20 Aprile 2018

PRIMA: progetto per l'integrazione lavorativa dei migranti

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Pubblicato l'avviso pubblico Prima - Progetto per l' integrazione lavorativa dei migranti, a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020. Secondo il rapporto “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”, pubblicato annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonostante continui anche nel 2017 la crescita dell'occupazione e ci siano segnali di riassorbimento della disoccupazione, la spinta migratoria e l’incremento demografico degli ultimi anni sono stati tali da determinare una offerta di lavoro che il sistema economico-produttivo non è stato in grado di assorbire. In questo scenario si inserisce il bando Prima, al fine di aumentare il numero di migranti coinvolti nelle politiche attive del lavoro. Imprenditorialità dei migranti: pubblicato bando COSME  

Integrazione lavorativa dei migranti, cosa prevede

L’avviso intende promuovere la realizzazione di piani di rafforzamento dell’ integrazione lavorativa dei migranti finalizzati ad aumentare la capacità di intercettare i migranti e di coinvolgerli in una gamma differenziata di politiche del lavoro coerenti con le loro esigenze, aspettative e caratteristiche professionali, e con i fabbisogni del sistema produttivo locale. Integrazione dei migranti: vademecum per un’utilizzo efficace dei fondi UE  

Le azioni

I Piani di rafforzamento dell’ integrazione lavorativa dei migranti devono articolarsi su alcune specifiche azioni ammissibili. Di seguito un elenco esemplificativo, non esaustivo, di attività che possono essere realizzate per aumentare il numero di migranti coinvolti nelle politiche attive del lavoro:
  1. azioni orientate a migliorare la conoscenza e l’accesso ai servizi per il lavoro presenti sul territorio, anche mediante la semplificazione delle informazioni/comunicazioni:
  2. attivazione o potenziamento dell’uso di strumenti ad hoc, quali lo “Skills profile tool for Third country nationals”, approntato dalla Commissione europea per la profilazione e messa in trasparenza delle conoscenze, competenze e abilità possedute;
  3. interventi volti a validare le competenze non formali o informali acquisite, e a consentire la validazione/certificazione dei titoli posseduti acquisiti nei paesi di origine o durante il percorso migratorio;
  4. azioni volte a favorire la tracciabilità delle misure di politica del lavoro attivate a favore dei destinatari, anche attraverso il rafforzamento e/o messa in rete dei sistemi informativi/gestionali dei servizi;
  5. interventi volti al consolidamento delle azioni di governance multilivello atte a rafforzare la cooperazione con il sistema di accoglienza (SPRAR, CAS, ecc.) al fine di favorire il rapido inserimento dei migranti nel mercato del lavoro;
  6. potenziamento di percorsi di sensibilizzazione sui temi dell’integrazione economica e del contrasto alla discriminazione sul lavoro;
  7. azioni innovative volte a favorire il coinvolgimento dei migranti in settori produttivi emergenti o legati al tessuto produttivo locale;
  8. azioni volte a mettere a sistema modelli e/o metodologie di intervento già intraprese in complementarietà con altre risorse regionali e comunitarie.
 

Chi può presentare proposte progettuali?

Possono presentare proposte progettuali in qualità di Capofila di Soggetto Proponente Unico o Associato esclusivamente le Regioni ordinarie, le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome. Questi soggetti non possono assumere, in nessun caso, il ruolo di partner, ma possono partecipare in qualità di soggetto aderente a progetti con capofila altre Regioni o Province autonome, qualora queste prevedano l’avvio di azioni di carattere trans regionale. Nell’intento di promuovere la costituzione di qualificate partnership territoriali sono ammessi a partecipare alla presentazione di proposte in qualità di partner:
  1. operatori pubblici e privati accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro; organismi accreditati dalle singole Regioni/Province autonome per lo svolgimento di attività di formazione professionale e servizi al lavoro; associazioni datoriali e organizzazioni sindacali; fondi interprofessionali e enti bilaterali; patronati; Istituti previdenziali;
  2. enti e società regionali strumentali operanti nel settore di riferimento;
  3. Università, ovvero, singoli dipartimenti universitari; Istituti di Ricerca;
  4. enti del Terzo settore di cui all’articolo 4, comma 1 del d.lgs. 3.7.2017, n.117 (codice del Terzo settore), operanti nel settore di riferimento del bando;
  5. enti ecclesiastici civilmente riconosciuti ;
  6. enti locali, loro unioni e consorzi,
  7. organismi e organizzazioni internazionali o intergovernativi;
  8. società cooperative e società consortili operanti nel settore di riferimento del bando;
  9. Anci regionale;
  10. Camere di Commercio e altri enti pubblici.
Ogni Regione o Provincia autonoma può presentare un’unica proposta progettuale. Scopri il corso Tecniche e metodi per ideare e realizzare progetti nel sociale  

Destinatari

Destinatari delle proposta progettuale sono cittadini di paesi terzi regolarmente presenti in Italia, con particolare riferimento a soggetti vulnerabili, quali donne, giovani, richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale e umanitaria. Il bando prevede un target regionale di destinatari da raggiungere attraverso le attività progettuali; le proposte dovranno raggiungere un numero di destinatari non inferiore al 70% rispetto a quanto stabilito. Ogni Regione/ Provincia autonoma è chiamata a presentare un’unica proposta progettuale  

Risorse finanziarie

Le risorse destinate al finanziamento dei progetti ammontano a 25.000.000,00 di euro. Le allocazioni finanziarie previste per ogni Regione/ Provincia autonoma derivano dalla somma di un contributo fisso e di un contributo variabile:
  • contributo fisso per ciascun progetto: 300.000,00 euro;
  • contributo variabile: derivante dal rapporto tra lo stanziamento complessivo residuo e l’indicatore identificato nel numero dei cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti in ciascuno dei territori interessati.
 

Presentazione delle domande

I proponenti dovranno presentare le proposte progettuali esclusivamente attraverso il sito dedicato entro le ore 16.00 del 31/05/2018.

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La Redazione di Prodos Academy