Scadenza: 20 luglio 2023
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

Dotazione Complessiva
€ 4.447.500
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

L’AICS intende sostenere l’azione degli operatori umanitari nel quadro dei piani di risposta specifici per il Paese di riferimento, l’Iraq, in attività rivolte alla protezione delle persone, in particolare di quelle in condizioni di vulnerabilità, inclusi sfollati, rifugiati, richiedenti asilo e comunità ospitanti. In quest’ottica, l’iniziativa mira a rafforzare le capacità di autoprotezione delle comunità favorendo un maggiore livello di coesione e convivenza pacifica a livello intra-comunitario. Infatti, combattere la marginalizzazione di alcuni gruppi sociali è fondamentale per interrompere la spirale di violenza e abusi, limitare gli effetti negativi delle dinamiche maggioranza-minoranza in un’ottica collegamento con azioni di lungo periodo in termini di “environment building”.

Sono pertanto previsti due lotti:

  • Lotto 1: Protezione. Con questa linea d’intervento l’AICS intende contribuire a garantire condizioni di vita sicure e dignitose per la popolazione sfollata, rifugiata e rientrata, altamente vulnerabile;
  • Lotto 2: Violenza di genere. Obiettivo dell’iniziativa è quello di contribuire ad assicurare l’accesso alla giustizia alle sopravvissute alla violenza di genere in linea con gli standard internazionali.

Interventi ammissibili

L’AICS intende finanziare proposte progettuali che rispondono alle seguenti due necessità:

  • Lotto 1: ridurre l'intensità e il numero dei casi di mancato accesso ai servizi di base, di violenza e di abusi fra la comunità sfollata e rientrata;
  • Lotto 2: migliorare l’efficacia dei servizi di protezione, supporto e reinserimento per le sopravvissute alla violenza di genere.

Le proposte progettuali dovranno avere le seguenti caratteristiche:

Protezione:

Le attività progettuali dovranno perseguire i seguenti risultati:

    • Risultato 1. Sostenere e rafforzare le capacità delle comunità più vulnerabili di analisi dei rischi di protezione e identificazione dei servizi di protezione specializzati e "Community-based interventions" per la popolazione sfollata e rientrata altamente vulnerabile residente fuori dai campi per rispondere ai rischi per la loro sicurezza e benessere;
    • Risultato 2. Sostenere l'accesso a servizi di protezione specializzati e la realizzazione di "Community-based interventions" per la popolazione sfollata e ritornata altamente vulnerabile per rispondere ai rischi per la loro sicurezza e benessere, allo stesso tempo supportando la durabilità di tali servizi e interventi anche attraverso partnership con attori e autorità locali pertinenti, sulla base di una strategia sviluppata a livello comunitario.

Per maggiori dettagli sulle attività, si rimanda alla sezione 4.1.2 del bando.

Le proposte progettuali dovranno avere una durata compresa tra un minimo di 18 mesi e un massimo di 21.

L’intervento si concentrerà nelle aree a maggior presenza di sfollati e rientrati che versano in condizione di particolare vulnerabilità, ovvero: nei Governatorati di Ninewa, Erbil, Dohuk, Anbar, Salah el Din e Kirkuk, senza trascurare eventuali sacche di vulnerabilità che dovessero essere identificate in aree limitrofe a quelle indicate.

Violenza di genere:

Le attività progettuali dovranno perseguire i seguenti risultati:

    • Risultato 1: Raggiungere e mantenere standard adeguati di qualità e sicurezza per l’erogazione di servizi di protezione alle sopravvissute nelle strutture stabilite;
    • Risultato 2: La società civile e le organizzazioni della società civile sono attivamente impegnate nella lotta alla violenza di genere, e assicurano promozione e tutela dell’integrazione sociale delle sopravvissute.

Gli ambiti di intervento delle attività previste per ciascun risultato sono i seguenti, ovvero in relazione al Risultato 1:

    • Rafforzamento delle capacità e miglioramento del benessere degli operatori dei rifugi;
    • Miglioramento dei servizi relativi alla gestione dei casi;
    • Integrazione e ampliamento dei servizi esistenti presso i rifugi.

In relazione al Risultato 2:

    • Capacity development delle associazioni della società civile locale in merito ai servizi di risposta alla volenza di genere;
    • Conduzione di una campagna nazionale di sensibilizzazione e divulgazione in merito ai temi del progetto;
    •  Attività di vocational training presso drop in center comunitari;
    • Attività diffuse sul territorio di referral e follow up dei casi di violenza disclosed, identificati e/o riferiti dalle autorità locali.

Le proposte progettuali dovranno avere una durata compresa tra un minimo di 15 mesi e un massimo di 18.

Le aree geografiche e le comunità su cui intervenire dovranno essere selezionate sulla base di specifiche caratteristiche determinate dalla bassa disponibilità di servizi, diffusione della violenza di genere come controllo sociale e stigma sulle sopravvissute. In generale, ove le condizioni di sicurezza lo consentano, le aree di intervento previste sono i governatorati della Regione del Kurdistan iracheno, ossia i governatorati di Erbil, Dohuk, Sulaymaniah e Al Habja.

Chi può partecipare

Possono presentare proposte progettuali i soggetti non profit che abbiamo specifica e comprovata esperienza negli interventi di emergenza e resilienza.

Ciascun soggetto senza fini di lucro può presentare unicamente una proposta progettuale per ciascun lotto.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 4.477.500 Euro, ripartita come segue:

Lotto 1:

  • Progetti singoli: 1.200.000 Euro;
  • Progetti congiunti: 1.800.000 Euro.

Lotto 2:

  • Progetti singoli: 492.500 Euro;
  • Progetti congiunti: 985.000 Euro.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Attenzione! In sede di progettazione e attuazione, tieni a mente le seguenti condizioni di rischio esterne:

  • la fluidità del fenomeno dello sfollamento;
  • il sensibile peggioramento delle condizioni di sicurezza nel Paese o nelle aree geografiche selezionate dagli enti proponenti;
  • l’impossibilità o le difficoltà di ottenere le necessarie autorizzazioni alla realizzazione dei progetti da parte delle autorità locali competenti e/o i permessi di accesso di medio-lungo termine alle aree target delle iniziative e/o i necessari permessi di residenza per gli operatori umanitari;
  • il repentino peggioramento della situazione sanitaria nel Paese che dovesse portare a nuove misure di confinamento a livello locale e nazionale;
  • rischi relativi alla sicurezza personale dello staff espatriato impiegato nelle attività di progetto in aree che, seppure accessibili e considerate idonee dall’Ambasciata d’Italia a Baghdad, siano ancora caratterizzate da instabilità o rischi di varia natura.

Ricorda! Sarà pertanto positivamente, già in fase di formulazione, la capacità dei soggetti proponenti di identificare modalità efficaci di coordinamento con gli attori istituzionali e i partner locali e con le altre iniziative realizzate nello stesso settore e/o nella stessa area d’intervento.

Considera attentamente la sostenibilità del progetto, e quindi la capacità del progetto di mantenere i risultati raggiuti anche dopo il finanziamento. Assicuriamoci di proporre azioni che producano effetti moltiplicatori nel tempo e che non si esauriscano con il finanziamento ricevuto.

Presta attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. sez. 8, pag. 33 e seguenti del bando).

Hai bisogno di maggiori informazioni? Contatta il seguente indirizzo e-mail, entro e non oltre il 15/06/2023: laura.cicinelli@aics.gov.it.

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