Le imprese culturali e creative dispongono di un potenziale, in gran parte inutilizzato, di creazione di crescita e di occupazione. Con questo assunto inizia il
Libro verde della Commissione europea sulle imprese culturali e creative, nel quale vengono delineate le condizioni del settore e le azioni da mettere in atto per stimolarne lo sviluppo. Il settore delle industrie culturali e creative si compone di imprese altamente innovative, dotate di un grande potenziale economico e rappresenta uno dei
settori più dinamici d'Europa. Contribuisce per il 2,6% al PIL dell'Unione europea, ha un elevato tasso di crescita e offre impieghi di qualità a circa 5 milioni di persone nei paesi membri. L'UE si impegna quindi, a definire un approccio strategico che faccia del suo eccezionale patrimonio culturale la base di una solida economia creativa e della coesione della società.
Un bando per le imprese culturali e creative
A livello regionale,
il bando per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative, offre agevolazioni nel settore culturale e creativo. Tale avviso è stato disposto in attuazione dell’art. 7 della
Legge Regionale n. 13 del 30 dicembre 2013, che segue gli orientamenti europei relativi al sostegno delle industrie creative; come indicato nel libro verde ha infatti istituito il “Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative". L'obiettivo del bando è il
sostegno alla nascita e allo lo sviluppo di start up innovative, operanti nel settore delle attività culturali e creative, attraverso il cofinanziamento dei costi sostenuti nei primi 2 anni di attività. Le risorse stanziate per il bando sono pari a
680.435,00 euro, a valere sul Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative.
Destinatari
Il contributo previsto dal bando può essere richiesto da:
- PMI che hanno o intendono aprire una Sede Operativa nel Lazio e iscritte al Registro delle Imprese da non oltre 6 mesi alla data di pubblicazione dell’Avviso;
- Liberi professionisti titolari di Partita IVA da non oltre 6 mesi alla data di pubblicazione del bando;
- Società e imprese individuali o familiari non ancora iscritte al Registro delle Imprese al momento della presentazione della domanda;
- Società che non risultino costituite o da costituire a seguito di trasformazione o scissione societaria o di altre operazioni che rendano l’attività imprenditoriale prevista la prosecuzione di un'attività già avviata prima di 6 mesi dalla data di pubblicazione dell’Avviso.
Settori di attività
I destinatari del bando devono operare, o prevedere di operare, in
una o più delle attività economiche rientranti nei seguenti settori di interesse (con un apporto culturale e creativo rispetto alle attuali conoscenze in materia):
- Arti e beni culturali - arte, restauro, artigianato artistico (di elevata qualità artistica, di continuità con le tradizioni locali o a servizio degli altri settori ammissibili), tecnologie applicate ai beni culturali, fotografia
- Architettura e design - architettura, design, disegno industriale (prototipazione e produzione in piccola scala di oggetti ingegneristici ed artigianali), Design della Moda
- Spettacolo dal vivo e musica
- Audiovisivo
- Editoria.
Mentre,
sono escluse dalla partecipazione, le PMI che operano e prevedono di operare in: agricoltura, silvicoltura e pesca; estrazione di minerali da cave e miniere; fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; costruzioni; commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, finanziarie, assicurative ed immobiliari; noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese; amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria; istruzione; sanità e assistenza sociale; altre attività di servizi; attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze; organizzazioni ed organismi extraterritoriali.
Progetti finanziabili
Il progetto di avviamento, o
business plan, prevede l’ingresso o il consolidamento nel mercato di imprese culturali e creative, mediante un insieme organico di capacità tecniche ed organizzative. Quindi, sono ammissibili al contributo
i progetti di avviamento:
- compatibili con il possesso o, per le PMI costituende con l’acquisizione, dei requisiti previsti per la partecipazione al bando
- che prevedano la creazione o lo sviluppo di una delle attività economiche previste, da svolgere esclusivamente in una sede operativa situata sul territorio regionale
- che prevedono spese ammissibili per investimenti e spese di funzionamento, di importo complessivo non inferiore a 15.000,00 euro.
Tale progetto deve essere articolato in almeno
24 mesi e indicare obbligatoriamente:
- il prodotto o il servizio che si vuole proporre sul mercato
- l’idea di business ed il livello attuale di elaborazione
- le competenze, conoscenze ed esperienze possedute dal team aziendale funzionali alla realizzazione del progetto, compresi i relativi contributi lavorativi o di altra natura
- le eventuali partnership che si intendono attivare
- i fabbisogni di natura economica, organizzativa e strutturale necessari per l’avviamento o il consolidamento dell’impresa che giustificano, tra l’altro, i costi di investimento e di funzionamento per cui si richiede il contributo
- gli investimenti ed i costi di funzionamento da sostenere, ammissibili o meno, riscontrabili dai preventivi allegati alla documentazione presentata, e in aggiunta, le coperture finanziarie attese, compresi i ricavi da clienti.
Agevolazione
L’agevolazione prevista è un
contributo a fondo perduto, pari al valore del contributo concesso, a fronte della realizzazione del progetto di avviamento ritenuto ammissibile, idoneo e finanziabile. Questo è pari all’
80% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di
30.000 euro per beneficiario. Il contributo, inoltre, non è cumulabile con altri contributi a fondo perduto concessi nel 2017 dalla Regione Lazio nell'ambito di Avvisi rivolti specificatamente ai settori di interesse previsti dal bando.
Le spese ammissibili riguardano gli investimenti materiali ed immateriali e le spese di funzionamento coerenti con il progetto. Eccone una
lista esemplificativa ma non esaustiva:
- gli oneri di costituzione (per le PMI costituende)
- gli adeguamenti strutturali e/o impiantistici, i macchinari, le attrezzature (compreso hardware) e altri beni strumentali (relativi alla sede operativa localizzata nella regione Lazio)
- gli oneri per la fornitura di servizi qualificati, come: l’iscrizione a portali web ed ad altre organizzazioni che prevedono supporto commerciale, tecnologico, legale, finanziario, incubatori, acceleratori, franchisor, etc.
- le infrastrutture di rete e collegamenti (comprensivi delle spese di software, hardware e sito web)
- le fidejussioni assicurative
- i materiali di prova, la realizzazione di prototipi e collaudi finali
- la registrazione di brevetti e di marchi nazionali ed internazionali
- il funzionamento dell’impresa, con esclusione dei compensi dei titolari, soci e amministratori, dei costi del personale, degli acquisti di servizi rivendibili e salvo lo stretto necessario per la costituzione di un magazzino di avviamento, di beni rivendibili
- la promozione e la pubblicità, complessivamente entro il limite massimo del 30% del totale delle spese ritenute ammissibili in sede di concessione del contributo.
Presentazione delle domande
Le richieste di agevolazione possono essere presentate
esclusivamente via PEC, all’indirizzo incentivi@pec.lazioinnova.it a partire
dalle ore 12:00 del 17/01/2018 e fino alle ore 12:00 del 28/02/2018, compilando preventivamente il formulario disponibile on-line sulla piattaforma
GeCoWEB a partire
dalle ore 12:00 del 12/12/2017 e
fino alle ore 12:00 del 28/02/2018.
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