Scadenza: 15 settembre 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo

Dotazione Complessiva
€ 500.000
Finanziamento Massimo
€50.000
Finanziamento Minimo
€15.000
Co-finanziamento
90%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

Il Progetto Innovazione per lo sviluppo, promosso da Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo, intende sostenere processi di collaborazione tra il mondo della cooperazione allo sviluppo e il mondo dell’innovazione (start up, fablab, imprese ad impatto, università e centri di ricerca, designer e creativi), volti a disegnare, riutilizzare, scalare soluzioni che, nella centralità di approcci basati sui dati e/o tecnologie abilitanti, sappiano rispondere in maniera puntuale alle sfide dello sviluppo sostenibile.

La cornice di riferimento e visione del progetto è l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l’obiettivo “trasversale” n. 17 (“rafforzare le partnership per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda”).

L’obiettivo si declina infatti attraverso sotto-temi e target di particolare rilevanza e priorità, tra cui:

  • la promozione e la diffusione di tecnologie appropriate ed ecocompatibili;
  • il rafforzamento di partenariati multistakeholders che sappiano mobilitare e condividere saperi, esperienze, tecnologie e risorse finanziarie;
  • il supporto e il rafforzamento delle competenze in tema di dati a servizio delle politiche e pratiche di sviluppo sostenibile.

Interventi ammissibili

Obiettivo della call è far emergere e sostenere progetti che si basino su:

  • soluzioni tecnologiche adattabili e replicabili nel contesto africano in termini di sostenibilità, ownership locale e durabilità nel medio-lungo periodo e/o modelli/prodotti/servizi frutto di innovazione frugale, low-tech e low-cost, progettati nell’ambito di relazioni virtuose e anche non convenzionali con il mondo dell’innovazione nei paesi di intervento, dalle start up alle università, dai fablab ai designer e creativi;
  • modelli, prodotti, servizi data driven (applicazioni, piattaforme e soluzioni ICT, mobile e cash transfer, blockchain, intelligenza artificiale, Internet of Things (IoT), machine learning, open data e altri) che possano facilitare lo sviluppo all’interno delle comunità nei paesi di intervento e/o le modalità con cui le organizzazioni stesse operano;
  • tecnologie civiche: soluzioni tecnologiche o data driven che abilitino la cittadinanza a contribuire allo sviluppo della comunità (ad esempio piattaforme per il crowdfunding rivolte a progetti a impatto sociale che migliorino gli spazi pubblici oppure finalizzate a favorire il consumo collaborativo nella diffusione della sharing economy).

Il progetto prevede tre assi di lavoro: Sfide/Open Innovation, Formazione, Comunicazione e Networking.

  • L’asse Sfide/Open innovation valorizza la collaborazione tra Organizzazioni della Società Civile (OSC) e innovatori.
  • L’asse Formazione propone invece un articolato palinsesto formativo dedicato al personale, nazionale e internazionale, delle OSC attive nella cooperazione allo sviluppo, migrazioni e sviluppo, educazione alla cittadinanza globale. Un ampio ventaglio di corsi e opportunità di rafforzamento di competenze specifiche in ambito di dati, trasformazione digitale, open innovation, co-progettazione e leadership trasformativa.
  • L’asse Comunicazione, Networking, Eventi, propone webinar di approfondimento, con esperti, presentazione di buone pratiche, confronto e ispirazione sui principali trend e tecnologie (es: blockchain, intelligenza artificiale, small big e open data, formazione a distanza e smart working, ecc..) e offre opportunità di networking, principalmente online.

Tra i paesi prioritari per la cooperazione italiana allo sviluppo: Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Tunisia, Senegal, Sudan.

Tra i paesi non prioritari ma dove operano le OSC all’interno di relazioni consolidate tra territori: Costa d’Avorio, Madagascar, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe.

I progetti dovranno avere una durata tra i 6 e i 18 mesi.

Chi può partecipare

Le richieste di contributo potranno essere presentate esclusivamente da enti privati senza scopo di lucro, singolarmente o in partenariato.

I partner (tra cui si includono anche associazioni delle diaspore e delle nuove generazioni, dipartimenti universitari, imprese sociali), per competenze e natura, dovranno apportare un contributo qualificante nella realizzazione degli obiettivi prefissati dal programma di lavoro.

Sono considerate cruciali:

  • collaborazioni con partner locali, espressione della società civile o del mondo universitario e dell’innovazione (con un particolare focus all’attivazione dei giovani), nei paesi di intervento. I partner locali dovranno essere in possesso di comprovate e specifiche capacità relative all’oggetto della call, anche in un’ottica di sostenibilità dei processi, co-ownership e adozione (ed eventuale manutenzione) delle soluzioni, nel lungo periodo. Questo in caso il progetto sia realizzato direttamente in uno dei territori eleggibili;
  • collaborazioni con start up, settore privato orientato all’innovazione responsabile, singoli professionisti, da inquadrare in accordi specifici nell’ambito di prestazioni professionali di terzi.

Ogni ente può presentare un solo progetto in veste di capofila e un solo progetto come partner.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 500.000 Euro

Contributo minimo per progetto: 15.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 50.000 Euro

Quota di cofinanziamento: 90% delle spese ammissibili (il restante 10% potrà essere coperto da costi di personale di sede in supporto alla realizzazione del progetto)

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Sono incluse nel novero delle soluzioni prodotti e servizi essenziali nel contenimento del contagio e degli impatti negativi da Covid-19.

I progetti dovranno proporre soluzioni che siano:

  • pensate mettendo le persone fruitrici principali al centro del progetto (secondo i principi dello human-centered design);
  • sviluppate in una logica di sistema e filiera;
  • basate su concept, prototipi o modelli applicativi;
  • accessibili, adattabili e fruibili nel tempo, integrate in contesti locali che necessariamente varieranno in termini economici, politici e culturali, con un’attenzione alla “diffusione” della tecnologia e/o delle soluzioni data driven;
  • sostenibili nel medio-lungo periodo.

I progetti ammissibili dovranno essere focalizzati sullo sviluppo dei concept, prototipi o modelli applicativi, valorizzando la collaborazione tra profili e competenze diverse, in team internazionali e interdisciplinari.

Ambiti di applicabilità delle soluzioni: educazione e formazione, salute, WASH (Water, Sanitation and Hygiene), sviluppo economico, sviluppo rurale - sicurezza alimentare - agricoltura sostenibile, economia circolare, disabilità e inclusione, ambiente e cambiamenti climatici, energia, tecnologie civiche.

N.B: Nel caso delle soluzioni basate sui dati, si intendono sostenere progetti promossi da OSC e sviluppati in partenariato con enti che svolgono attività di ricerca e sviluppo negli ambiti oggetto della call (data scientists, università, ricercatori), italiani e/o africani, proprio nell’ottica di integrare competenze necessarie per affinare l’infrastruttura tecnologica, i prodotti e/o servizi necessari per ottimizzare la raccolta, gestione e analisi dati. Meccanismi di attivazione dal basso, di ampio respiro, anche di “volontariato digitale” diffuso, che sappiano integrarsi nelle strategie dei progetti e mettere a sistema capacità e inventiva di giovani innovatori, saranno considerati di valore aggiunto.

Il bando inoltre mette a disposizione dei progetti che saranno finanziati delle sessioni online di mentorship a cura di esperti di dominio identificati dalle Fondazioni, con la finalità di condividere metodologie e strumenti di lavoro e affinare i propri progetti. La partecipazione al percorso di mentorship sarà obbligatoria e propedeutica all’avvio del progetto.

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