“Plastic Challenge”: sfida alle plastiche monouso

Scadenza: 20 luglio 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Cariplo - Il bando “Plastic challenge: sfida alle plastiche monouso” è emesso dall’Area Ambiente nell’ambito del Piano di azione “Promuovere la sostenibilità ambientale a livello locale”.

Bando scaduto

Finalità

La sfida del nostro tempo è quella di sostenere la trasformazione delle modalità di produzione, offerta, uso e consumo della plastica monouso, sostenendo i processi di transizione verso nuovi modelli di progettazione che rendano il riutilizzo, la riparazione e il riciclo possibili, facili e convenienti. Nel contesto di un’economia in continua evoluzione si riconosce la necessità di promuovere alternative sostenibili e innovative ai sistemi di offerta e consegna dei prodotti che passino anche per la modifica dei modelli di consumo e rispondano ai criteri di economia circolare coinvolgendo imprese, pubbliche amministrazioni e società civile.

Una soluzione efficace può arrivare dall’economia comportamentale e più in particolare dagli strumenti della cosiddetta “nudge theory” o teoria della spinta gentile. Tali strumenti consentono di colmare il gap che si viene a creare tra la mera consapevolezza di un problema e l’azione, cioè il cambiamento dei propri comportamenti e delle proprie abitudini. Infatti, è stato rilevato che, tramite l’introduzione di piccole modifiche negli spazi di acquisto, come il posizionamento del prodotto o nell’informazione fornita ai consumatori o ancora, nell’impostazione delle opzioni di default, è possibile indurre le persone a operare scelte di consumo più ponderate e quindi più sostenibili da un punto di vista ambientale.

Il bando intende sostenere iniziative finalizzate alla riduzione del consumo di prodotti e imballaggi in plastica monouso e dei rifiuti che ne derivano, agendo sul cambiamento dei modelli di consumo e sulle abitudini di acquisto da parte di cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese, e sulla valorizzazione prioritaria delle filiere di riuso e recupero e, solo in misura residuale, di riciclo.

Interventi ammissibili

In particolare, il bando intende sostenere progetti finalizzati a realizzare uno o più dei seguenti obiettivi:

  • Individuare soluzioni efficaci finalizzate alla riduzione dei rifiuti in plastica monouso all’interno delle comunità locali attraverso la modifica dei comportamenti di vendita, acquisto e consumo ad esempio nel settore della GDO (Grande distribuzione organizzata), negli esercizi commerciali, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese e nelle scuole.
  • Implementare nuove strategie inspirate ai principi dell’eco-design per la progettazione di prodotti e sistemi che consentano in modo facile e conveniente il riuso, il recupero e la riparazione, e che ne incoraggino l’utilizzo anche da parte del consumatore meno informato.
  • Supportare l’introduzione dei criteri di GPP (Green Public Procurement) nelle pubbliche amministrazioni.
  • Supportare l’implementazione degli schemi di attuazione del principio della responsabilità estesa del produttore in conformità con la Direttiva SUP (Dir.2019/904/CE), che possano ispirarsi alla messa in opera di sistemi di deposito, consegna e rimborso (es. vuoto a rendere) o tracciabilità del prodotto (item tracking), in sinergia con aziende private e start up innovative.
  • Attuare interventi volti a favorire la riduzione del consumo eccessivo di acqua in bottiglia, sia in relazione alle difficoltà di accesso all’acqua corrente nei luoghi pubblici, in città o negli hub di trasporto come aeroporti e stazioni dei treni, sia in riferimento alla scarsa fiducia della popolazione sulla buona qualità dell’acqua pubblica.
  • Fornire alternative sostenibili volte a ridurre l’impiego di plastica nel settore agricolo e florovivaistico.

I progetti dovranno obbligatoriamente:

  • essere realizzati all’interno del territorio della Lombardia o delle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola;
  • dare luogo a pratiche concrete finalizzate alla riduzione del consumo di prodotti e della generazione di rifiuti in plastica monouso e/o alla valorizzazione delle filiere di riuso, recupero, riparazione e solo in via residuale, riciclo;
  • fornire indicatori volti a monitorare le azioni e/o misurare l’efficacia del progetto in termini di risultati raggiunti;
  • presentare obiettivi di riduzione dell’impiego di plastica monouso o dei rifiuti prodotti, quantitativamente definiti all’interno del progetto;
  • dimostrare un’approfondita conoscenza del contesto di intervento.

Sarà assegnata priorità ai progetti che:

  • mostrino coerenza tra le attività previste, le competenze dei proponenti e il contesto di intervento individuato;
  • evitino il ricorso alla sostituzione con altre tipologie di imballaggi usa e getta e rispondano alla scala di priorità UE nella gestione dei rifiuti (prevenzione, riduzione, riuso, riparazione e, solo in ultima istanza, riciclo);
  • identifichino ambienti o settori rilevanti e significativi ai fini dell’impatto di progetto e della sua replicabilità e scalabilità;
  • prevedano l’applicazione di pratiche coerenti con i principi dell’economia circolare;
  • prevedano l’implementazione di tecniche riconducibili alla nudge theory;
  • promuovano il coinvolgimento attivo della cittadinanza, anche attraverso azioni di public engagement;
  • siano sostenuti da una documentata rete (es. lettere di adesione o altri accordi) di portatori di interesse (es. imprese profit, pubbliche amministrazioni, consorzi di settore, organizzazioni non-profit ecc);
  • propongano soluzioni convenienti e facili da usare per gli utenti;
  • prevedano l’implementazione di nuove tecnologie e iniziative innovative (ad es. tecniche di gamification, ecodesign di servizio/sistema, sistemi closed-loop, ecc.);
  • presentino azioni di supporto volte all’identificazione dei gap legislativi in materia di packaging alimentare e requisiti igienico sanitari (se coerente con le azioni di progetto proposte).

Attenzione! Non saranno considerate ammissibili:

  • iniziative volte esclusivamente ad analisi e studi di fattibilità;
  • azioni di sola sensibilizzazione, comunicazione o informazione sui temi oggetto del bando; iniziative già realizzate in tutto o nella quasi totalità al momento della presentazione della domanda di contributo;
  • proposte coincidenti con la gestione ordinaria delle attività usualmente svolte dall’ente richiedente;
  • operazioni di acquisto di immobili (terreni, edifici), nuove edificazioni e ristrutturazioni;
  • iniziative che prevedano attività di public engagement come, ad esempio, la pulizia di aree verdi, laghi e fiumi, superiori al 10% dei costi totali di progetto.

Chi può partecipare

Ferme restando le indicazioni generali sulla finanziabilità degli enti contenute nella “Guida alla presentazione dei progetti”, le richieste di contributo su questo bando potranno essere presentate, in qualità di capofila, esclusivamente da organizzazioni private senza scopo di lucro attive in campo ambientale. Tali organizzazioni potranno presentarsi singolarmente o in partenariato con enti pubblici e/o altri enti privati non profit ammissibili.

Attenzione! Salvo eventuali deroghe previste da specifici bandi, la Fondazione sostiene solo progetti aventi l’oggetto dell’intervento sul territorio di proprio tradizionale riferimento (Lombardia e province di Novara e del Verbano Cusio Ossola).

Entità del contributo

Il budget a disposizione del presente bando ammonta a 950.000 Euro.

La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra i 25.000 e 90.000 Euro e non potrà superare il 60% dei costi totali di progetto.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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