Pubblica utilità e cittadinanza attiva: progetti per l'inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele

Scadenza: 16 settembre 2019
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Programma/Ente di finanziamento

POR FSE 2014-2020 - Asse II "Inclusione Sociale", Obiettivo Tematico 9 "promuovere l'inclusione sociale e combattere ogni forma di discriminazione"

Bando scaduto

Finalità

Il presente avviso, incardinato sull’Asse II “Inclusione Sociale”, intende favorire l’occupabilità di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e di contrastare la disoccupazione di lunga durata attraverso l'attuazione di iniziative finalizzate all'impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità. In particolare, il risultato atteso delle azioni finanziabili è quello di realizzare interventi multi professionali e sperimentali orientati a rendere effettiva l’inclusione sociale attiva dei destinatari.

Nello specifico il conseguimento dell'obiettivo è volto a consentire un sensibile incremento del tasso di partecipazione attiva dei soggetti disoccupati nel mercato del lavoro. In particolare ci si attende che i cittadini, attraverso la partecipazione ai progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva, riescano a raggiungere i requisiti per la pensione, oppure siano assunti stabilmente, o almeno a tempo determinato, dalle realtà presso le quali hanno svolto l’esperienza di lavoro, o da altre su presentazione delle stesse.

Interventi ammissibili

Per acceder al finanziamento, il progetto deve essere costruito insieme alla persona e garantito dalla sottoscrizione di una Proposta di Politica Attiva - PPA per la condivisione dei percorsi individuali. La logica del bando prevede infatti che, in base al principio della personalizzazione degli interventi, le azioni, anche se erogate in modalità collettiva, siano comunque progettate a favore del singolo destinatario.
Le due componenti dell’offerta di politica attiva del lavoro sono così definite:

    • Lavoro di pubblica utilità
      Tale azione si configura come una vera e propria esperienza di lavoro e deve essere attinente a servizi di competenza comunale o comunque individuati dal/i Comune/i a beneficio dei cittadini, tra i seguenti:
      - servizi bibliotecari e museali, riordino di archivi e recupero di lavori arretrati di tipo tecnico e amministrativo;
      - valorizzazione di beni culturali ed artistici anche mediante attività di promozione, allestimento e custodia di mostre relative a prodotti, oggetti ed attrezzature del territorio nonché di riordino, recupero e valorizzazione di testi e documenti di interesse storico o culturale;
      - attività di abbellimento urbano e rurale;
      - servizi ambientali e di sviluppo del verde, progetti speciali in materia relativi alla tutela e benessere ambientale;
      - custodia e vigilanza di impianti e attrezzature sportive, centri sociali, centri socio-assistenziali, educativi e culturali, luoghi pubblici;
      - assistenza anziani, supporto scolastico;
      - controllo del territorio, ai fini della garanzia della salute pubblica, la tutela dell’ambiente con particolare riguardo alla componente faunistica;
      - altri servizi di interesse pubblico, con carattere di straordinarietà e temporaneità.

Non sono ammissibili tutte le attività che il Comune o altri soggetti proponenti sono comunque tenuti a garantire in via ordinaria.

  • Servizi di orientamento e di accompagnamento
    1) orientamento: orientamento di base, analisi delle competenze in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale; empowerment e supporto individuale, orientamento individualizzato ed analisi degli eventuali fabbisogni (sociali, formativi, lavorativi);
    2) accompagnamento: accompagnamento e tutorato al LPU; ricerca attiva di lavoro.

Chi può partecipare

Al fine di perseguire la logica del lavoro in rete per un’efficace integrazione delle competenze, i progetti devono essere presentati, pena l’inammissibilità della proposta, da un partenariato pubblico-privato, composto da:

- Uno o più Comuni, o loro enti strumentali o società da essi partecipate, in veste di soggetto proponente,

E, obbligatoriamente,

- Uno o più Soggetti iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati per i Servizi al Lavoro di cui alla L.R. n. 3/2009 art. 25 “Accreditamento” e/o Soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento ai sensi della DGR n. 2238 del 20 dicembre 2011 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto (art. 25 L.R. n. 3/2009)”. Si precisa che in caso di sospensione e/o revoca dell’accreditamento l’Ente non può partecipare a nessun bando né come Ente proponente né come partner di progetto per tutta la durata della sospensione, decorrente dalla data di notifica del provvedimento medesimo.

Al partenariato è prevista e ammessa la partecipazione di altri soggetti privati, in qualità di partner operativi o di rete, che possono essere individuati, esclusivamente, pena l’inammissibilità della proposta, tra la seguente tipologia:

-Organismi senza scopo di lucro,

- ONG,

- Fondazioni,

- Consorzi,

- Cooperative sociali,

- Associazioni,

- Organismi di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori (questi ultimi solo come partner di rete).

Entità del contributo

La dotazione finanziaria del presente avviso ammonta complessivamente a 5.000.000 Euro.

In aggiunta al finanziamento regionale, il soggetto proponente è tenuto a cofinanziare il progetto con una somma aggiuntiva pari al 35% del contributo per il lavoro di pubblica utilità, pari a Euro 5.000 per singolo destinatario assunto. Tale quota, pari quindi ad almeno Euro 1.750 per ogni destinatario assunto, potrà essere integrata, in tutto o in parte, da parte di soggetti terzi pubblici o privati partner del progetto.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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