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11 Luglio 2022

PNRR, verso il cambiamento: quale impatto sull’Italia?

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La crisi sanitaria dovuta al Covid 19 ha colpito duramente l’Italia, Paese fragile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. L’obiettivo del PNRR è di risanare questa enorme ferita e di risollevare le sorti tramite le sei missioni previste dal piano[1] . Entro un lasso di tempo ristretto, ovvero entro agosto 2026, l’Italia dovrà combinare immaginazione e capacità progettuale, per consegnare un Paese più moderno alle prossime generazioni.

Facendo una stima di quelli che sono gli investimenti e le riforme approvate nei primi sei mesi del 2022, quale impatto avrà il PNRR sull’Italia?

Crescita economica e posti di lavoro

L’impatto trasformativo del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza riguarderà diversi ambiti che dialogheranno tra loro verso un obiettivo comune: una crescita duratura e sostenibile dell’Italia. Secondo una prima valutazione della Commissione Europea, aggiornata al 30 giugno 2022, il piano favorirà la crescita economica del Paese e creerà nuovi posti di lavoro. È previsto un aumento del prodotto interno lordo dell'Italia dell'1,5% al ​​2,5% entro il 2026. Inoltre, uno dei benefici dell’attuazione del piano riguarderà una grande spinta economica destinata a portare fino a 240 mila persone nel mondo del lavoro.

PNRR e la transizione verde in 5 punti

L’impatto che la transizione verde ed ecologica prevista dal piano riguarderà una serie di azioni volte a rendere sostenibile l’intero sistema. Sono previste importanti riforme volte a:

  1. migliorare l’efficienza energetica negli edifici residenziali e pubblici: attraverso incentivi fiscali e investimenti che saranno destinati alla ristrutturazione di edifici pubblici, scuole, alberghi, musei, cinema e teatri, tribunali;
  2. aumentare la concorrenza del mercato elettrico;
  3. favorire una mobilità sostenibile: riduzione delle emissioni di gas serra dei trasporti, investimenti nella mobilità urbana sostenibile e nelle infrastrutture ferroviarie;
  4. miglioramento della gestione delle acque: protezione delle forniture e riduzione delle perdite, protezione della biodiversità e sviluppo delle energie rinnovabili e dell’economia circolare;
  5. modernizzazione e costruzione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti.

Impatto della “transizione digitale”

Altra sfida dell’Italia, sarà quella di includere dei miglioramenti delle competenze digitali della popolazione, della forza lavoro e delle imprese, con la promozione dell’offerta di servizi pubblici digitali e accelerazione dell'attuazione di progetti chiave di e-government. Gli investimenti riguarderanno, inoltre: la diffusione capillare di reti ad altissima capacità (tra cui 5G e fibra); l’innovazione del sistema produttivo italiano tramite investimenti in tecnologie d'avanguardia e 4.0, RDI e attività di formazione 4.0; digitalizzazione della pubblica amministrazione per snellire la burocrazia che rallenta i processi di scambio di dati tra le amministrazioni e facilitare l’adozione di soluzioni cloud.

Misure per rafforzare la resilienza economica e sociale

Il PNRR intende rafforzare la resilienza economica e sociale con riforme orizzontali e settoriali:

  1. migliorare sistema giudiziario e la pubblica amministrazione: ridurre i tempi, migliorare l’efficacia, ridurre la burocrazia;
  2. migliorare il contesto imprenditoriale: migliorare gli appalti pubblici e i servizi pubblici locali, ridurre i ritardi di pagamento ed eliminare gli ostacoli alla concorrenza;
  3. rafforzamento dell’istruzione e delle politiche attive del mercato del lavoro:
  4. rafforzamento del sistema sanitario: implementazione di nuove tecnologie per migliorare ospedali e assistenza sanitaria domiciliare, con l’obiettivo di ridurre la frammentazione territoriale;
  5. trasformazione dei territori vulnerabili in aree intelligenti e sostenibili, incluso il potenziamento dei servizi pubblici per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, giovani e anziani.