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21 Luglio 2022

Politica di coesione in Italia: firmato l’accordo di partenariato

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Politica di coesione in Italia: firmato l’accordo di partenariato

Si parla dell’importo più consistente se confrontato ai cicli di programmazione precedenti: è stato firmato e adottato il 19 luglio l’accordo di partenariato 2021-2027 tra l’Italia e la Commissione europea. Una data importante che sancisce l’inizio di un interessante capitolo per il Paese che disporrà di una cifra mai ottenuta prima: l’Italia avrà infatti a disposizione 75,3 miliardi di euro di Fondi Strutturali e di Investimento, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale.

L’accordo è stato firmato alla presenza della Ministra per il Sud e la Coesione Mara Carfagna e della Commissaria europea per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira. In particolare, le risorse in arrivo da Bruxelles saranno pari a 43,127 miliardi di euro, comprensive di quelle destinate al Fondo per la Transizione Giusta (Just Transition Fund - JTF) e alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE).

Programmazione 2021-2027: cosa cambia per le singole regioni

Rispetto alla programmazione 2014-2020, le risorse a disposizione per l’Italia sono cresciute di circa 10 miliardi: si tratta quindi di una cifra mai assegnata in precedenza. Cosa cambia per le singole regioni? Il nuovo ciclo prevede alcune modifiche. Sono considerate “in transizione” non solo l’Abruzzo, ma anche Umbria e Marche (in precedenza inserite tra le “più sviluppate”). Le regioni “meno sviluppate” sono quelle rimanenti del Mezzogiorno: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, mentre le “più sviluppate” comprendono quelle del Centro-Nord.

Escludendo la quota riservata alla CTE, le risorse europee e nazionali dei Fondi strutturali si distribuiscono in questo modo:

  • regioni più sviluppate: 23,882 miliardi di euro;
  • regioni in transizione: 3,612 miliardi di euro;
  • regioni meno sviluppate: 46,575 miliardi di euro.

Obiettivi e novità dell’accordo di partenariato

Promuovere la coesione economica, sociale e territoriale è l’obiettivo dell’Accordo di Partenariato 2021-2017. Tra le priorità di investimento previste: la transizione verde e digitale dell’Italia, sostenendo al contempo le zone socioeconomiche più fragili e i gruppi vulnerabili.

Novità importanti previste dall’accordo, il nuovo programma dedicato alla salute, l’estensione del piano Metro alle città medie del Mezzogiorno per la riqualificazione delle periferie, l'uso di fondi per l'assunzione di nuove professionalità nella pubblica amministrazione. Si aggiunge a questi il programma collegato al Fondo per la Transizione Giusta, introdotto per la prima volta a livello europeo nel ciclo 2021-2027.

Per quanto riguarda le risorse provenienti dall’Europa, saranno affrontate aree di intervento quali il rafforzamento della sostenibilità, lotta ai cambiamenti climatici, crescita intelligente e occupazione per donne e giovani.

Coincidenza con il PNRR: un’opportunità

Grazie all’Accordo di Partenariato l’Italia si trova davanti una grande opportunità di crescita, ma non solo: gli investimenti della politica di coesione previsti per il periodo 21-27 sono pianificati in stretto coordinamento con il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR)[VP1] . La coincidenza tra PNRR e il nuovo ciclo di programmazione è una occasione da non sprecare: è fondamentale mettere a frutto il potenziale dei due strumenti lavorando in sinergia, per rafforzare gli obiettivi comuni e amplificarne gli effetti.