interessate che iniziano progetti di cooperazione in materia di assistenza sanitaria. I risultati hanno messo in evidenza: da un lato, le opportunità della cooperazione CBHC come sistema aperto a flussi di servizi, pazienti, professionisti e finanziamenti con vantaggi concreti per i cittadini dell'UE e per la coesione tra gli Stati Membri; dall'altro, la necessità di intensificare gli sforzi esistenti per armonizzare gli standard di qualità nell'assistenza sanitaria in tutta l'UE (ad esempio la direttiva 2005/36 / CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali) e di intraprendere iniziative per migliorare l'alfabetizzazione sanitaria sul territorio UE.  

Da dove iniziare quindi per trovare finanziamenti per progetti di cooperazione sanitaria transfrontaliera?

Le aree potenzialmente rilevanti per raccogliere fondi per progetti di collaborazione transfrontaliera sono:
  • competitività per la crescita e l'occupazione, ad esempio Erasmus +, EaSI e Horizon 2020
  • coesione economica, sociale e territoriale, ovvero fondi strutturali e di investimento (FSE o FESR)
  • Europa globale, cioè ENI e IPA II
  • cooperazione territoriale europea (ad esempio, Interreg A, B, C)
  • Banca europea per gli investimenti (BEI) e Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)
Il FEIS sostiene progetti di investimento soprattutto nei settori di seguito elencati, riconoscendo l’importanza degli investimenti nelle infrastrutture, ma anche il ruolo dell’innovazione nei sistemi sanitari, nella ricerca e nella formazione medica:
  • Ricerca medica
  • Servizi, soluzioni di assistenza e prodotti innovativi (anche ad opera di PMI, società a media capitalizzazione e start-up)
  • Nuovi modelli di infrastrutture sanitarie, specie per le forme di assistenza primaria e integrata
  • Nuove tecnologie e sanità digitale
  • Istruzione e formazione medica
 

Come si accede ai finanziamenti?

Per progetti relativi a infrastrutture o innovazione, si può ricorrere all’apposita piattaforma messa a disposizione dalla BEI. Le piccole e medie imprese possono invece ricorrere alla piattaforma per le PMI attuata tramite il Fondo europeo per gli investimenti (FEI).   Leggi anche: