PROGETTAZIONE  - 
7 Febbraio 2023

Oltre le mura carcerarie: “Sport di tutti” come opportunità

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Lo sport è un diritto di tutti. Anche di chi, a causa di crimini commessi, sia stato privato della libertà personale: in questo caso lo sport diventa opportunità, rieducazione, coinvolgimento sociale. Se, infatti, obiettivo del percorso carcerario è la rieducazione e la responsabilizzazione del condannato, le attività sportive rappresentano uno strumento di recupero e di partecipazione attiva alla comunità.

Nell’ambito dell'iniziativa “Sport di tutti”, il bando dedicato alle carceri intende promuovere lo sport come strumento di inclusione, socialità e integrazione. Come? Attraverso il potenziamento delle attività negli istituti Penitenziari per adulti e minorili, in collaborazione con il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

Bando Carceri: lo sport contro il disagio sociale

Con un investimento di tre milioni di euro, il bando Sport di tutti - Carceri affronta e accende l'attenzione su un tema italiano delicato: quali opportunità di rieducazione vengono proposte ai detenuti in vista del loro futuro reinserimento? Qual è il percorso di integrazione che si mette in atto in ambito sociale e lavorativo?

La pratica dell'attività sportiva si prefigge di promuovere un percorso di sostegno e recupero, come impegno al contrasto del disagio sociale ed economico, in particolare giovanile. Lo sport viene così individuato come deterrente sociale contro il rischio di criminalità.

Parlare alla comunità penitenziaria

Beneficiari delle proposte progettuali con il bando Carceri, non saranno solo i detenuti. Focus del progetto è miglioramento delle condizioni di salute e benessere psico-fisico degli individui; a influire su tali condizioni, vi è l’intera struttura e comunità penitenziaria.

Se si parla di rischio devianza e strumenti di rieducazione, è sufficiente coinvolgere i detenuti in attività sportive? Da questa riflessione, nasce la necessità di un piano integrato di trasferimento delle competenze: il bando mira, infatti, a fornire competenze di ambito sportivo, socio-psico-pedagogico e educativo al personale dell’amministrazione penitenziaria, ai detenuti e agli operatori sportivi.

Proposte progettuali e interventi ammissibili

Il bando intende erogare contributi per progettualità di valore dell’associazionismo sportivo di base e del Terzo Settore. La proposta progettuale dovrà prevedere un programma di attività sportiva che sia differenziato per fascia di età, un programma di attività formative e ulteriori servizi che verranno erogati tramite i progetti finanziati. Obiettivo di ogni proposta sarà quello di promuovere percorsi di sviluppo sportivo al di fuori delle mura carcerarie e fondamentale sarà la collaborazione innovativa tra Istituti Penitenziari, detenuti, Amministrazione Penitenziaria, volontari, parti sociali, OO.SS, ASD/SSD ed ETS.

Consigli utili per le candidature

Sarà data preferenza alle progettualità che, oltre all’attività sportiva, prevedano: azioni di valorizzazione di attività sportivo-educative aggiuntive, che siano però coerenti con le tematiche e i target; la realizzazione di attività in collaborazione con altri soggetti. Infine, per favorire integrazione e inclusione, la preferenza riguarderà l’inserimento delle persone detenute o del personale dell’amministrazione penitenziaria in funzioni tecnico-organizzative negli organici dei Destinatari.

Per informazioni su scadenze, requisiti della candidatura, modalità di partecipazione o per leggere i consigli degli esperti, è possibile consultare la scheda tecnica del bando.